Oristano
10 Aprile 2016
Cari amici,
Se lo spazio è qualcosa
di definibile, di tangibile, in tutte le sue tre dimensioni (lunghezza,
larghezza e profondità), il tempo, rappresenta, invece una dimensione più
aleatoria, ben più difficile da quantificare e da percepire. Una dimensione, il
tempo, che si differenzia alquanto da quella rappresentata dallo spazio, forse
proprio per la sua intangibilità, che, se è vero che non la si può toccare con
mano, è altrettanto vero che scorre fluttuante, giorno dopo giorno,
senza fermarsi mai.
Il tempo è una
dimensione ‘reale e irreale’ allo
stesso tempo; scorre lento e inesorabile all'interno ed all'esterno di noi, scivola impalpabile tra le nostre mani, ma allo stesso
tempo lo percepiamo, sferzante o leggero come fa il vento, a volte gelido a volte soffocante, col suo inarrestabile scorrere, senza mai fermarsi. Questa percezione l’uomo l'ha avuta fin dalle origini, attraverso l'osservazione delle sue più
chiare manifestazioni: l’alternanza del giorno con la notte, il levarsi ed
il calare del sole, il susseguirsi delle stagioni.
Percezione avallata anche dallo scorrere del nostro tempo biologico: il passaggio dall’infanzia alla
fanciullezza, dall’età matura alla senilità, fino all'occaso, il momento che sancisce per tutti la fine di un percorso. Il Tempo, dunque, dimensione
misteriosa, fluida e intangibile, che a differenza dello spazio, fermamente solido e concreto, risulta sempre in movimento, mai statico
ma in perenne avanzare. Insomma una
dimensione che ha sempre affascinato l'uomo, che ha cercato in tutti i modi di entrare all'interno del suo mistero!
Se non esistesse il
tempo, non esisterebbe l’umanità, ho sempre pensato! Non esisterebbe l’alternarsi
delle stagioni, il rinnovarsi delle specie, sia umana che animale e vegetale: senza l'esistenza del tempo non nascerebbe un bimbo o un agnello, così come non
sboccerebbe un fiore. Tutto questo rinnovamento avviene proprio con il lento trascorrere del tempo: si
nasce, si vive, si muore, con un ripetersi infinito.
L'uomo, ancorchè timoroso, è rimasto affascinato
dallo scorrere del tempo; per questo ha sempre mostrato il desiderio di poterlo misurare.
Dapprima si è limitato ad osservare l'alternarsi del giorno e della notte,
dell'alba e del tramonto, poi ha iniziato a fabbricarsi gli strumenti per poterne
osservare e misurare il suo scorrere: dalle clessidre alle meridiane, fino ad
arrivare agli attuali sofisticatissimi strumenti, precisi al miliardesimo di
secondo.
Il tempo da sempre avvolge e
misura tutta la nostra vita: organizza la nostra comunità familiare, quella
lavorativa e di relazione. Al giorno d’oggi la vera ricchezza, a ben pensare,
non è possedere più denaro ma avere a disposizione più Tempo!
Tempo da dedicare a sé stessi e agli altri, tempo libero per sentirci ancora
capaci di giocare, di stare insieme alle persone che ci piacciono, maggior
tempo per sentirci ancora “umani” e non, come spesso succede, delle vere e
proprie macchine. Ritrovare "tempo prezioso" per tutti noi è diventato tanto importante, anzi direi addirittura determinante!
Con i ritmi della vita moderna, però, non è certamente facile riuscirci, anzi è difficilissimo. Provarci, però, è necessario! Riprenderci
uno spicchio del nostro tempo ci consentirà di dialogare di più con noi stessi, di riflettere su quello
che siamo, su come viviamo, tutte situazioni che spesso non riusciamo neppure a vedere, inseriti in un ingranaggio macchinoso e alienante.
Il tempo, cari amici,
assomiglia molto a quella sabbia finissima che ti scorre tra le mani e che
fuoriesce anche se cerchi di tenere chiuso il pugno: apri la mano e ti accorgi
che è vuota! La sabbia, come il tempo, è volata via. Allora ti rassegni,
pensando che il tempo, la cosa più preziosa che vorresti avere, purtroppo ti
è venuta a mancare. A questo punto, però, non ti puoi rassegnare, devi cercare di fare qualcosa: cercare di capire cosa fare per riprendertelo, trovare un modo per riappropriartene.
Allora devi cercare di cambiare l’orologio della tua giornata, mettere da parte uno spicchio importante di quel tempo che ti fagocitano gli altri, riservandolo per tuo uso e consumo. Questo non vuol dire, egoisticamente, che lo devi tenere tutto per te: significa metterlo da parte per utilizzarlo insieme a quelli che ami! Si, proprio per il piacere di trascorrerlo insieme agli altri, quelli che di quel tempo possono godere del piacere di dividerlo con te.
Allora devi cercare di cambiare l’orologio della tua giornata, mettere da parte uno spicchio importante di quel tempo che ti fagocitano gli altri, riservandolo per tuo uso e consumo. Questo non vuol dire, egoisticamente, che lo devi tenere tutto per te: significa metterlo da parte per utilizzarlo insieme a quelli che ami! Si, proprio per il piacere di trascorrerlo insieme agli altri, quelli che di quel tempo possono godere del piacere di dividerlo con te.
Cari amici, adattando
una abusata frase che dice che ‘il tempo è denaro, io arrivo a dire, invece, che il tempo
vale molto più del denaro: è il
tempo il nostro capitale più prezioso! David Grossman, scrittore e saggista
israeliano, tra le sue importanti riflessioni ebbe a scrivere una frase che
apprezzo molto: eccola. “La cosa più preziosa che puoi ricevere da
una persona a cui tieni è il suo tempo. Non sono le parole, non sono il fiori,
i regali. E’ il tempo. Perché quello non torna indietro, e quello che ha dato a
te è solo tuo, non importa se è stata un’ora o una vita”.
Grazie amici, chiudo la
mia riflessione con la segreta speranza che
l’abbiate condivisa!
A domani.
Mario
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