Oristano
2 Agosto 2017
Cari amici,
L’argomento di oggi (che parla del tipo di scarpe da usare alla guida) credo non sia banale (pur nella sua apparente poca importanza),
ma invece abbastanza serio: in grado di farci riflettere sulla pericolosità di certi nostri comportamenti
al volante.
Guidare in sicurezza è certamente la regola a cui non dovremmo mai sottrarci, a prescindere dalla normativa dettata dal Codice della Strada, più o meno restrittiva. In questo caldo periodo estivo, a parte l’abbigliamento, siamo portati un po’ tutti a circolare con calzari leggeri, non certo con scarpe chiuse come nei periodi più freschi. Fino a poco tempo fa, secondo l'allora vigente Codice della Strada, non era consentito mettersi alla guida dei veicoli indossando le infradito o addirittura scalzi, ma era necessario indossare calzature chiuse, il che costringeva a tenere in macchina il necessario “ricambio” per mettersi alla guida secondo le norme.
Guidare in sicurezza è certamente la regola a cui non dovremmo mai sottrarci, a prescindere dalla normativa dettata dal Codice della Strada, più o meno restrittiva. In questo caldo periodo estivo, a parte l’abbigliamento, siamo portati un po’ tutti a circolare con calzari leggeri, non certo con scarpe chiuse come nei periodi più freschi. Fino a poco tempo fa, secondo l'allora vigente Codice della Strada, non era consentito mettersi alla guida dei veicoli indossando le infradito o addirittura scalzi, ma era necessario indossare calzature chiuse, il che costringeva a tenere in macchina il necessario “ricambio” per mettersi alla guida secondo le norme.
Con l'ultima riforma del
Codice della Strada, invece, il divieto prima esistente è caduto. Fino al 1993 il vecchio Codice ha vietato la guida con infradito, sandali, tacchi e
ogni altra calzatura che non fosse ben aderente al piede, mentre ora questo vincolo è stato formalmente eliminato, stabilendo, però, che il guidatore deve
usare sempre il giusto senso di responsabilità, quando si mette alla guida.
Attualmente il Codice della Strada disciplina le norme in parola principalmente con gli articoli 140 e 141, con commi specifici, che per miglior chiarezza voglio riportare. Eccoli.
Attualmente il Codice della Strada disciplina le norme in parola principalmente con gli articoli 140 e 141, con commi specifici, che per miglior chiarezza voglio riportare. Eccoli.
Art.
140. Principio informatore della circolazione. Al comma 1
recita: Gli utenti della strada devono
comportarsi in modo da non costituire pericolo o intralcio per la circolazione
ed in modo che sia in ogni caso salvaguardata la sicurezza stradale [...]. Art. 141. Velocità. Al comma 2 dice: Il conducente deve sempre conservare il
controllo del proprio veicolo ed essere in grado di compiere tutte le manovre
necessarie in condizione di sicurezza, specialmente l'arresto tempestivo del
veicolo entro i limiti del suo campo di visibilità e dinanzi a qualsiasi
ostacolo prevedibile. Come vedete raccomandazioni che non impongono norme
rigide di comportamento ma raccomandano a chi è alla guida di veicoli di utilizzare
ogni utile accorgimento per restare in condizioni di massima sicurezza.
Niente multa, dunque,
per chi viene trovato alla guida con le infradito o addirittura scalzo, ma c'è da stare attenti: questa
condizione di minore sicurezza potrebbe causare dei guai all’automobilista in
caso di incidente, in quanto la Compagnia di Assicurazione del veicolo potrebbe
attivare lo strumento della rivalsa. Vediamo in che modo. Considerato che il
nuovo codice della strada stabilisce che il conducente deve sempre conservare
il controllo del proprio veicolo per poter compiere tutte le manovre necessarie
in condizioni di sicurezza e garantire una frenata tempestiva davanti a
qualsiasi ostacolo prevedibile, nel caso che l’incidente possa essere
attribuito ad una frenata poco efficace del veicolo, in quanto guidato con
calzari inadeguati, la Compagnia potrebbe attribuire la colpa dell'incidente al guidatore.
In effetti il
comportamento della Compagnia appare giustificato. Anche sul sito della Polizia
Stradale, dove è ribadito che il divieto di guidare senza scarpe chiuse è
ufficialmente abrogato, risulta però evidenziato che l'automobilista deve sempre "autodisciplinarsi"
nell'abbigliamento, in modo da garantire un'efficace azione di guida con i
piedi. Nel caso di incidente, se nel relativo verbale risultasse che il
sinistro è stato determinato da negligenza grave nell’arrestare il veicolo (come
nel caso del conducente alla guida scalzo o con i sandali), la Compagnia
assicuratrice potrebbe in un primo tempo pagare i danni ma poi chiedere la
rivalsa e quindi il rimborso all’automobilista che risultasse alla guida senza
adeguate calzature.
Cari amici, Da quanto finora
detto possiamo ricavare le seguenti considerazioni. Ferma la libertà di
utilizzare i calzari ritenuti più convenienti, è certamente fatto obbligo agli
automobilisti di “autoregolamentarsi”, mettendosi alla guida sempre in
condizioni di sicurezza. Ognuno deve essere cosciente del mezzo che guida,
anche in relazione alle capacità di pronta fermata dello stesso in caso di bisogno.
Per esempio se ci mettiamo alla guida di un’auto di nuova concezione, con tutti
i nuovi strumenti capaci di arrestare il veicolo in tempi rapidissimi, possiamo
essere non solo più tranquilli ma anche non essere troppo fiscali con le
calzature da indossare.
Nel caso, invece, ci mettessimo
al volante di auto più “datate”, prive dei moderni sistemi di frenata, è meglio
che continuiamo ad indossare le calzature chiuse, per evitare non solo il
rischio di collisione ma anche le conseguenze della eventuale contestata
copertura assicurativa con l’applicazione nei nostri confronti della rivalsa.Chi ha orecchie per intendere...intenda!
Grazie, amici, a
domani.
Mario
Nessun commento:
Posta un commento