lunedì, marzo 06, 2023

USI TROPPO SALE? METTI A RISCHIO ANCHE IL TUO SISTEMA IMMUNITARIO! ECCO I RISULTATI DEI RECENTI STUDI.


Oristano 6 marzo 2023

Cari amici,

Che un eccessivo consumo di sale sia dannoso per la nostra salute, esponendoci a gravi rischi di ipertensione e di malattie cardiovascolari, è un fatto noto da tempo. Ma ora, un recente studio portato avanti da un team congiunto di scienziati del VIB Center for Inflammation Research, della Hasselt University (Belgio), e del Max Delbrück Center (Germania), ha messo in evidenza che il sale può anche compromettere pesantemente la salute del nostro sistema immunitario, influenzando negativamente la capacità dello stesso di combattere gli agenti patogeni. Questo interessante studio è stato pubblicato sia sulle pagine della rivista Cell Metabolism che sul Journal of Clinical Investigation.

L’allarme lanciato da questi ricercatori è arrivato a seguito della scoperta che il sale usato in eccesso può alterare il funzionamento delle “Cellule T”, un tipo di linfociti responsabili dell'attivazione e della coordinazione delle reazioni immunitarie; le cellule T sono quelle che aiutano a riconoscere, attaccare e distruggere le cellule estranee che attaccano il nostro corpo, come virus e batteri. Un eccesso di sale nell’alimentazione, dunque, non risulta dannoso soltanto per l’aumento della pressione sanguigna, ma è anche capace di “mandare in confusione” il sistema immunitario, creando il terreno favorevole perché si sviluppino problemi autoimmuni e vengano attaccati, per errore, i tessuti sani dell’organismo stesso.

Diversi studi precedenti avevano già sottolineato il ruolo negativo svolto dall’eccessivo consumo di sale a tavola, ma la recente ricerca, eseguita in particolare in Germania dal Max-Delbrück-Center (MDC) di Berlino, ha permesso di capire nei dettagli come il sale può mandare in scompiglio, a volte, il nostro sistema immunitario difensivo. In realtà, amici, il sodio contenuto nel sale, se usato nelle dosi giuste, risulta essenziale per la nostra vita, perché interviene, insieme al potassio, nei delicati meccanismi della cosiddetta pompa sodio-potassio: un complesso sistema, che è fondamentale per il funzionamento (l’eccitabilità) delle cellule nervose e muscolari, ma anche per regolare il passaggio delle molecole d’acqua e di altre sostanze attraverso la parete di tutte le cellule dell’organismo.

Questa serie di equilibri resta virtuosa fino a quando la quantità di sale introdotto con la dieta è corretta (l’eventuale, modesta quantità in eccesso viene eliminata, di norma, attraverso i reni e l’urina). Se, però, mangiamo dosi eccessive di sale per troppo tempo, una piccola parte di questa sostanza resta “immagazzinata” nella pelle. In particolare, viene allocata negli interstizi (i piccolissimi spazi) fra una cellula e l’altra della pelle, e può influenzare il funzionamento dei "soldati" del sistema immunitario (linfociti e macrofagi), che accorrono numerosissimi in caso di infezioni.

Il prof. Dominik Müller, operativo presso l’MDC di Berlino, coordinatore anche dell’ultimo lavoro pubblicato dal Journal of Clinical Investigation), ha dichiarato che alti livelli di sale negli interstizi cellulari possono incrementare il numero di linfociti T-Helper 17, un sottogruppo dei linfociti chiamati T-Helper (essenziali per l’attivazione dell’offensiva contro i batteri). Alti livelli di sale potenziano anche l’attività dei macrofagi M1, altre cellule di difesa molto attive nella risposta infiammatoria. Queste alterazioni, dicono i ricercatori, arrivano a giocare un ruolo importante nelle malattie autoimmuni, creando un ambiente favorevole all’attacco, “per errore”, dei tessuti sani da parte delle cellule del sistema immunitario.

Amici, gli studi più recenti non fanno altro che dimostrare la pericolosità dell’uso del sale in eccesso. Anche uno studio americano, guidato dal professor David Hafler della Yale University di New Haven (Stati Uniti), più o meno dello stesso periodo dello studio del dottor Müller, ha dimostrato che l’eccesso di sale interferisce non solo con i macrofagi M1 e M2, ma anche con le funzioni delle cellule T-antinfiammatorie chiamate anche Tregs, che sono spesso sono coinvolte in disturbi autoimmuni.

Cari amici, gli studi prima richiamati dimostrano, fuori da ogni dubbio, che consumare troppo sale, oltre ad esporci a gravi rischi di ipertensione e di malattie cardiovascolari, altera pericolosamente anche l’equilibrio del sistema immunitario. E questo rinforza il sospetto che questo pericoloso "potere" del sale (ad alte dosi), in combinazione con una predisposizione genetica, risulta anche responsabile, almeno in parte, dell’incremento di alcuni tipi di malattie autoimmuni.

Grazie, amici, della Vostra sempre gradita attenzione. A domani.

Mario

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