venerdì, aprile 15, 2016

LA SCUOLA SUPERIORE S. ANNA DI PISA, PROMOSSA TRA LE PRIME 10 MIGLIORI GIOVANI UNIVERSITÀ DEL MONDO. QUANDO L’ECCEZIONE CONFERMA LA REGOLA.

Oristano 15 Aprile 2016
Cari amici,
quando pochi giorni fa ho fatto su questo Blog una riflessione sullo stato non certo felice del nostro mondo universitario, ho inteso con forza affermare (chi crede può andare a vedere il post dell’11 Aprile, http://amicomario.blogspot.it/2016/04/se-leconomia-piange-la-cultura-non-ride.html ) che le spese per l’istruzione “…nel campo dell'educazione terziaria, ovvero quella universitaria, post universitaria e della ricerca, sono incredibilmente molto inferiori agli standard UE. Nella spesa per l'istruzione terziaria il nostro Paese appare il fanalino di coda dell’Unione: la percentuale di spesa sostenuta è dello 0,3% sul PIL e dello 0,7% sulla spesa pubblica, dato lontanissimo, per esempio, dai livelli tedeschi (0,9% sul PIL e 2% sulla spesa pubblica)”.
Ebbene, ora con grande gioia, nonostante la reale scarsità di mezzi a disposizione, apprendo che, pur tra tanta miseria di investimenti nel campo dell'istruzione universitaria, una delle nostre giovani strutture accademiche ha scalato le alte vette, collocandosi fra le 10 migliori al mondo, le “Top Teen”: è la Scuola Superiore S. Anna di Pisa, la «trentenne» Scuola universitaria fondata nel 1987. Un’eccezione, insomma, che conferma la regola: che dimostra in modo inequivocabile il grande potenziale esistente nel nostro Paese, che la deprecabile scarsità di mezzi messi a disposizione rende purtroppo vano.
Nella compilazione della classifica mondiale sono state prese in considerazione complessivamente 150 “Giovani Università” (quelle fondate negli ultimi 50 anni), e, fra i requisiti richiesti per accedere alla valutazione, ve ne era anche uno abbastanza 'tosto': quello di aver realizzato almeno 1.000 pubblicazioni (200 per ciascuno dei 5 anni precedenti) su riviste scientifiche internazionali ad alto impatto. L’Italia in questa classifica di eccellenza ha fatto dunque la sua bella figura: oltre l’inserimento della S. Anna tra le prime 10, altre 5 si sono classificate all'interno delle prime 100, come abbiamo potuto rilevare dalla classifica redatta dal settimanale britannico Times Higher Education, i cui criteri di selezione sono giudicati tra i più attendibili al mondo.
L'interessante classifica delle Università più giovani ha evidenziato come sia cambiato, rispetto al passato, il panorama mondiale dei migliori atenei. Se fino a ieri il Regno Unito e gli Stati Uniti avevano dominato la scena mondiale, oggi si sono affermati i Paesi asiatici, in particolare quelli con le economie emergenti. Nei primi 40 posti svettano infatti le Università poste ad Oriente, lasciando solo tre posti a quelle inglesi e americane. In questa classifica spiccano i nuovi atenei di Asia e Australia, anche se l'Europa si difende ancora bene, con 6 posizioni fra le prime 10. In vetta c'è il Politecnico Federale di Losanna, seguito dalla Nanyang Technological University di Singapore, l'Università della Scienza e della Tecnologia di Hong Kong, l'università olandese di Maastricht, quella coreana di Pohang e il Korea Advanced Institute of Science and Technology, seguiti dalle università tedesche di Costanza e Karlsruhe, e dalla francese Pierre e Marie Curie.
Come ha rilevato il direttore di Times Higher Education, Phil Baty, l'Italia è riuscita a piazzarsi onorevolmente con i suoi centri di ricerca universitari, nonostante la concorrenza di altri agguerriti atenei. La Scuola superiore Sant'Anna di Pisa, fondata nel 1987, ha conquistato il decimo posto, seguita però a distanza, dalle altre università italiane Milano-Bicocca (51^), Verona (66^), Roma Tre (72^), Roma Tor Vergata (81^) e Brescia (86^).
Un traguardo, quello del 10° posto, che il Rettore della Sant’Anna, Pierdomenico Perata, giudica eccellente, soprattutto se si tiene conto degli scarsi finanziamenti che gli atenei italiani ottengono dallo Stato. È naturalmente una grande soddisfazione constatare che la Scuola Superiore Sant’Anna è tra le prime 10 università al mondo nella speciale classifica delle Università fondate da meno di 50 anni; la presenza di un'Università italiana tra le prime 10 e di ben altre 5 università nella classifica delle top 100 dimostra come il sistema universitario, nonostante le difficoltà, sia in grado di far crescere realtà giovani e dinamiche, che molto possono fare per la crescita e lo sviluppo del nostro Paese".
Cari amici, per la prima volta nei ranking internazionali l’Italia può vantare una sua Università tra le prime dieci al mondo. La presenza italiana tra le prime dieci e di ben altre cinque Università nella classifica delle top 100, dimostra come il sistema universitario, nonostante le difficoltà, sia in grado di dimostrare il suo valore, che certamente potrebbe essere ben moltiplicato in un ambiente più supportato e valorizzato. Mi piace riprendere la dichiarazione di Phil Baty, il Direttore di Times prima citato, secondo il quale ha affermato che “…è significativo che l’Italia, che vanta alcune delle università più antiche al mondo, sia così ben rappresentata nel ranking delle Università fondate negli ultimi 50 anni”. Un bel riconoscimento non c'è dubbio!
Come afferma con orgoglio il Rettore del Sant’Anna di Pisa, chiudendo il suo commento per la vittoriosa posizione della sua università, “...è un segnale di vitalità che ben fa sperare sul futuro del Paese e che dimostra come l’investimento in formazione e ricerca nelle migliori realtà italiane possa essere un percorso per migliorare il panorama universitario italiano”.
Ciao, amici, a domani.

Mario
Studenti del Sant'Anna di Pisa

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