Oristano
26 Agosto 2017
Cari amici,
Certi provvedimenti non
sono mai presi a cuor leggero, anche se spesso sono, per quanto ritenuti
in teoria discriminatori, assolutamente necessari. “Bisogna
fare di necessità virtù”, dice un saggio proverbio, ed è certamente quello
che deve aver pensato anche il Sindaco di Baunei, nel firmare il provvedimento
che ha limitato l’accesso ad una delle più belle spiagge dell’Isola.
Cala Biriola nella
marina di Orosei è una delle perle della costa orientale della Sardegna. La
caletta di Biriola si trova a metà strada fra Cala Goloritzé, un'altra perla
del Golfo di Orosei, e Cala Luna, altro luogo incantevole. Ha ciottoli bianchi
e il suo specchio d'acqua ha colori sgargianti che sfumano dal turchese al
verde smeraldo e dall'azzurro al blu intenso. Difficile da raggiungere è
tuttavia meta agognata dai tanti che sognano, seppure la spiaggia sia fuori
dalle grandi rotte turistiche, di potersi godere anche per un solo giorno
questo straordinario spettacolo della natura. Arrivarci non è davvero facile:
la strada asfaltata termina a un’ora di cammino dalla spiaggia, da percorrere a
piedi (partendo dal cuore del Supramonte) camminando su un irto sentiero tra
lecci e ginepri.
Alla pesante camminata
si può ovviare solamente arrivandoci via mare: sbarcando col gommone o facendosi
accompagnare da uno dei tanti barconi che salpano di continuo dal porto di Cala
Gonone o da quello di Santa Maria Navarrese. Nonostante tutte queste difficoltà,
però, il desiderio di arrivare in questo agognato paradiso della natura è forte
e il traffico risulta incredibilmente alto. Sicuramente con ragione: Cala
Biriola si presenta come una lingua di spiaggia bianchissima, formata da milioni di perline
bianche dove sdraiarsi è come farlo su un letto di diamanti! Insomma, un luogo
unico, praticamente un assaggio del paradiso in terra. Ecco spiegato il reale motivo di
un’affluenza che supera i normali limiti e che pertanto si è deciso di regolamentare.
«Per questo abbiamo
deciso di limitare gli accessi – ha sostenuto nelle
interviste il sindaco di Baunei, Salvatore Corrias – I sindaci della Liguria hanno
tentato istituire il numero chiuso nelle loro spiagge per gli ingorghi di
autobus ai caselli autostradali. Qui la musica è più o meno la stessa, anche se
al mare non si arriva dall’autostrada. Anche qui c’è sempre l’ingorgo, ma in
mare: troppe barche e troppa gente. C’è anche un problema di sicurezza».
«Lo
spazio – continua il sindaco - come vedete, è ridotto, ma in certi giorni
qui sono arrivate 1500 persone e la situazione rischiava di degenerare. Cosa
accade se la spiaggia è affollata e dalla scogliera viene giù un masso, anche
piccolo? Tra l’altro c’è anche un problema ambientale: questo è un ecosistema
molto delicato, è un sito di interesse comunitario e anche per questo abbiamo
stabilito il numero chiuso».
L’Ordinanza del sindaco
ha stabilito il numero massimo giornaliero: 300 persone. Mauro Moro e Sergio
Porcu sono i due operatori adibiti al controllo degli sbarchi dal mare e anche
di quanti arrivano usando il sentiero che arriva alla spiaggia dal cuore della
montagna. «Nessuno protesta perché tutti hanno capito che il numero chiuso ha la
finalità precisa di tutelare questo patrimonio – raccontano –
Non ci limitiamo a contare tutti quelli che arrivano, sia via mare che via
terra, noi spieghiamo quali sono le regole da rispettare e anche le ragioni per
le quali è necessario limitare gli accessi. I barconi hanno modificato le tappe
e gli orari delle loro gite e così riusciamo a rispettare il limite massimo
imposto dall’ordinanza. Per i trecento che ogni giorno possono entrare qui
direi che è davvero un bel privilegio».
Bella, piccola e sempre
affollata, Cala Biriola! Francesco e Antonella, due giovani in vacanza che
sognano di toccare con mano questo paradiso, arrivano con qualche minuto di
ritardo. La spiaggia è già piena: i trecento fortunati di oggi sono arrivati
prima del solito. Tra i turisti si è sparsa subito la voce: alle 10,30 del
mattino Cala Biriola aveva già fatto il pieno. Gli operatori che controllano
l’ingresso sono inflessibili: il limite imposto dal sindaco non si può sforare.
Francesco e Antonella reagiscono con fair-play e rimettono in moto il loro
gommone: «Anche ieri ci abbiamo tentato inutilmente. Ma non ci scoraggiamo.
Torneremo domani. Ora sfrutteremo la giornata in un’altra delle calette di
questa straordinaria costa».
Cari amici, da sardo,
da persona convinta che il turismo diventerà davvero la nostra “arma segreta”
che in futuro potrà risollevare sul serio la nostra ansimante economia, sono
comunque d’accordo con il provvedimento emanato dal sindaco di Baunei Salvatore Corrias.
Le perle, è indiscutibile, vanno sempre protette e Cala Biriola è una perla unica!
A domani.
Mario
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