Oristano 15 maggio 2022
Cari amici,
Di Intelligenza
Artificiale (A.I.) ho parlato diverse volte su questo blog. Il costante perfezionamento
dei processi informatici ha portato a supporre che, in un giorno non lontano, l’Intelligenza
Artificiale potrà arrivare ad eguagliare quella umana e, forse, anche a
superarla. Un concetto sicuramente fantasioso, in quanto è un tipo di “intelligenza
derivata”, ovvero costruita da quella umana. Il fatto che la velocità di
esecuzione dei programmi, elaborati e installati dalla mente umana nei computer e delle conseguenti
ricerche elaborate con gli algoritmi, sia nettamente superiore a quella umana
può aver illuso e ingannato certi fautori della superiorità dell’intelligenza
artificiale, ma la realtà, a ben pensare, è certamente molto diversa.
Il professor Federico
Faggin, per esempio, uno dei più grandi scienziati italiani del XX secolo,
autore dell’invenzione che ha avviato la rivoluzione dell’elettronica e
dell’informatica, si rifiuta di credere che l’Intelligenza
Artificiale potrà mai uguagliare quella umana. Faggin nel 2010 ha ricevuto dall’allora
Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, la Medaglia Nazionale per la
Tecnologia e l’Innovazione, per l’invenzione del microprocessore, il
componente che ha fatto nascere la terza rivoluzione tecnologica della storia:
quella dell’elettronica e dell’informatica.
L’illustre scienziato, Fisico,
inventore ed imprenditore, è nato a Vicenza nel 1941; nel 1968 si trasferì
negli Stati Uniti, nella Silicon Valley, dove tuttora risiede. Nella Silicon
Valley, in California, Federico Faggin arrivò con una laurea in Fisica
conseguita all’Università di Padova, per uno scambio di ingegneri tra la
SGS-Fairchild di Agrate Brianza, in Lombardia, e la consociata americana
Fairchild Semiconductor. Doveva rimanere sei mesi e poi tornare in Italia, ma
un mese prima di rientrare, il management della Fairchild decise di cedere la
sua posizione azionaria della SGS-Fairchild, e a Faggin fu offerto di rimanere.
Come racconta egli stesso nella sua autobiografia, dal titolo “Silicio” (edita
in Italia da Mondadori e pubblicata nel 2019). «Il primo progetto che mi fu
affidato come ospite, al mio arrivo alla Fairchild – ricorda Faggin – fu
lo sviluppo della tecnologia MOS con porta di silicio, Silicon gate technology,
un’invenzione che finì per cambiare la storia dei semiconduttori perché
diventò, in meno di vent’anni, la tecnologia con cui tutti i circuiti integrati
del mondo furono fabbricati». Faggin fu poi capo
progetto e designer dell’Intel 4004, il primo microchip al mondo, e fondatore,
nel 1974, di ZILOG, la società che ha prodotto il mitico Z80, uno dei
processori più importanti della storia. Nel 1986 ha fondato Synaptics,
l’azienda che ha sviluppato la tecnologia Touchscreen prima della Apple di
Steve Jobs. Nel 2011 ha fondato la Federico and Elvia Faggin Foundation,
una organizzazione no-profit dedicata allo “studio scientifico della
coscienza”. Si amici, uno dei temi su cui si interrogano gli scienziati
robotici e dell'intelligenza artificiale è proprio l'agire con sentimento, ovvero se sarà mai possibile arrivare a costruire macchine in grado di "pensare e sentire" come l'uomo!
L'argomento, amici, non è
certo dei più semplici, tanto che le opinioni al riguardo sono tante, ma che possono raggrupparsi
sostanzialmente in due grossi schieramenti: coloro che ritengono possibile
un'intelligenza creativa e sensitiva delle macchine, paragonabile a quella umana, e coloro che,
invece, la considerano totalmente irrealizzabile. A questa seconda schiera
appartiene proprio Federico Faggin, che, come accennato prima, di intelligenza
artificiale certamente s'intende, in quanto può essere considerato in vero esperto.
Faggin non è solo un geniale
uomo di scienze e inventore. È anche un imprenditore di successo, che ha dato
vita ad aziende pioniere in molti ambiti dell’elettronica: dalla fotografia
digitale alle tecnologie del touchpad e del touchscreen. Da qualche anno ha
abbandonato le cariche manageriali per dedicarsi a un progetto che considera
ancora più affascinante, con cui vuole arrivare "alle radici della comprensione
della materia e della coscienza". Proprio per questo motivo ha fondato con sua
moglie Elvia, compagna di una vita, la Federico ed Elvia Faggin Foundation http://www.fagginfoundation.org/it/
con la quale si adopera per finanziare la ricerca scientifica in un ambito
molto particolare: indagare la materia per scoprire se contenga un seme di
quella coscienza che tutti i viventi, anche i più elementari, dimostrano nel
rapportarsi con l’ambiente, ma che invece appare totalmente estranea a tutte le creazioni sintetiche elaborate dall’uomo.
Per Federico Faggin il
computer, per quanto superveloce e in grado di compiere processi matematici
straordinari, quasi alla velocità della luce, non sarà mai in grado di raggiungere i livelli di consapevolezza
dell’uomo, ovvero operare in modo cosciente. Per Faggin l’uomo, oggi e anche domani,
manterrà la sua superiorità sulle macchine, anche le più sofisticate, perché solo la mente umana può operare non solo con abilità tecnica ma con “coscienza”. La domanda che sorge
spontanea, da parte di coloro che ascoltano le teorie di Faggin, è proprio
questa: “Ma cosa si deve intendere per coscienza”?
Ecco la risposta del
professor Faggin: "Semplificando possiamo dire che la coscienza è la
capacità di avere esperienze anche superiori a quelle ordinarie. Il corpo umano
è una struttura quantistica e non una macchina classica come il computer, che
non potrà mai riprodurre quello che fa il nostro corpo. Grazie allo sviluppo
della propria coscienza l’uomo è incommensurabilmente superiore a qualsiasi
macchina perché ha una comprensione della realtà che l’Intelligenza Artificiale
(AI) non potrà mai avere in quanto priva di coscienza".
Cari amici, credetemi, io
sto dalla parte di quelli che, come il professor Faggin, pensano che le macchine
non arriveranno mai a uguagliare l’uomo.
A domani.
Mario
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