giovedì, agosto 31, 2017

SAN GIOVANNI DI SINIS: WILLY, IL CAPRONE-MASCOTTE, MALMENATO MENTRE CERCA REFRIGERIO IN ACQUA DA MALEDUCATI “CAPRONI” UMANI. UNA BRUTTA STORIA.



Oristano 31 Agosto 2017
Cari amici,
L'Agosto di una caldissima estate oggi ci lascia. Il mare è da sempre fonte di refrigerio, non solo per gli esseri umani ma amche per gli animali. Ebbene, in una caldissima estate come quella che stiamo vivendo, e soprattutto in un mare splendido e limpido come quello della costa Ovest della Sardegna, nel Golfo di Oristano e precisamente nelle calette vicine a Tharros, è avvenuto un fatto increscioso che merita di essere raccontato. 
È qui che Willy, il caprone simbolo di Capo San Marco, ha cercato, come solitamente fa d’estate, del refrigerio in acqua. La sua passione per fare il bagno in quella Caletta, come molti sanno, non è una novità ma è diventata una consuetudine, come può testimoniare chi frequenta questo mare e che quindi lo conosce.
Willy è un caprone bianco, imponente ma tranquillo, che solitamente, quando decide di scendere in spiaggia per entrare in acqua, lo fa con calma, attraversando l'arenile senza curarsi dei bagnanti; adora stare in acqua nelle ore più calde, tanto da essere diventato in quella spiaggia una specie di ulteriore attrazione turistica. Purtroppo, però, quest’anno l'animale non è risultato gradito, almeno ad un gruppo di bagnanti. Si, amici, nel popolo dei vacanzieri di quest’anno, a quanto pare, c’erano quelli che si sono infastiditi della sua discesa in campo, e il povero Willy, suo malgrado, si è visto respinto: anche di malo modo, se pensiamo che è stato preso a voci e pure a schiaffi sul muso.
Quando Willy è arrivato nella caletta di Capo San Marco, non lontana dal piccolo molo di Mare Morto, ha cercato, come suo solito, di trovare spazio per entrare in acqua, ma i numerosi bagnanti stesi sull’arenile non lo hanno accolto in modo socievole. Un turista ha persino colpito l'animale al muso, prima con un oggetto, poi con un paio di schiaffi a mani nude sul muso, nel tentativo di scacciarlo. Tra i presenti in spiaggia, però, c’era anche chi non era proprio d’accordo con lo stupido intervento, tra i quali il Deputato di Unidos Mauro Pili, ospite di parenti che hanno casa nelle vicinanze, a Funtana Meiga.
Mauro, appena si è accorto della stupida aggressione all’animale non ha perso tempo e col suo cellulare ha subito ripreso la scena. Il filmato, diffuso poi sui social (dove ha avuto una diffusione virale) ha scatenato numerose reazioni indignate per il maltrattamento subito da un animale che, in fin dei conti, stava circolando nel suo habitat naturale, considerato che la zona ricade all'interno dell'Area marina protetta Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre. Quello filmato è stato l’ennesimo atto di prepotenza dell’uomo nei confronti di un animale: Willy, come era solito fare abitualmente, era sceso in spiaggia per rinfrescarsi, senza voler infastidire nessuno! Il caprone voleva solo fare il bagno, ritenuto un suo diritto, non certo inferiore a quello della specie umana presente in spiaggia per le sue stesse esigenze.
Le reazioni del web sono state roventi, almeno quanto lo è stato il terribile caldo fuori stagione di quest’estate. Le immagini filmate da Pili sono state condivise da moltissime associazioni e da persone comuni, animalisti e non. La risultante (dai commenti) è che l’ignoranza è il peggior male del mondo, perché spesso la paura è quella da cui scaturisce la violenza verso il diverso. Anche se in questo caso il “diverso” in questione è soltanto un caprone che voleva farsi un bagno al mare: nel suo mare, non certo proprietà esclusiva di chi lo ha inopportunamente schiaffeggiato.
Mauro Pili col suo video ha voluto mostrare l’ennesimo atto di prepotenza dell’uomo nei confronti di un animale, aggiungendo con amarezza ai presenti che “dare dei ceffoni ad un caprone, in una zona riservata come quella dove il caprone si trovava, era pura follia. Purtroppo, quando i bagnanti entrano nelle oasi protette, pretendono di fare i padroni senza alcun rispetto per la vita di quell’habitat, senza rispettare, quindi, i padroni di casa”.
Il video è stato commentato, oltre che dall’autore, anche dalla dottoressa Monica Pais, la nota veterinaria oristanese che attraverso la fondazione Onlus “Effetto Palla”, si occupa degli animali più bisognosi. La sua clinica veterinaria di Oristano è meta indiscussa di quanti amano la natura e nessuno può disconoscere quanti animali maltrattati siano stati salvati e poi rimessi in libertà dalle sue capaci e laboriose mani e dal suo cuore grande! Monica ha condannato con forza l’atteggiamento dei bagnanti, ricordando che l’animale era a casa sua, nel suo ambiente naturale.
Cari amici, la presenza di Willy, il grande caprone bianco simbolo di Capo San Marco (in quest’occasione accompagnato anche da una femmina), curiosa e gradita attrazione per i tanti turisti che raggiungono quella Caletta in territorio di Cabras, a qualcuno purtroppo non è piaciuta. La cosa davvero triste è che l’egoismo sempre più marcato dell'uomo lo sta rendendo incapace di dialogare senza prevaricare, portandolo a non rispettare più gli altri abitanti dell’universo; lo dimostrano le continue violenze perpetrate sia nel campo della flora che in quello della fauna. Atrocità, perdita di specie, violenze gratuite, abbandoni, sono sempre più all’ordine del giorno. Difficile pensare ad un miglioramento in tempi brevi. Ci vuole maggiore educazione e cultura.
Che dire, amici, avranno ragione quelli che sostengono che l’animale più feroce al mondo è proprio l’uomo?
A domani.
Mario


mercoledì, agosto 30, 2017

IL DUELLO ENI-COLELLA, UNA MODERNA REPLICA DI DAVIDE CONTRO GOLIA. IL TRIBUNALE DI ROMA CONDANNA L’ENI A RISARCIRE LA PROFESSORESSA IMPUTATA DI DIFFAMAZIONE.



Oristano 30 Agosto 2017
Cari amici,
La sentenza del Tribunale di Roma (l^ Sezione Civile) del 19.07.2017 n. 15676/2017 ha dato ragione alla Prof. Albina Colella, accusata dall’ENI di diffamazione, rigettando integralmente la richiesta di risarcimento danni, promossa dall'Ente nei confronti della professoressa, condannando di conseguenza la società petrolifera anche per lite temeraria.  Con questa sentenza il Tribunale ha sancito la legittimità dell’informazione scientifica svolta per anni dalla Prof. Colella, professore ordinario di Geologia dell’Università della Basilicata. Questa storia merita di essere raccontata in tutta la sua interezza, mettendo in evidenza come spesso anche i colossi hanno i piedi d’argilla: insomma, una storia che assomiglia ad una specie di duello, come quello di Davide contro Golia.
La vicenda che ha visto imputata la Prof. Colella ha tratto origine dalla divulgazione da Lei fatta dei risultati di una sua ricerca scientifica, fatta in seguito alle ripetute sollecitazioni di cittadini lucani, sulle acque sotterranee che nel 2011 erano improvvisamente affiorate su suoli agricoli di Contrada la Rossa (Montemurro), a 2,3 km dagli impianti ENI della Val d’Agri (dove è situato il pozzo di re-iniezione degli scarti petroliferi di Costa Molina 2). Le acque analizzate furono trovate ricche di idrocarburi, gas, sali, metalli, fenoli, tensioattivi, ecc., che mostravano diverse affinità con quelli che sono i caratteri generali dei reflui di scarto petrolifero.
La Colella, geologa e docente universitaria, dopo aver effettuato le analisi su queste acque affioranti, considerata la breve distanza dagli impianti dell’ENI, non ha avuto paura a denunciare pubblicamente che “Le acque sotterranee ricche di idrocarburi, gas, metalli e tensioattivi, mostravano diverse affinità con i reflui di scarto petrolifero”. L’ENI, gestore degli impianti della Val d’Agri, non sopportò l’accusa e, da gigante qual è, partì lancia in resta contro chi aveva osato mettere in dubbio la sua correttezza.
Dopo la divulgazione dei risultati delle analisi da parte della Colella (che li aveva esposti anche nelle reti televisive nazionali), espressi sempre in termini di correttezza scientifica, il 10 Marzo del 2015 l’ENI citò in giudizio la Prof. Colella, chiedendo non solo la condanna ma anche un super risarcimento: ben cinque milioni di euro più ulteriori 100 mila per diffamazione e danni morali e patrimoniali ipoteticamente subiti dalla società petrolifera.
 La difesa della Prof. Colella, assistita dagli avvocati Giovanna Bellizzi e Leonardo Pinto del Foro di Matera, cercò di controbattere lucidamente le accuse, basandosi su una corposa e articolata attività legale e produzione documentale, nell’intento di dimostrare non solo la totale infondatezza giuridica della domanda di risarcimento danni per diffamazione promossa dall’ENI, ma anche il fatto che la professoressa aveva agito sempre nel pieno rispetto del Codice Etico dell’Università della Basilicata, codice di comportamento che chiede ai docenti universitari di garantire la divulgazione dei loro risultati scientifici alla Comunità, quando questi riguardano potenziali ricadute sulla vita umana e sull’ambiente.
L’attento esame della questio fatto dal Tribunale di Roma ha portato al rigetto integrale della richiesta di risarcimento danni avanzata dall’ENI, dando piena ragione alla professoressa. Ribadendo la legittimità dell’informazione scientifica, il Tribunale di Roma nella sentenza ha affermato che “l’art. 21 della Costituzione, che in questa sede trova diretta applicazione, costituisce un pilastro dello stato democratico e della effettiva possibilità per il popolo di esercitare la propria sovranità essendo stato correttamente informato ed avendo potuto conoscere l’opinione degli esperti in relazione ad ogni settore di rilevante interesse sociale o pubblico”.
Gli avvocati Bellizzi e Pinto, difensori della Colella, hanno espresso grande soddisfazione per la sentenza, dichiarando che essa presenta profili di grande interesse, in quanto stabilisce il diritto all’informazione in materia ambientale, riconoscendo la valenza costituzionale della libertà di opinione, quando afferma che “non vi è dubbio che la divulgazione dei risultati della ricerca costituisca legittima espressione del diritto di libertà di manifestazione del pensiero, sancito dall’art. 21 della Costituzione, e di libertà della Scienza garantita dall’art. 33 della Costituzione, senza limiti e condizioni”.
La Prof. Colella, che non ha mai avuto alcun pregiudizio ideologico sul tema delle fonti energetiche fossili, auspica che nel futuro si possano avere percorsi di studio condivisi con trasparenza e sereno confronto scientifico. Circa la sentenza esprime soddisfazione, perché ha fatto definitiva chiarezza sull’approccio scientifico da Lei sempre tenuto sulla questione ambientale, garantendo in questo modo il diritto dei lucani ad essere sempre informati in materia ambientale senza dover subire limiti o condizioni.
Credo che ogni mio ulteriore commento, possa essere solo superfluo.
Grazie amici, a domani.
Mario




martedì, agosto 29, 2017

SE SEI IN CERCA DI LAVORO, QUESTI SONO I PIÙ RICHIESTI. L’ELENCO DEI POSSIBILI SBOCCHI, IN UN’ITALIA DI “SENZA LAVORO”.



Oristano 29 Agosto 2017
Cari amici,
In un’Italia alla disperata ricerca di lavoro, in particolare per quell’immenso stuolo di giovani che continuano a vivere “in casa” dei genitori perché impossibilitati ad avere una vita propria (nonostante i proclami, le assicurazioni governative che la ripresa c’è e che l’Italia sembra aver ‘rimesso in modo’ l’economia), in realtà per quanto riguarda il lavoro poco appare in cambiamento. Nonostante la maggiore cultura raggiunta dalla nuove generazioni, le lauree, i master, i corsi di lingue all’estero, per i giovani in Italia le porte del lavoro restano irrimediabilmente chiuse.
In questo ‘deserto lavorativo’ però, alcune aziende sono comunque alla ricerca di validi professionisti; sono, quelle richieste, professioni particolari, apprezzate e ricercate; insomma, se da un lato in tanti settori c’è sovrabbondanza di professioni, in altri invece c’è carenza. Per il 2017, ad esempio, c’è una grande richiesta di figure legate al mondo del web, quindi alla digitalizzazione e all'innovazione tecnologica, così come al settore medico-sanitario, in continua crescita anche per l’aumento della vita media, con la conseguente, necessaria assistenza.
Si, è proprio così: ai settori in crisi, e quindi dove il personale risulta in esubero, ci sono settori che al contrario risultano in forte crescita. Secondo le indagini portate avanti da Forbes e CareerCast.com, l'uso della tecnologia, l'invecchiamento della popolazione e, soprattutto, la mancanza in certe professioni di candidati qualificati, tutta una serie di ruoli restano scoperti. Ecco dunque per le ‘Nuove Generazioni’ la necessità di saper programmare in modo intelligente le proprie scelte, indirizzandosi verso i settori carenti di personale.
Allora, per chi è alla ricerca di lavoro, ecco un elenco di quelli più richiesti e sui quali risulta necessario puntare con convinzione e caparbietà, le cui retribuzioni, tutto sommato, sono anche abbastanza interessanti. Vediamo insieme questi settori carenti.
Camionista. Acquisire le patenti per guidare i grandi bestioni della strada può aprire porte importanti. Le grandi Compagnie sono alla ricerca di personale qualificato disposto a girare non solo l’Italia ma anche l’Europa. La retribuzione annuale media è di tutto rispetto: circa 40 mila dollari, poco meno di 40 mila euro. Retribuzione che ha anche delle prospettive di crescita: in media un 5 per cento in 8 anni;
General Manager. La gestione manageriale aziendale richiede elementi particolarmente capaci di organizzare il lavoro di altre persone; la capacità di essere percepiti dal personale autorevoli e non autoritari, in grado di avere dai dipendenti un ritorno lavorativo di impegno e dedizione. È luogo comune sostenere che la retribuzione di un General Manager di un’azienda, sia compensata dai ‘risparmi’ che esso è in grado di ricavare dal sapiente uso del personale. Molto interessante la retribuzione annuale media: circa 100 mila dollari, con prospettive di crescita in 8 anni de 7 per cento;
Scienziato dei dati. Sappiamo tutti che l’informatica è oggi il pane quotidiano di ogni azienda che si rispetti. Avere a disposizione esperti informatici che risolvono, giorno dopo giorno, i problemi aziendali è un privilegio che le società sono disposte a pagare anche molto bene. La retribuzione annuale media di un ingegnere informatico è vicina ai 130 mila dollari: indubbiamente molto interessante e con prospettiva di crescita in 8 anni de 16 per cento;
Infermiere diplomato. Il costante allungarsi della vita media ha reso possibile l’aumento della richiesta di questa professione, che può essere espletata non solo nelle strutture ospedaliere, case di cura e residenze sanitarie, ma anche in casa. Un buon infermiere diplomato ha una retribuzione di buon livello, che possiamo considerare intorno ai 65/70 mila dollari, con prospettiva di crescita in 8 anni del 16per cento;
Ingegnere del software. Come detto prima per lo scienziato dei dati, anche le grandi aziende produttrici del software risultano carenti di ingegneri esperti nel settore. L’innovazione al giorno d’oggi è in perenne evoluzione e richiede costante applicazione, fantasia e capacità d’innovazione non comune. La retribuzione di un ingegnere informatico è sull’ordine dei 100 mila dollari annui, con prospettiva di crescita in 8 anni de 17 per cento;
Responsabile del servizio medico. Come detto prima per gli infermieri diplomati, l’aumento dell’età media della popolazione ha aumentato anche la richiesta di personale medico. Risulta alta la richiesta di ‘Responsabile del servizio medico’, che prevede una retribuzione annuale media di circa 100 mila dollari, con prospettiva di crescita in 8 anni del 17 per cento;
Analista di sicurezza delle informazioni. L’informatica per quanto ormai assolutamente necessaria, ha rivelato il suo ‘ventre molle’, ovvero la sua fragilità e le frodi informatiche sono un problema di non poco conto. Le aziende, pertanto, sono alla ricerca di analisti della sicurezza informatica, lavoro che prevede una retribuzione annuale media di oltre 90 mila dollari, con prospettiva di crescita in 8 anni del 18 per cento;
Consulente finanziario. La gestione oculata dei propri risparmi è una necessità sempre più sentita, considerata la volatilità dei mercati. Interessante la retribuzione annuale di un consulente finanziario: 90 mila dollari circa, con prospettive di crescita anche del 30 per cento in 8 anni;
Fisioterapista. Il benessere del corpo, sia per gli uomini che per le donne è sempre in crescendo; anche la rieducazione per traumi e incidenti fa sì che la professione di fisioterapista sia sempre più ricercata. La retribuzione annuale media di questa professione e di circa 80 mila dollari, con prospettive di aumento in 8 anni di oltre il 30 per cento;
Assistente sanitario a domicilio. Questa figura è una via di mezzo tra il o la ‘badante’ e l’infermiere. È una figura che è in costante aumento, con una retribuzione anche discreta: circa 20/25 mila dollari, con prospettive di crescita di oltre il 30 per cento in 8 anni.
Cari amici, come può rilevarsi dalla ricerca fatta da Forbes, ci sono ancora professioni di grande interesse e anche di appetibile retribuzione. Sta ai giovani capire in anticipo la strada da intraprendere, in relazione alle proprie aspirazioni. Il consiglio che si può dare ai giovani di oggi è quello di ‘non mollare’, di non arrendersi mai, nella speranza che arrivino tempi migliori.
Grazie, amici, a domani.
Mario