Oristano 13 Ottobre 2010
Cari amici,
l'argomento di oggi è di quelli che fanno riflettere, fanno pensare. Forse per questa ragione ho voluto iniziare questi miei pensieri con un aforisma attribuito al nostro sommo poeta: Dante Alighieri. Eccole.
«...Tre cose ci sono rimaste del Paradiso: le stelle, i fiori e i bambini».
A me queste parole sono sembrate terribilmente vere. Sicuramente Dante, mentre portava a termine il suo capolavoro, la "Divina Commedia", quel suo meraviglioso viaggio interiore, mistico, teso a scoprire e quantificare la miseria e la ricchezza del genere umano, si era reso conto della reale pochezza dell'uomo. Un pellegrinaggio nell’anima il suo, dove la luce abbagliante della speranza spesso cercava di mettere a nudo i lati oscuri, nascosti nella storia di ogni uomo.
Le stelle i fiori ed i bambini: certamente tre delle cose più straordinarie che il genere umano possa annoverare su questa terra! In esse, in questo triangolo perfetto, è scritto il ciclo della vita: la volta celeste, piena di stelle, che rispecchia il moto dell’universo, i fiori che rappresentano il costante rinnovarsi delle risorse che consentono la vita ed i bambini, quello straordinario perpetuarsi dell’uomo che da millenni abita, non sempre degnamente, questo mondo.
Come utilizza, infatti, l’uomo questi straordinari “pezzi” di paradiso? Quali, soprattutto, le attenzioni dedicate ai bambini, questa nostra incredibile risorsa che ci consente di perpetuarci nel tempo? Non certo quella che dovremo! Spesso, anzi, cogliamo tutte le occasioni possibili per profanarla, per sporcarla, rinnegando la nostra stessa vita, la nostra speranza.
Mi chiedo: quali sarebbero stati, oggi, i gironi destinati ai profanatori di questi ultimi spicchi di Paradiso, se Dante rifacesse un “nuovo viaggio” ? In particolare quale sarebbe stato il girone riservato a chi poco o niente si cura del benessere dei tanti, dei milioni di bambini, che ogni giorno muoiono ne mondo nella nostra totale indifferenza? Certamente ne avrebbe ideato uno nuovo e più terribile di quelli precedentemente concepiti.
Cari amici, nel mondo, purtroppo, nonostante le promesse muoiono ancora troppi bambini che hanno solo il torto di essere stati messi al mondo! Promesse spese, prese e non mantenute.
Il forte impegno assunto dalla gran parte degli Stati nel 2000, e che stabiliva gli “ Obiettivi di Sviluppo del Millennio”, è ancora in gran parte sulla carta. I previsti miglioramenti globali nei confronti di donne, bambini e poveri, stentano a decollare. Gli obiettivi ipotizzati, anche se alcuni successi sono stati ottenuti, sono ancora lontani dall’essere raggiunti.
Il traguardo purtroppo è ancora lontano: ogni giorno muoiono mille donne per gravidanza o parto. Eppure i firmatari si impegnarono a "garantire che la globalizzazione diventasse una forza positiva per tutti i popoli della Terra", in particolar modo per i paesi in via di sviluppo.
Non era una promessa delle nazioni ricche verso quelle povere, ma un patto, una partnership, nella quale ciascuna delle parti si impegnava a rispettare le promesse fatte alla propria popolazione e agli altri partner.
L’accordo previsto negli “ Obiettivi di Sviluppo del Millennio”, fissava traguardi precisi da raggiungere entro il 2015. Ecco gli otto punti qualificanti:
- dimezzare fame e povertà;
- offrire un’istruzione di base universale;
- ridurre la mortalità infantile;
- migliorare la salute materna;
- combattere le malattie epidemiche come AIDS e malaria;
- promuovere parità dei sessi e l’autonomia delle donne;
- garantire la sostenibilità ambientale;
- sviluppare un partenariato mondiale per lo sviluppo.
La Conferenza Mondiale, tenutasi dal 20 al 22 settembre 2010 a New York prima dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ha cercato di verificare la situazione reale: constatare a che punto era il percorso per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, in precedenza concordati.
I dati accertati, però, non sono stati confortanti. Eccone alcuni.
Sulla mortalità infantile i dati resi noti dall’UNICEF evidenziano che ogni giorno continuano a morire circa 22.000 bambini per cause che in larga parte potrebbero essere evitate. Il 70% di questi decessi avviene nel primo anno di vita. Inoltre un quarto della popolazione infantile del pianeta è afflitta dai sintomi della malnutrizione (crescita insufficiente e altre patologie).
La tre giorni di New York, a cui hanno partecipato oltre 140 tra capi di Stato e di governo, è stata “l'ultima occasione importante - secondo Save the Children - per soddisfare la promessa di salvare dalla morte 15 milioni di bambini entro il 2015”.
Tutte le Nazioni del mondo dovrebbero contribuire, anche se in diversa misura, a far sì che i traguardi ipotizzati possano essere – se pur con sacrificio – raggiunti.
Anche le varie Organizzazioni No-profit e Non governative possono contribuire concretamente al raggiungimenti di questi obiettivi.
Ne cito una per tutte, in quanto credo di conoscerla abbastanza bene: il Rotary International.Da anni il Rotary si batte per eliminare dalla faccia della terra la Poliomielite. Oggi, dopo anni di duro lavoro, si può affermare che dal mondo la Polio è praticamente scomparsa, che il traguardo è stato raggiunto! Una delle più terribili malattie che hanno afflitto per secoli il genere umano, sarà solo un triste ricordo.
Altri traguardi, però, attendono il Rotary, questa straordinaria Associazione a cui da tempo appartengo. I prossimi obiettivi che la nostra Associazione intende raggiungere nei prossimi anni sono proprio in perfetta sintonia con quelli di cui parlavamo prima: quelli sottoscritti nel 2.000 dagli Stati, ovvero con gli “Obiettivi di Sviluppo del Millennio”.
Il Rotary sta già operando in quattro campi principali:
- Sanità
- Fame
- Istruzione
- Acqua
Se in tanti dovessimo concretamente operare positivamente, concentrare i nostri sforzi, entro il 2015 potremo davvero avere risultati sorprendenti.
Dovremmo partire, per aggredire veramente il problema, proprio dall’elemento principale che è alla base della vita: l’acqua.
Proprio su quest’ultimo campo il Rotary sarà particolarmente attivo. La gran parte della salute del mondo è legata alla qualità dell’acqua. L’acqua è un diritto irrinunciabile, è vita, e con essa, con la disponibilità di acqua sana e pulita, il mondo potrà, davvero, avviare a soluzione anche i tanti altri problemi ad essa legati.
Ecco, per comprendere meglio la sua importanza, voglio riepilogare con Voi le più importanti iniziative che sono state prese nel mondo negli ultimi cinquant’anni, per garantire a tutti Popoli questo inalienabile diritto: avere libera e tutelata la più importante fonte di vita, quale è l’acqua.
Cronologia degli impegni internazionali sull'acqua.
1968: il Consiglio d'Europa a Strasburgo elabora una Carta dell'Acqua, che afferma il valore di questa risorsa e dà indicazioni sulla sua tutela in 11 principi semplici e sintetici, tra cui, essenziali: · Non c'è vita senz'acqua.
. L'acqua è patrimonio comune il cui valore deve essere riconosciuto da tutti: ciascuno ha il dovere di economizzarla e utilizzarla con cura.
· L'acqua non ha frontiere, è una risorsa comune che necessita di cooperazione internazionale.
1977: a Mar del Plata si tiene la Conferenza delle Nazioni Unite sull’Acqua, allo scopo di fornire un resoconto globale sullo stato delle risorse idriche e le loro modalità di sfruttamento. Viene pubblicato un documento contenente un piano di azioni (Mar del Plata Action Plan).
1980: l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite proclama il periodo dal 1981 al 1990 Decennio Internazionale dell’Acqua Potabile e dei Servizi Igienici, con l’obiettivo ambizioso di raggiungere alla fine del decennio l’accesso universale ad acqua pulita e a servizi igienici nei Paesi in via di sviluppo. Viene definito “accesso” la disponibilità di almeno 20 litri di acqua pulita al giorno per persona ad una distanza minore di un miglio (1,6km) nel caso dell’acqua, e lo smaltimento sano di rifiuti solidi e escrementi nel caso dei servizi igienici.
1990: a Nuova Delhi si svolge la Consultazione Globale su Acqua Pulita e Servizi Sanitari. Nel congresso si enfatizza il concetto che acqua pulita e mezzi sicuri di scarico dei rifiuti devono essere centrali nella gestione integrata delle risorse idriche.
1992: a Dublino si tiene la Conferenza Internazionale su Acqua e Ambiente. Temi della conferenza sono il valore economico dell’acqua, il ruolo delle donne, la povertà, i disastri naturali, l’importanza della formazione. Vengono pubblicati i Principi sull’Acqua e sullo Sviluppo Sostenibile, in cui si enunciano concetti cardine sulla gestione delle risorse idriche.
1992: a Rio De Janeiro si svolge la Conferenza delle Nazioni Unite su Ambiente e Sviluppo (United Nations Conference on Environment and Development, Unced). Il Summit della Terra, come fu chiamato, si conclude con la pubblicazione della Dichiarazione di Rio su Ambiente e Sviluppo e di Agenda 21, un piano di azione globale sullo sviluppo, centrato sull’uomo, da intraprendere a livello globale, nazionale e locale e adottato all’epoca da 178 governi. Come ulteriore risultato del Summit della Terra viene istituita la Giornata Mondiale dell’Acqua. L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite designa con risoluzione speciale il 22 Marzo di ogni anno Giornata Mondiale dell’Acqua.1992: nasce la Commissione per lo Sviluppo Sostenibile, per assicurare un seguito ai piani di azione di Agenda 21. Si stabilisce per il 1997 una revisione dei progressi del quinquennio successivo al Summit della Terra.
1994: con il fine di assegnare la giusta priorità ai programmi di accesso alle strutture sanitarie di base per i poveri, si tiene a Noordwijk la Conferenza Ministeriale su Approvvigionamento Idrico e Servizi Sanitari.
1995: si tiene a Copenaghen il Summit Mondiale per lo Sviluppo Sociale, in cui si dà enfasi allo stato di più di un miliardo di persone che versano in condizione di assoluta povertà, vivendo nell’ impossibilità di soddisfare i più elementari bisogni umani, compresi quelli dell’accesso all’acqua potabile e a strutture sanitarie.
1996: Roma ospita Il Summit Alimentare Mondiale (World Food Summit). Si discute di ambiente e delle minacce alla sicurezza del cibo, dell’acqua e delle risorse naturali, e i rischi di uno sfruttamento ambientale non sostenibile. La Dichiarazione di Roma sulla Sicurezza Alimentare costituisce il documento di sintesi del summit.
1997: è l’anno del Primo Forum Mondiale sull’Acqua (1st World Water Forum), tenutosi a Marrakech. Vengono affrontati i temi di acqua e fognature, gestione delle risorse idriche condivise, della conservazione dell’ecosistema e dell’uso efficiente dell’acqua. Il rapporto finale è contenuto nella Dichiarazione di Marrakech.
2000: tre anni dopo Marrakech, viene organizzato il Secondo Forum Mondiale sull’Acqua, concentrato sul rapporto tra acqua e natura, acqua e popoli, acqua e sovranità. Il rapporto finale sostiene come missione la distribuzione democratica della risorsa acqua (Making Water Everybody’s Business).
2000: a settembre, gli stati membri delle Nazioni Unite adottano all’unanimità la Dichiarazione del Millennio. L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite riconosce gli Obiettivi del Millennio per lo Sviluppo (Millennium Development Goals, Mdg) come parte essenziale della roadmap per l’implementazione della Dichiarazione del Millennio e come punto chiave per il progresso sociale ed economico in tutti i paesi. Gli Mdg riconoscono al problema dell’acqua un ruolo di rilievo essenziale per il raggiungimento del più generale obiettivo dello sviluppo umano. Nel quadro degli Mdg, l’Obiettivo 10 prevede di dimezzare entro il 2015 la proporzione di persone prive di accesso sostenibile ad acqua potabile pulita e a servizi sanitari di base.
2001: a Bonn si svolge la Conferenza Internazionale sull’Acqua. Temi principali: sviluppo sostenibile, governance, risorse finanziarie, condivisione delle conoscenza e delle buone pratiche.
2002: in settembre, a Johannesburg, Sudafrica, si tiene il Summit Mondiale sulloSviluppo Sostenibile, in cui si riafferma la necessità di una piena realizzazione dei programmi di Agenda 21 e dei principi della Conferenza di Rio. Nel Piano di Implementazione del Summit si adottano ulteriori obiettivi specifici per l’approvvigionamento idrico e i servizi igienici:· entro il 2015: dimezzare la proporzione di persone senza accesso a strutture e servizi igienici· entro il 2015: dimezzare la proporzione di persone senza accesso sostenibile a una quantità adeguata di acqua pulita. Entro il 2005: fornire acqua, servizi sanitari e igiene a tutti.
2003: Anno Internazionale dell’Acqua. A Tokyo viene lanciata la prima edizione del Rapporto Mondiale sullo Sviluppo Idrico, “Acqua per le Persone, Acqua per la Vita”. Il rapporto è parte di un progetto di valutazione in itinere che si occupa di misurare i progressi verso il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile formulati a Rio nel 1992, e di quelli definiti dalla Dichiarazione del Millennio del 2000. 2003: Kyoto ospita il Terzo Forum Mondiale sull’Acqua, i cui risultati sono pubblicati nella Dichiarazione Ministeriale. Temi principali, le nuove politiche, la gestione integrata delle risorse, la capacity building, l’efficienza nell’utilizzo dell’acqua. Negli stessi giorni in cui si tiene il Terzo Forum sull’Acqua, a Firenze viene organizzato dal Comitato internazionale per il Contratto Mondiale dell'Acqua un Forum Alternativo a quello di Kyoto. Per contrastare le tendenze che spingono per l'inserimento dell'acqua tra i servizi sottoposti al Gats (Accordo Generale sul commercio dei servizi), consegnando di fatto la regolamentazione delle politicheidriche al Wto (Organizzazione Mondiale del Commercio), viene proposta la creazione di una Rete di parlamentari europei che porti avanti le posizioni del Manifesto dell'acqua: riforma della politica agricola comune europea, tutela del bene comune acqua, organizzazione di un sistema di fiscalità europea a finalità redistributiva, gestito da un Servizio Pubblico Europeo che finanzi l'allocazione di risorse idriche per garantirne l'accesso a tutti.
2004: a gennaio l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite raccomanda l’istituzione di un nuovo Decennio Internazionale dedicato alle Azioni sull’ “Acqua per la Vita”: il decennio 2005-2015, con inizio nella Giornata Mondiale dell’Acqua, il 22 Marzo 2005. Gli obiettivi sanciti dalla Dichiarazione del Millennio, dal piano di Johannesburg e da Agenda 21 rimarranno il riferimento istituzionale cardine per le azioni nel settore. Il tutto inquadrato nel Decennio Internazionale per l’Educazione e lo Sviluppo Sostenibile, programmato per lo stesso periodo.
2005: 22 marzo, Giornata Mondiale dell'acqua. Sempre a marzo si tiene il 2° Forum Alternativo Mondiale a Ginevra (Fame 2005) che ribadisce la propria posizione contro la mercificazione dell'acqua. “L'accesso all'acqua in quantità (40 litri al giorno) e in qualità sufficienti alla vita deve essere riconosciuto come diritto costituzionale umano e sociale, universale, indivisibile e imprescrittibile”.
2006: 24-29 gennaio, Forum Sociale Alternativo Mondiale sull'acqua a Caracas. Per la prima volta si raggiunge un accordo comune, condiviso da tutti i movimenti, contro la privatizzazione compendiato in tre i punti chiave:
· esclusione dell'acqua dalle leggi del mercato imposte dal Wto.
· istituzione di un osservatorio per monitorare le attività delle multinazionali sull'acqua.· fondi di solidarietà per il finanziamento di progetti. Negli stessi giorni, a Bamako, in Mali, si firma l'Appello per l'acqua, in preparazione del World Social Forum.
2006: 10-12 marzo 1° Forum dei movimenti italiani per l'acqua pubblica a Roma: varie associazioni e Ong italiane discutono tra loro, raccolgono firme e guadagnano consensi anche tra alcuni movimenti politici.2006: dal 16 al 22 marzo, IV Forum Mondiale sull'Acqua a Città del Messico. Mentre il Consiglio mondiale e i politici si riuniscono, i movimenti anti-privatisti organizzano un Forum Parallelo Alternativo, in cui si riprende lo spirito di Caracas e si tenta di creare dal mosaico di movimenti nazionali un'unica Associazione Mondiale. Il Forum si chiude con un nulla di fatto: nessun impegno preso, nessuna soluzione concreta che segni un'inversione di tendenza.
2007: dal 18 al 20 marzo, al Parlamento Europeo di Bruxelles, l'Assemblea mondiale degli eletti e dei cittadini per l'Acqua (Amece), dichiara che l'acqua è vita, e come la vita è sacra. A novembre, il Cipsi lancia con altre Ong italiane la Campagna Libera l'Acqua.
2008: a gennaio, il Gruppo di Lisbona lancia il Manifesto per l'acqua, annunciato sin dal 2003 dal Comitato per il Contratto Mondiale sull’Acqua.
Siamo nel 2010 e, purtroppo, l’acqua potabile è per tanti popoli nel mondo solo un sogno, un miraggio. Per questi l’inferno dantesco è ancora vivo e vegeto su questa terra, e, nonostante alcuni sprazzi di buona volontà, esso è destinato a durare ancora a lungo. Chissà per quanto tempo ancora!
Siamo tutti chiamati a partecipare perché tutti noi siamo parte integrante di questo mondo e nessuno si può escludere a priori, chiamarsi fuori. Non distruggiamo quel poco che ci resta del Paradiso: le Stelle i fiori ed i bambini, il nostro futuro. Facciamo in modo che la Terra possa sempre godere dello splendore delle stelle, del profumo dei fiori e del sorriso dei bambini. Sono questi l'unico nostro futuro!
Mario