giovedì, marzo 02, 2023

L'UNIONE EUROPEA E LA CROCIATA CONTRO CARNI ROSSE E VINO, COMPONENTI DELLA DIETA MEDITERRANEA. IL VINO CONSIDERATO UN PERICOLO, COME LE SIGARETTE.


Oristano 2 marzo 2023

Cari amici,

Oggi voglio parlare con Voi dell'amarezza che sta creando in Italia la lotta contro la dieta mediterranea. L’Unione Europea, nell’intento di salvaguardare la salute, ha disposto di cancellare i fondi per la promozione di prodotti ritenuti “pericolosi”, come carne, salumi e vino, prevedendo addirittura etichette allarmistiche sulle bottiglie e sulle confezioni, come per i pacchetti di sigarette! Insomma, l’UE intenderebbe bandire dalla tavola, in buona misura, i principali componenti della “dieta mediterranea”, fondata proprio su un’alimentazione diversificata, che vede consumare a tavola, tra l’altro, verdura, carne, salumi e il tradizionale bicchiere di vino; una dieta da tutti riconosciuta come eccellente e che ha fatto conquistare all'Europa il primato di longevità.

Amici, L’Unione Europea, come ha denunciato il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini in una lettera inviata al Commissario Europeo per gli affari economici Paolo Gentiloni, riferendosi al nuovo “Piano d’azione per migliorare la salute dei cittadini europei”, iscritto all’ordine del giorno della riunione dei Commissari dell'UE, ha ribadito che questa, con la scusa di tutelare la salute, ha criminalizzato i singoli alimenti, vanificando il valore del corretto consumo di questi, che, invece, attraverso una dieta sana ed equilibrata, salvaguardano la salute del consumatore.

Insomma, come ha rimarcato la Coldiretti, fermo il giusto impegno della Commissione Europea per tutelare la salute dei cittadini, i provvedimenti necessari non possono tradursi in semplicistiche decisioni che rischiano di criminalizzare ingiustamente i singoli prodotti, indipendentemente dalle quantità consumate. L’equilibrio nutrizionale – precisa ancora la Coldiretti – va infatti ricercato in relazione alla quantità dei diversi cibi consumati nella dieta giornaliera, e non certo condannando sic e simpliciter il prodotto in se.

La proposta della Commissione UE vorrebbe addirittura introdurre le “etichette-allarme” sui prodotti ritenuti pericolosi, oltre a proporre l’eliminazione, dai programmi di promozione, dei prodotti agroalimentari, come le carni rosse e quelle trasformate, e le bevande alcoliche, in quanto possibili veicoli di rischio per i tumori. Una scelta semplicistica e penalizzante, che colpisce in particolare i prodotti simbolo del Made in Italy, come il vino, di cui l’Italia è il principale produttore europeo, ma anche le tante altre nostre specificità regionali tradizionali, che hanno bisogno di sostegni per farsi conoscere sul mercato e che rischiano invece di essere condannate all’estinzione.

«Purtroppo in Europa e nel resto del mondo ci sono numerosi nemici della nostra dieta mediterranea», ha commentato Gian Marco Centinaio, Vicepresidente del Senato e promotore del convegno “Bere mediterraneo. Gli effetti della salute di un consumo moderato di vino”, che si è tenuto a Roma e ha visto esperti italiani e internazionali confrontarsi su questo tema. «Fortunatamente la classe politica italiana si è sempre dimostrata compatta nel difendere le nostre eccellenze, i produttori e i consumatori. Sono certo che continuerà a farlo anche di fronte ad attacchi ingiustificati da parte di chiunque», ha detto Centinaio.

Amici, le forti reazioni espresse dai rappresentanti del nostro Paese, almeno un primo effetto lo hanno già avuto: Il vino e la carne rossa, grazie alle forti prese di posizione, non risultano più inclusi nella “black list” dell’Unione Europea dei cibi considerati dannosi per la salute, e non subiranno penalizzazioni nella promozione dello stile di vita europeo descritto nelle bozze di programma per il 2023. «Indubbiamente un importante successo per l’Italia in Europa, a difesa dei propri prodotti e della dieta mediterranea – ha commentato Gian Marco Centinaio (Lega), Vicepresidente del Senato e già Ministro e sottosegretario delle Politiche agricole, alimentari e forestali - sono orgoglioso di aver contribuito al lungo lavoro che ha poi convinto la Commissione UE a escludere carne e vino dagli alimenti dannosi per la salute».

Un indubbio successo quello conseguito, come ha confermato anche il Ministro dell'Agricoltura e sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, che ha così commentato: «È stato fermato il tentativo di escludere dai finanziamenti europei per il 2023 la promozione della carne, dei salumi, del vino e della birra, prodotti sotto attacco per un errato approccio ideologico che discrimina alimenti che fanno parte a pieno titolo della dieta mediterranea».

Cari amici, trovare la quadra, quando si opera in tanti (ogni Paese cerca in ogni modo di difendere il proprio orticello), non è mai stato facile, in particolare nel settore alimentare e della nutrizione. Tuttavia, pugnalare alle spalle la dieta mediterranea, dopo che questa ha chiaramente dimostrato di essere sana e fonte di buona longevità, a me personalmente sembra davvero una pazzia!

A domani.

Mario

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