venerdì, marzo 17, 2023

LA ROCCA DI SEDINI: LA PIU' GRANDE DELLE “DOMUS DE JANAS” DELLA SARDEGNA. ECCO LA CURIOSA STORIA DE “LA ROCCA”, CHE ORA È STATA TRASFORMATA IN MUSEO.


Oristano 17 marzo 2023

Cari amici,

Nel Nord Sardegna, nel territorio dell’Anglona, posto a pochi chilometri da Castelsardo, si trova un piccolo centro abitato: il paese di SEDINI. Ebbene, questo antico borgo custodisce un tesoro inestimabile, che merita di essere visitato, essendo un gioiello antichissimo unico nel suo genere: la Domus de Janas “La Rocca”, la più grande di tutta la Sardegna. Questo straordinario gioiello, che oggi ospita il Museo delle Tradizioni Etnografiche dell’Anglona, è costante meta, ogni anno, di un gran numero di turisti. Ma vediamo di conoscere meglio la storia di questa antichissima costruzione.

Per i lettori che non avessero dimestichezza con “Le Domus de Janas” (lett. “case delle fate”), preciso che esse sono un tipo di sepoltura preistorica e prenuragica, caratterizzata da vani sepolcrali (singoli o multipli) scavati nella roccia; tradizione diffusa un po’ in tutta la Sardegna. Ebbene, anche a Sedini, paese arroccato proprio su un colle sedimentario calcareo, le antiche popolazioni che abitarono quei luoghi realizzarono diverse Domus de Janas. Tra queste ne spicca una in particolare, costruita all’interno di un masso grande quanto un palazzo di tre piani, che l’uomo preistorico scavò (si presume nel periodo neolitico) per essere adibito a sepoltura, sicuramente collettiva, data la dimensione.

Questo grande masso scavato all’interno ancora oggi domina dall’alto l’abitato, che gli rimane disposto attorno come in un anfiteatro naturale. Gli archeologi, considerata la sua grandezza, attribuiscono a questa Domus, denominata “La Rocca”, il primato come grandezza, considerandola la più grande dell’isola, e, per questo motivo, considerata la “cattedrale” delle Domus de Janas della Sardegna. Ovviamente un ambiente così vasto, col passare dei secoli, non poteva certo restare inutilizzato. Pensate che questo originario "regno" dei defunti fu scavato all’interno della grande roccia per un totale di 129 metri quadrati, con ben tre livelli di calpestio! Quindi, come poteva questo spazio restare inutilizzato?

Tante le testimonianze del suo uso successivo, tanto che, nel corso dei secoli, “La Rocca” diventò anche casa d’abitazione, ricavando all'interno anche una cucina-camera da letto con terrazzo esterno! Insomma, questo antico luogo di sepoltura fu variamente ri-utilizzato nei vari periodi storici: per esempio per produrre mattoni, come carcere nel Medioevo, come ricovero per animali, come negozio e come abitazione. Un utilizzo costante, durato praticamente fino ai giorni nostri. Attualmente, come detto prima, la Rocca di Sedini ospita il Museo delle Tradizioni Etnografiche dell’Anglona.

Amici, al visitatore viene un certo stupore una volta entrato all’interno di questa Domus de Janas. Negli ampi spazi c’è un vero e proprio museo, variamente allestito nei diversi ambienti che la compongono! Il Museo delle Tradizioni Etnografiche dell’Anglona permette, infatti, di addentrarsi dentro quella serie di cunicoli scavati in antichità in questo grosso massiccio calcareo, cosa che consente anche di scoprire la vita di un tempo grazie all’arredo di ambienti domestici e alla raccolta di antichi strumenti da lavoro e della vita quotidiana. All’ingresso, il cunicolo sulla sinistra conduce agli ambienti più antichi, grazie ad una piccola scala in legno. Negli ambienti più ampi, al piano terra, sono esposte le essenze arboree, i minerali e i fossili dell’Anglona e dei pannelli sulla storia del territorio e dei suoi monumenti.

Salendo poi al piano superiore si trova la perfetta la ricostruzione della casa tipica anglonese, con mobili e suppellettili originali, con il focolare scavato nella roccia e la zona notte. Colpisce il letto antico in ferro battuto e tutti i diversi oggetti che facevano parte della quotidianità di un tempo, compreso un interessantissimo telaio. All’esterno, invece, colpisce l’imponenza di questo masso roccioso, attorno al quale si possono osservare i ruderi di altre vecchi abitazioni. Dall’alto, poi, si può ammirare la piacevole vallata del Rio Silanis con le sue particolari rocce.

Cari amici, la Sardegna, terra sicuramente fra le più antiche, vanta un’immensità di tesori che anche noi sardi spesso non conosciamo. Ebbene, La Rocca di Sedini è uno di questi tesori che merita ampiamente una visita, essendo, senza ombra di dubbio, un vero gioiello, collocato in un territorio ricco di fascino e oserei dire unico al mondo per la bellezza dei suoi paesaggi, integri e incontaminati, come in buona parte della nostra isola. Pensare, poi, che questi luoghi, in particolare La Rocca, sono stati calpestati dai nostri antenati nuragici millenni prima di noi, crea certamente una grande emozione!

A domani, amici lettori.

Mario

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