Oristano
6 Aprile 2016
Cari amici,
L’ictus (dal latino
“colpo”, in inglese “stroke”) è una condizione patologica acuta, dovuta
all’interruzione del flusso sanguigno cerebrale, conseguente all’ostruzione o
alla rottura di un vaso arterioso cerebrale. Ne consegue un deficit neurologico
più o meno grave, per la sofferenza o la morte di cellule nervose. L’insorgenza
dell’ictus è legata a un certo numero di fattori di rischio, come il
colesterolo alto, i trigliceridi, l’ipertensione e il diabete, che, se
opportunamente tenuti sotto controllo attraverso un corretto stile di vita,
possono ridurre al minimo la loro pericolosità. Lo stesso discorso è valido per
le altre sostanze presenti nel sangue, come l’eccessiva quantità di zuccheri e di alcool, a cui possiamo aggiungere il fumo, la vita sedentaria e l’obesità
derivante, tutti fattori da non sottovalutare e possibilmente contrastare con
una dieta sana e una regolare attività fisica.
Il mio post di oggi
è dedicato a questo subdolo e invalidante male, in quanto Aprile è il mese della prevenzione dell’ictus; gli esperti sostengono, con sempre maggiore
convinzione, che il modo migliore per contrastarlo è la prevenzione e che
questa deve avvenire soprattutto a tavola, mettendo in atto un’alimentazione
corretta, come la ben nota dieta mediterranea, universalmente riconosciuta come
la più salutare. La frenetica vita di questo inizio di millennio fa ritenere agli
esperti che la mortalità legata a questa patologia potrebbe raddoppiare entro
il 2020.
I sintomi dell’ictus
possono arrivare all'improvviso, anticipando un attacco imminente:
conoscerli bene significa spesso potersi salvare la vita. Tra i segnali
premonitori va segnalato innanzitutto un particolare torpore che spesso
interessa la faccia, le gambe o le braccia e che a livello di intensità può
condurre sino alla paralisi della parte interessata. Altro importante sintomo è
l’appannamento della vista che compromette la nitidezza della visione, ma non
va trascurata neanche l’insorgenza del mal di testa, dell’improvvisa incapacità
di riuscire a coordinare i movimenti, e della forte difficoltà nell’esprimersi
compiutamente. In presenza di questi sintomi, e soprattutto se si verificano all’improvviso,
bisogna agire immediatamente per un immediato ricovero in una struttura
attrezzata. L’ictus, non dimentichiamolo, non colpisce solo gli anziani: ogni
anno ne sono vittime circa 10.000 persone intorno ai 50 anni.
L’ Associazione per la
lotta all'ictus cerebrale (Alice Italia
Onlus), nel confermare che questo male è la terza causa di morte a
livello mondiale (dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie), sostiene che frutta e vegetali (in particolare agrumi, mele,
pere e verdure a foglia), olio extravergine di oliva, omega 3 contenuti nel
pesce, fibre, vitamina B6 e B12, sono gli antidoti più indicati nella
prevenzione di questo male. La salute del corpo inizia dunque a tavola: con un
corretto utilizzo di frutta e verdura il rischio di ictus crolla del 32%; con
il consumo di olio extravergine il rischio va giù del 20%. Se poi aggiungiamo
un consumo moderato di sale, di alcol e di grassi saturi, con contestuale
aumento del consumo di omega3, fibre, vitamina B6 e B12, il rischio ictus
diminuisce ancora.
All’atto pratico gli
esperti consigliano di consumare pesce almeno 2 volte la settimana, soprattutto
salmone, pesce spada, pesce azzurro o trota, ridurre il sale (massimo 5 grammi
al giorno), consumare almeno 3 porzioni di frutta e almeno 2 di verdura al
giorno, limitare grassi e condimenti di origine animale, bere non più di 2
bicchieri di vino al giorno. L’Organizzazione mondiale della sanità ha valutato
in circa 2,6 milioni di casi all’anno il totale delle morti attribuibili a un
inadeguato consumo di frutta e verdura. Aumentando il consumo individuale fino
a 600 grammi al giorno, si potrebbe ridurre il rischio di infarto e ictus
rispettivamente del 31% e del 19%.
La dottoressa Simona Marcheselli, responsabile
dell’Unità operativa di Neurologia d’urgenza e Stroke Unit dell’ospedale
Humanitas, così si esprime: «All’interno di stili di vita corretti
seguire un’alimentazione equilibrata che influisca sui fattori di rischio
dell’ictus è fondamentale. La Dieta mediterranea può essere consigliata per
evitare l’accumulo di colesterolo, per prevenire l’ipertensione e tenere sotto
controllo il peso corporeo. È raccomandato anche limitare fortemente il consumo
di alcolici e praticare regolare attività fisica». Aggiunge anche: «La
Dieta mediterranea è caratterizzata dal consumo di cibi che non impattano
negativamente sul sistema cardiovascolare, ad esempio olio di oliva
extravergine, frutta, sia fresca che secca, verdure, legumi e cereali».
Cari amici, noi che
facciamo parte dei popoli che si affacciano sul Mediterraneo, non dovremmo
avere problemi ad applicarla con costanza: è la nostra alimentazione classica, che una
globalizzazione imposta ci ha fatto trascurare e sostituire con altri cibi meno
salutari, anzi dannosi. Allora non perdiamo tempo: abbandoniamo i cibi
pericolosi e torniamo al passato, senza timore. Ne va della nostra salute!
Ciao, a domani.
Mario
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