giovedì, maggio 12, 2022

PIANTE ENDEMICHE DELL’ISOLA: IL RHAMNUS PERSICIFOLIUS (O PERSICIFOLIA) - RANNO DI SARDEGNA.

Ranno di Sardegna

Oristano 12 maggio 2022

Cari amici,

Il Rhamnus persicifolius o persicifolia Moris (Ranno di Sardegna) è un modesto albero caducifolio; esso che fa parte degli endemismi della nostra isola, in quanto risulta presente esclusivamente in Sardegna. Si definiscono piante endemiche quelle specie vegetali la cui diffusione è circoscritta ad una o a poche aree limitate. Nella nostra isola, proprio a causa dell'isolamento geografico, sono presenti oltre duecento specie vegetali endemiche, alcune proprio esclusive della Sardegna, altre invece sono condivise con la Corsica o con altre aree del Mediterraneo.  

Quanto al Ranno di Sardegna, che appartiene alla famiglia delle Rhamnaceae, è questa una specie "Dioica" (con alberi diversi, così detti maschili e femminili), i cui 2 tipi di fiori si distinguono in quanto quelli maschili sono più piccoli e di colore giallino-verdognolo. Sugli esemplari femmine, invece, dopo i fiori presto compaiono le bacche in embrione. Di altezza mediamente di tre metri, questi alberi possono anche arrivare a cinque metri. Il tronco risulta ruvido e irregolare, specialmente negli esemplari più vecchi. Talvolta le piante sono formate da diversi tronchi di piccolo diametro, che prendono origine da un unico ceppo.

Le piante sono caratterizzate da un aspetto frondoso, densamente cariche di foglie, cosa che le contraddistingue dalle altre specie presenti nell'area. I frutti sono delle bacche di colore verde, che durante l'autunno maturano e diventano di un nero lucido, rimanendo sui rami anche dopo la caduta delle foglie durante l'inverno. Il periodo di fioritura è il mese di maggio e le bacche giungono a maturazione in autunno. Si dice che in passato da corteccia e frutti maturi si ricavasse una sostanza per tingere i tessuti.

Il Ranno di Sardegna è oggi una specie piuttosto rara e cresce al meglio nelle aree con buona presenza di umidità, rive di torrenti e rigagnoli. Vegeta in particolare sui monti del Gennargentu nell'alta valle del Rio Correboi, nelle distese calcaree del Supramonte (Orgosolo/Urzulei-NU) e del Corrasi (Oliena-NU). Una piccola popolazione risulta presente nel territorio di Talana (NU), non molto distante dalla cantoniera di Pira ‘e Onni. Individui isolati sono invece presenti nel territorio di Villagrande Strisaili (NU) lungo l’ex strada statale n° 389 e in quello di Arzana (NU) non lontano dal lago Alto Flumendosa.

Questa specie arborea endemica dell’isola in realtà non ha una vita felice, in quanto per mille motivi le campagne di oggi sono diverse da quelle di una volta: poco curate, abbandonate e spesso devastate dagli incendi. Le analisi fatte dal Corpo forestale sugli esemplari presenti nelle zone prima indicate hanno evidenziato che le vecchie piante soffrono di scarso o mancato rinnovo vegetativo. Intorno ai vecchi, annosi esemplari, mancano le piante giovani, che sono il segno più evidente di un naturale avvicendamento della specie. Questo fatto porta a ritenere che questa specie endemica soffra non poco, per cui il mantenimento degli attuali livelli di biodiversità, allo stato libero e naturale, è considerato molto problematico.

Talana, loc. Tonnai

Cari amici, che in Sardegna la "Resilienza" non sia un fatto sporadico o eccezionale, lo sappiamo bene! Sia nella specie umana che in campo vegetale e animale, è ma una realtà abbastanza diffusa; la resilienza nella nostra isola, da secoli preda di dominazioni, sembra un componente sempre presente del DNA di tutte le specie! Lo dimostra, se mai ce ne fosse bisogno, un recente fatto che voglio riportare. A Talana in località Tonnai un ranno carico di anni, violentato oltre che da eventi naturali anche da un incendio, era stato dato per defunto, ma così non è stato. Meravigliando anche gli esperti, che ne avevano praticamente diagnosticato la fine dandolo per seccato, il ranno raccogliendo tutta la sua forza vitale resiliente, da vero, combattivo esemplare sardo, ha ripreso a vivere, dimostrando di essere ancora vivo e vegeto!

Il direttore del servizio territoriale Forestas di Lanusei, Dr. Michele Puxeddu, che lo ha esaminato con grande attenzione ha detto: “è molto provato, ma si riprenderà”. Indubbiamente una bella notizia, perché in Sardegna “i giganti verdi” sono indomabili, e resistono coraggiosamente ai danni anche gravi, come del resto gli uomini!

A domani.

Mario

Nessun commento: