Oristano
13 Aprile 2016
Cari amici,
Pasqua è appena
passata, ma l’INPS ha deciso che, seppur in leggero ritardo, un bell'uovo augurale per i futuri pensionati sta per
essere consegnato: è contenuto nella “BUSTA ARANCIONE” e al suo interno ci sarà il presunto calcolo dell'assegno che andrebbero a ricevere all'atto del collocamento in pensione. L’invio
della temuta, seppur colorata “busta” (probabilmente anche il colore arancio è stato
appositamente scelto), è stata fortemente voluto dal Presidente dell’Istituto di
Previdenza Sociale Tito Boeri, gran Moloch del nostro elefantiaco Ente pensionistico. In realtà in molti si interrogano con timore non solo su cosa in realtà troverà nella busta ciascuno di loro,
ma soprattutto sono angosciati da questo cambio al ribasso nel nostro sistema pensionistico, che potrebbe riservare loro un futuro ancora più gramo.
Boeri ha annunciato che
entro metà Aprile il plico arriverà a 7 milioni di lavoratori e indicherà le
modalità per calcolare (in via presunta) l'assegno previdenziale alla scadenza
lavorativa; insomma una vera e propria simulazione della pensione che si andrebbe a
ritirare, tenendo conto dei contributi versati, della retribuzione attesa e
della data di uscita dal posto di lavoro. Finora la possibilità di simulare
l’ammontare del proprio assegno era possibile solo online, ma tra qualche
giorno arriverà al lavoratore anche la versione cartacea, sulla scia di quanto avviene in
altri Paesi europei, primo fra tutti la Svezia.
A seguito del nuovo
sistema di informatizzazione della Pubblica Amministrazione, lo SPID (Sistema
Pubblico d’Identità Digitale), ora i lavoratori possono fare i
dovuti calcoli e tenersi costantemente aggiornati. Chi è curioso di conoscere meglio il funzionamento dello SPID
può leggere su questo blog il mio recente post del 9 Aprile: http://amicomario.blogspot.it/2016/04/lo-spid-sistema-pubblico-di-identita.html.
Ma entriamo nei dettagli della Busta Arancione: cosa continue e come funziona.
Il plico color arancio,
ufficialmente denominato "La tua pensione", consente ai lavoratori di
simulare la propria pensione futura
sulla base dei seguenti parametri che ne determinano l'importo, ovvero:
A, quanto finora
versato;
B, La retribuzione
attesa;
C, la data di ritiro
dal lavoro.
Il servizio offerto
dall’INPS ha lo scopo di rendere consapevoli i lavoratori rispetto alle reali
aspettative sul proprio tenore di vita futuro. Le pensioni che verranno, infatti, saranno mediamente più basse
rispetto a quelle delle generazioni precedenti, essendo basate solo sui contributi effettivamente versati
(sistema contributivo) e non, come in passato, sui redditi degli ultimi anni
(sistema retributivo). Inoltre l'Inps auspica che i contributi non vengano
percepiti dai lavoratori come tassa (come spesso accade), ma come una forma di
risparmio forzoso.
L’invio in forma
cartacea, come peraltro è da tempo in uso in diversi altri Paesi, si aggiunge
al servizio online che era già stato reso disponibile per tutti i lavoratori
con contribuzione versata al Fondo Pensioni lavoratori Dipendenti, alle
Gestioni Speciali dei Lavoratori Autonomi (Artigiani e Commercianti,
Coltivatori diretti, coloni e mezzadri) e alla Gestione sperata. A partire dal
2016, infine, il servizio messo a disposizione dall'Istituto sarà disponibile
anche per dipendenti pubblici e lavoratori con contribuzione versata agli altri
Fondi e Gestioni amministrate dall'INPS.
Nella busta arancio
sono anche contenute tutte le istruzioni per accedere al servizio on line "La tua pensione": è
necessario autenticarsi all'interno del sito INPS, tramite l'apposito codice
PIN ottenuto a seguito della registrazione. Chi desidera accedere al servizio evidenziato
nella busta arancione, ma non è ancora in possesso del PIN, è bene che avvii al
più presto la procedura di registrazione, la quale non è immediata, perché
richiede di aspettare l'arrivo a casa di una parte del Pin recapitata per
posta.
Insomma, dopo mesi di
annunci, false partenze e battaglie in Parlamento, il Presidente dell’Istituto Nazionale
della Previdenza Sociale Tito Boeri, ha portato a casa la sua battaglia: l’ok
per l’invio della ‘temuta’ busta arancio, contenente, come anticipato
dall’Huffington Post a Dicembre, un fascicolo di quattro pagine che indica a
ciascun lavoratore le informazioni utili per conoscere il suo futuro: dalla
data di pensionamento alla previsione dell’assegno mensile.
Cari amici, a ben
pensare anche in Italia, dove il sistema pensionistico "integrativo" privato (come
avviene in altri Stati a partire dagli USA) non è mai decollato, in quanto
quello pubblico aveva sempre garantito trattamenti previdenziali dignitosi, ogni
lavoratore dovrà farsi il giusto ‘esame di coscienza’, rendersi conto, insomma, che se
vorrà garantirsi un futuro consono al tenore di vita precedente, dovrà trovare le giuste soluzioni individuali aggiuntive. Il tempo delle vacche grasse pare inesorabilmente terminato.
A domani.
Mario
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