Oristano
20 Aprile 2016
Cari amici,
L'Arnica (Arnica
montana L.), nota anche in vernacolo come Tabacco di montagna o china dei
poveri, è un'erba medicinale della famiglia delle Asteraceae. Arbusto perenne,
a fusto eretto (alto tra 20 e 60 cm), presenta una fioritura di grande
evidenza, costituita da grandi capolini di colore giallo arancio, con i
caratteristici petali "spettinati" e dal gradevole odore aromatico.
La pianta fiorisce tra Maggio e Agosto, mentre i frutti prodotti sono degli
acheni, di colore bruno-nerastro, rugosi, sormontati da un piccolo pappo
piumoso giallastro.
Il suo nome Arnica deriva quasi certamente da una
alterazione della parola tardo-latina ptàrmica,
a sua volta derivata dal greco ptarmikos (starnutatorio), con riferimento alle
sue proprietà di far starnutire per il forte odore emanato dalla pianta; altri, invece,
propendono per un’altra ipotesi: arnica deriverebbe dalla parola greca arnakis (pelle di agnello) facendo
riferimento alla delicata tessitura delle sue foglie. In Francia è molto comune
la denominazione di Tabac des Vosges
in quanto gli abitanti delle regioni montane se ne sono sempre serviti come
tabacco da fiuto.
L'Arnica montana (il
termine montana gli è stato attribuito per il fatto che cresce solo in zone di
buona altitudine) in Europa è endemica: spazia dalla Penisola iberica alla
Scandinavia e ai Carpazi. È assente nelle Isole Britanniche ed è modestamente presente in Italia. Cresce in terreni poveri (pascoli magri, brughiere e torbiere
alte) e silicei (substrato acido), situati in alta collina o montagna, dai 500
a 2500 metri di altitudine, risultando assente in pianura. La sua diffusione,
oggi poco estesa, ne ha fatto una pianta protetta.
L’arnica è stata
considerata fin dall’antichità una pianta dotata di grandi proprietà
medicamentose. I sui maggiori principi attivi, contenuti in particolare nel
fiore, sono: Olio essenziale, Timolo, Polisaccaridi, Polifenoli come
prociamidi, lattoni e Arnicolide. L'arnica, dunque, pianta benefica, a cui sono
attribuite proprietà antiflogistiche, antiedematose, antitraumatiche,
antireumatiche, analgesiche, antinevralgiche, revulsive, antisettiche e
immunostimolanti.
Le sue proprietà
antinfiammatorie sono ascrivibili all'elenalina: questa sostanza, infatti, è in
grado d'inibire il rilascio del fattore di trascrizione NF-kB, uno dei
principali fattori coinvolti nei meccanismi immunitari e nei processi
infiammatori che avvengono nell'organismo. Inoltre, sembra che l'elenalina sia
in grado di ridurre la chemiotassi e la mobilità dei granulociti. L'azione
analgesica, così come quella antisettica, invece è riconducibile - oltre che
all'elenalina - alla diidroelenalina e ai suoi esteri. Queste molecole hanno
dimostrato di essere dotate di attività sia battericida che fungicida.
Le proprietà immunostimolanti,
invece, sono attribuibili ai polisaccaridi contenuti nel fiore della pianta.
Sembra, infatti, che queste molecole siano in grado di modificare la risposta
immunitaria, favorendo l'aumento dell'attività fagocitaria. I principi attivi dell'arnica possono essere
utilizzati in vari modi (anticamente come Tintura Madre e come decotto),
mentre oggi in erboristeria esistono molti altri prodotti derivati già pronti.
Quando l'arnica è
impiegata come rimedio antinfiammatorio contro traumi, ematomi e contusioni, di
solito si utilizza la tintura diluita, 1:5 in acqua o in alcool, da applicarsi
come impacco direttamente nella zona interessata. Va, però, ricordato che
l'impacco deve essere applicato solo sulla cute integra, avendo cura di evitare
il contatto della preparazione con occhi, bocca e genitali.
Oggi è possibile
trovare l’Arnica anche in combinazione con altre erbe curative, in pomate o gel
già preparati, pronti da spalmare sulla pelle. Per risolvere patologie come
l’alopecia o l’acne batterica, l’Arnica è disponibile anche sotto forma di
sapone o lozione, due soluzioni più comode e pratiche da utilizzare nell’igiene
quotidiana. Molto efficace anche l’olio, che utilizzato unitamente ad altre
sostanze, risulta utile per effettuare dei massaggi antinfiammatori e lenitivi,
sia nei confronti dei muscoli che delle articolazioni.
Come si intuisce, l’azione
dell’arnica risulta efficace su un complesso di manifestazioni morbose, alleviando
così i diversi stati infiammatori e dolorosi del nostro corpo. Essendo un rimedio
naturale molto potente, se usato in eccesso può risultare tossico: la posologia va stabilita dal medico in
base all'entità del trauma stesso; in linea generale, il preparato, sotto
qualsiasi forma, deve essere sempre prescritto dal medico omeopata. In sintesi: usiamo l'arnica sempre sotto stretto controllo
medico, e, soprattutto, MAI lasciarsi tentare dal fai da te!
Cari amici,
ricordiamoci sempre che tutti i rimedi per i nostri mali sono delle vere e
proprie “bombe potenziali”, capaci di darci una mano a distruggere il male che ci affligge, ma
anche, se ne facciamo un cattivo o improprio uso, in grado di “scoppiarci in
mano”!
Grazie, amici, a
domani.
Mario
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