Oristano
26 Aprile 2016
Cari amici,
Oristano ha scelto
proprio il 25 Aprile, anniversario della liberazione, per intitolare il moderno
Centro Giovani di Sa Rodia (più noto come spazio giovani) al medico oristanese
Flavio Busonera, vittima della violenza nazi-fascista. È stato il Sindaco Guido
Tendas a scoprire la targa collocata davanti all’ingresso della bella struttura,
aiutato da una giovanissima pronipote dell’eroe, Federica, una bellissima
bambina dai grandi occhioni blu. Una cerimonia commovente e molto partecipata,
che ha dimostrato quanto l’eroe oristanese sia ancora oggi caro alla memoria
dei sui concittadini.
Dopo i saluti il
Sindaco, che ha ringraziato in particolare i parenti del medico eroe venuti da
Iglesias e Carbonia, ha messo in evidenza che Oristano, anche in altri casi,
non ha tributato il giusto onore ai suoi figli, dimenticandoli, almeno in apparenza. Forse, ha detto, hanno giocato un certo ruolo
le inimicizie sorte durante la guerra tra le opposte fazioni, ma oggi dobbiamo
convincerci che il passato è passato: è tempo che “gli eroi, da una parte e
dall’altra, vengano considerati eroi di tutti”. L’Italia, ha continuato, è
rinata con l’impegno e la lungimiranza di uomini e donne che, come il dottor
Busonera, hanno dato anche la loro vita, per un’ideale di libertà. Figure
eroiche che dobbiamo ringraziare e onorare; anzi, ha detto Tendas, dobbiamo rendere
edotti i giovani del loro sacrificio, trasmettere loro, perché li apprezzino, i
grandi valori dell’amicizia, della fratellanza e del rispetto reciproco.
Ha preso poi la parola
la Prof. Carla Cossu, presidente della sezione oristanese dell’ANPI, che ha
ricordato a tutti il grande dovere della nostra generazione di trasmettere ai
giovani i valori che contano, perché li mettano in pratica; gli ideali debbono essere
attinti dal passato, “la memoria – ha detto –batte nel cuore di ciascuno di
noi”. Dopo un breve intervallo musicale effettuato dalla banda “Santa Cecilia”,
è intervenuto lo storico oristanese Beppe Meloni, che ha brevemente riepilogato
la storia del concittadino Flavio Busonera.
Nato a Oristano nel
1894, alle soglie del ‘900, dopo aver frequentato il Ginnasio a Oristano Busonera
continua gli studi a Cagliari, dove consegue la laurea in medicina. Le sue idee
liberali lo costringono, però, a emigrare e si trasferisce nel Friuli; qui
presta la sua opera di medico tra i poveri contadini. Dopo l'8 Settembre del
1943, diventato partigiano, dirige la Brigata Venezia. La sua innata generosità
però lo tradisce: accorso ad assistere un falso partigiano ferito, viene
catturato dai repubblichini fascisti e rinchiuso nelle carceri dei Paolotti a
Padova. Quando il 16 Agosto del 1944 viene trovato ucciso il colonnello
repubblichino Bartolomeo Fronteddu, un sardo di Dorgali, scatta la
rappresaglia: dal carcere vengono prelevati dieci prigionieri, tra cui Lui.
Sette vengono fucilati a Chiesanuova, tre, tra i quali anche Flavio Busonera,
vengono impiccati il 17 agosto 1944 in una piazza di Padova.
Dopo un lungo applauso
ha ripreso la parola in Sindaco che in chiusura ha detto che “Intitolare il
Centro Giovani a Flavio Busonera, costituisce una grande occasione per
ricordare alla Comunità Oristanese, e in particolare ai giovani, che la
Liberazione, ancor più nel 70° anno della Repubblica, rappresenta una chiara
sintesi del legame tra Costituzione, Libertà e Democrazia”.
Credo che Oristano
abbia ora fatto il giusto passo per riparare ad errori ed omissioni del
passato. Onorare Busonera intitolandogli il “Centro Giovani”, anziché una via o
una piazza anche importante, significa invitare i giovani a riappropriarsi di
certi valori fondanti, significa trasmettere alle nuove generazioni un
messaggio forte e chiaro: viviamo il presente senza dimenticare il passato,
apprezzando quanto le generazioni precedenti hanno fatto per noi. Il futuro, senza
forti radici, sarà effimero, privo di solide basi.
A domai.
Mario
Nessun commento:
Posta un commento