Oristano 7 maggio 2022
Cari amici,
Le nostre case sono
spesso piene di mille cose che non usiamo più. Indubbiamente in questo continuare
a conservare ciò che non ci serve, c’è una motivazione fortemente affettiva:
in un oggetto, in una borsa, in un abito, in un vestito o un paio di scarpe, ci
sono i nostri ricordi che non vorremmo dimenticare. Tuttavia, conservi oggi e
conservi domani, ti ritrovi a gestire, in particolare per l’abbigliamento,
tutta una serie di capi che non fanno altro che ingombrare gli armadi,
togliendo spazio al nuovo. Ma c’è un momento in cui è necessario dire basta.
Si, amici, c’è un momento
in cui smettiamo di lottare, e finalmente arriviamo ad eliminare ciò che non
usiamo più. Questo processo è stato definito “Decluttering”, ovvero “eliminazione
di ciò che ingombra”. Significa eliminare dal nostro armadio tutto ciò che
non serve, lasciando solo l’essenziale, in modo da fare spazio ai nuovi
acquisti. In realtà, come hanno accertato i nostri psicologi, è anche una
specie di liberazione interiore, ovvero accantonare il passato per tuffarci in
uno spazio nuovo tutto da scoprire, da vivere. E non è tutto.
Questa cernita di ciò che
non usiamo più ha certamente ancora del buon valore, in quanto magari poco
utilizzato da noi e, pur non essendo nuovo, è ancora in ottimo stato. Questo fa
presupporre che possiamo monetizzare questi capi, mettendoli in vendita
(esistono diversi siti appositi per il commercio di questi oggetti in buone
condizioni, magari ricercati dagli appassionati di moda-vintage). In questo
modo il rinnovo del nostro guardaroba risulterà alquanto facilitato, agevolato
dal guadagno immediato dell’incasso del bene da noi non più utilizzato, che
invece è diventato utili ad altri.
Indubbiamente, fare in
modo serio il Decluttering, presuppone un minimo di organizzazione. Una
volta che abbiamo analizzato e messo da parte tutto ciò che deve rimanere nei
nostri armadi, quello che abbiamo “scartato”, perché non più usato o non più di
nostro gradimento (succede purtroppo che un abito comprato in un momento di
euforia si usi poi solo una volta…), tutto lo scartato va opportunamente
vagliato, mettendo da parte tutto ciò che è in ottime condizioni, seppure
usato; solo questi sono i capi che possono essere facilmente commercializzati.
Quando, invece, il
controllo dello stato del capo ha dato un risultato insufficiente per la
possibile rivendita, va messo da parte per eventuali donazioni. Per esempio,
possiamo donarli direttamente a famiglie che sappiamo in difficoltà (previa
visita di cortesia che accerti la possibile accettazione, in quanto alcuni,
seppure, poco abbienti, per pudore non accettano certe donazioni), oppure alle
parrocchie che poi provvedono alla consegna alle famiglie bisognose.
Ci sono anche particolari
associazioni, che utilizzano per la raccolta dei particolari cassonetti, dove
vengono depositati gli abiti dismessi. Purtroppo, su queste associazioni
circolano voci poco tranquille, in quanto i vestiti raccolti nei cassonetti
vengono visti, selezionati e smistati per essere venduti e solo parte del
ricavato serve per sostenere progetti di solidarietà. Sarebbe opportuno, prima
di utilizzare questo canale, informarsi sulla associazione che gestisce il
servizio. Ci sono anche associazioni che si occupano di animali e che hanno
bisogno di materiale per allestire cucce e ricoveri per cani e gatti. I
maglioni di lana, abiti in pile o velluto possono essere utilissimi. Basta
informarsi da un amico o dal veterinario per scoprire il canile o gattile più
vicino.
Amici, i capi in ottimo
stato che abbiamo messo da parte per una possibile vendita, dopo il controllo
vanno ben fotografati, in modo che le foto mettano in risalto il nostro capo, tale da suscitare interesse in chi lo vorrebbe acquistare. A questo punto è
arrivato il momento di scegliere fra i vari canali di vendita on line. Meglio
utilizzare i canali che vanno per la maggiore, come ad esempio EBAY: è
sicuramente il canale più conosciuto ed è una garanzia per vendere sia nuovo che
usato. Predisposto l’annuncio, non resta che aspettare la vendita e, quando sarà
il momento, preparare il pacco seguendo le istruzioni indicate dalla
piattaforma di vendita. Una volta che si sarà formato nuovo spazio nel nostro
armadio, potremo usare la stessa piattaforma per cercare quello che ci manca e
fare nuovi affari.
Cari amici, il riciclo in
realtà è qualcosa di estremamente utile: evita la distruzione di prodotti
ancora validi, aiuta chi ha difficoltà a comprare il nuovo e certamente salva l’ambiente!
A domani, amici.
Mario
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