Oristano 30 Aprile 2016
Cari amici,
Terminare le mie riflessioni di Aprile con questo post, è senz'altro importante: voglio parlarvi di uno storico anniversario, quello festeggiato in tutta Italia con la manifestazione “ITALIAN
INTERNET DAY”: viene ricordata, infatti, la prima connessione italiana a Internet. La
notte tra il 29 e il 30 aprile del 1986, il Centro
universitario per il calcolo elettronico dell’Università di Pisa lanciava
nel web i primi bit on line verso la stazione di Roaring Creek, in
Pennsylvania. Quella prima connessione era il coronamento di un ambizioso
progetto, portato avanti da un gruppo di pionieri di quell’ateneo, che diede inizio
ad una grande e nuova storia.
Pensate, la prima email fu il frutto dell’inventiva di Ray
Tomlinson, che la mandò a se stesso, nel 1971. Fu Lui ad inventare la
chiocciolina “@”, per identificare un indirizzo e-mail. Interrogato su quale fu
il primo messaggio inviato, disse che non fu proprio memorabile: “qualcosa di
simile a QWERTYIOP, le prime lettera della tastiera del PC in alto a sinistra”.
Del resto, il significato non era importante, l'invio era solo una prova!
Il primo esperimento
italiano, invece, fu realizzato 15 anni dopo, nel 1986; pur trattandosi di un fatto importante, che testimoniava le capacità della ricerca e dell'innovazione italiana, esso rimase poco
noto al grande pubblico. In tempi brevi, però, ebbe uno sviluppo senza
precedenti, una diffusione che portò a sviluppare tutta una serie di
innovazioni aggiuntive, che hanno portato Internet a diventare un motore di
sviluppo senza precedenti in tutti i campi dello scibile umano. In quel
fatidico giorno di 30 anni fa, Stefano Trumpy, Luciano Lenzini e Antonio Blasco
Bonito (questi i nomi dei pionieri) si collegarono ad ARPANET dal CNUCE di Pisa,
lanciando un messaggio di pochi bit, andata e ritorno via satellite: un messaggio
breve, telegrafico, ma che aprì la strada ad una nuova era.
Sicuramente allora
neanche i tre pionieri sospettavano il valore di quel loro primo lancio via web:
un messaggio simbolico trasmesso via etere che però apriva orizzonti sconfinati,
fino a quel momento neanche immaginati. La rete era allora qualcosa di modesto,
un circuito informativo disegnato e concepito per scopi militari (poi allargato
ad alcune Università), non certo per scambi di natura economica e commerciale
come quelli di oggi. Gli unici provider europei all’epoca operativi, erano
dislocati in Norvegia, nella Germania Ovest e nel Regno Unito; l’Italia,
dunque, fu una delle prime nazioni europee ad affacciarsi alla rete.
La email, la nuova posta diventata elettronica, è stata senza dubbio uno dei
principali protagonisti della rivoluzione di internet, che ha segnato, dato vita,
alla “società dell'informazione”. Gli over 30 di oggi certamente ricorderanno
la lentezza delle prime navigazioni, con il modem 56K collegato alla presa
telefonica! Trent'anni dopo, il mondo dell’informatica è enormemente cambiato:
alla e-mail si sono aggiunte tante altre curiose e utili innovazioni, che velocemente
crescono e si moltiplicano, rendendo obsolete le precedenti! Per ricordare, in particolare ai
giovani, il percorso seguito da Internet, ecco un po’ della storia di Internet, in particolare
quella degli ultimi 30 anni.
La prima pagina web fu resa
disponibile attraverso l’invenzione del World
Wide Web: nacque il 6 Agosto del 1991. Gli inventori, Tim Berners-Lee e
Robert Cailliau, la lanciarono da un computer NeXT, al Cern di Ginevra, che
fungeva da server. Poche pagine, collegate ai PC del Centro di ricerca. Ma è da
lì che cominciò tutto. Anno cruciale fu, però, il 1993, quando Internet diventò libero, proprietà
“di tutti”. Nell'Aprile del 1993, infatti, il CERN rinunciò a ogni diritto
d’autore su internet, rendendo la rete di pubblico dominio. Nel 1994 la società
Mosaic, che aveva costruito il primo
browser ideato da Marc Andreessen, prese il nome di Netscape Communication, dando vita al primo browser commerciale: Netscape Navigator. Microsoft installò
Internet nel 1995, grazie al suo sistema operativo Windows 95, che divenne una
leggenda. Il boom in Italia avvenne proprio con quest'ultimo, iniziando a
diffondersi in biblioteche e università.
Nel 1995 nacquero anche
i primi due portali americani dedicati agli acquisti online: Amazon ed Ebay. Nello
stesso anno ci fu anche il primo approccio bancario italiano con Internet (la
prima homebank): la offrì la Cariplo. Dapprima limitatamente al controllo dei
saldi e dei movimenti, poi allargato alle operazioni di bonifico, fino ad
arrivare al trading online. Dal 1999, anno della grande speculazione della New
Economy, gli Istituti bancari cominciarono a creare piattaforme sempre più sicure
per un costante sviluppo in sicurezza dell’home banking. Sempre nel 1999,
grazie alla tecnologia Wap, nasce anche il primo cellulare che naviga: era un
Nokia 7110. Nello stesso anno, nacque il marchio Blackberry e nel 2002 fu
lanciato il primo smartphone, il BlackBerry 5810, studiato per la clientela “business”.
Altra rivoluzione da ricordare: nel Gennaio 2007 esce il primo iPhone della
Apple.
Il primo blog, invece, fu messo
in rete dallo studente Justin Hall, che lo creò nel Gennaio del 1994. Nel Dicembre
del 1997, Jorn Barger, che teneva un diario online, coniò il termine “Weblog”
che stava per “logging the Web”; nell'Aprile del 1999, il programmatore Peter
Merholz abbreviò “Weblog” in “Blog”. Nell'Agosto dello stesso anno comparve
“Blogger”, prima piattaforma gratuita per crearsene uno.
Per quanto riguarda i
primi social network dobbiamo aspettare il 2004: è nel febbraio di quell’anno
che Mark Zuckerberg fu la prima persona a iscriversi a Facebook, con l'account
numero 4: i primi tre erano stati di prova. La prima persona estranea, ad
iscriversi a FB fu Arie Hasit, un israeliano. Il primo video postato su Youtube
fu opera del co-fondatore di FB, Jawed Karim; girato allo Zoo di San Diego, fu messo online il 23 aprile 2005 e visto oltre 10milioni di volte. A
Facebook, come sapete, di social ne seguirono molti altri: il primo messaggino
via Twitter fu inviato dal co-fondatore Jack Dorsey: era il 21 Marzo del 2006.
Cari amici, Internet
possiamo dire che ha creato un modo nuovo di vivere, di relazionarsi, di
commerciare, insomma di “stare insieme”. Internet è oggi la nuova “Piazza
virtuale”, dove la gente si incontra, scambia messaggi ed affari, socializza in
modo certamente molto differente da quello di non molti anni fa. Per renderci realmente
conto del fenomeno Internet, quanti possiamo dire che oggi usano la rete?
Mentre nel 1986, era faccenda di pochi appassionati, oggi, in Italia a usare il
web sono poco meno di 40 milioni di persone, ovvero più del 65% della
popolazione (statistiche aggiornate al 2016). Nel mondo, in totale, a navigare
sono circa 3,3 miliardi: il 45% della popolazione globale, stimata in 7,2
miliardi.
Una
bella fetta dell’umanità, non vi pare? E in futuro credo che le percentuali aumenteranno...
Grazie, amici, a
domani.
Mario