sabato, marzo 18, 2023

I MITI DA SFATARE SUL “MEDIOEVO”, CONSIDERATO SOLO UN PERIODO BUIO, CARICO DI SUPERSTIZIONI E DI CACCIA ALLE STREGHE. FU, INVECE, MOLTO ALTRO.


Oristano 18 marzo 2023

Cari amici,

Quando si parla di Medioevo un po’ tutti noi pensiamo ad un’epoca di grande negatività, un’epoca buia, zeppa di superstizione e di ignoranza, segnata da torture e sporcizia, che venne, poi, cancellata dall’arrivo dello splendore del Rinascimento. Indubbiamente un grande errore, quello che crediamo, perché non è assolutamente vero che l’uomo medievale aveva una visione triste e cupa della vita. I mali certamente c’erano, ma gli illuminati non mancavano, se pensiamo che basterebbe visitare, per esempio, una cattedrale gotica con la sua bellezza che esalta la luce, per sfatare il concetto negativo che abbiamo su questo periodo storico ritenuto “buio” e soltanto negativo.

Amici, anche nel Medioevo erano presenti eccellenti intellettuali, che certamente non ignoravano le opere e le conquiste scientifiche dell’Antichità, e non pensavano di certo che la Terra fosse piatta! Non corrisponde al vero nemmeno che nel Medioevo non si viaggiasse, anzi tutto il contrario,  perché è stata un’epoca di grandi viaggi: si pensi alle esplorazioni dei Vichinghi, alle vie dei pellegrini per Gerusalemme o Santiago de Compostela, ai viaggi di Marco Polo oppure alla fioritura dei commerci delle Repubblica Marinare.

Il Medioevo, dunque, fu un’epoca complessa e ricca di sfaccettature, di buono e di cattivo. I volumi di Historia, dedicati al Medioevo e curati da Umberto Eco per Federico Motta Editore, costituiscono una grande opera imprescindibile per scoprire quanto dobbiamo a questi secoli cosiddetti “bui”, che precedettero l’arrivo del Rinascimento. Amici, non dimentichiamo che il Medioevo fu un’epoca abbastanza lunga, durata più di un millennio (per l’esattezza 1016 anni). È impensabile che in un periodo così lungo si sia rimasti “inerti”, senza coltivare la cultura, fare passi avanti nelle scienze e nelle relazioni sociali.

Nell’Alto Medioevo, per esempio, nei secoli in cui si afferma la civiltà romano-barbarica, sono sorte le lingue che parliamo ancora oggi. Le città più importanti d’Europa, inoltre, facevano a gara per realizzare cattedrali straordinariamente belle: il risultato sono i capolavori dell’arte e dell’architettura che possiamo osservare ancora oggi. Prima dell’anno Mille la vita era segnata dall’insicurezza, poi le cose iniziarono a cambiare a partire dal X secolo, quando le innovazioni nell’agricoltura favorirono una nuova crescita demografica. Nel Basso Medioevo viene perfezionato l’aratro e fanno la loro comparsa i ferri per i cavalli, importati intorno al 900 dall’Asia.

Che dire, poi, della vera, grande rivoluzione che investì la navigazione? Strumenti antichi come l’astrolabio vennero migliorati, mentre venne introdotto sulle navi il timone cernierato posteriore, che permise di orientare la nave senza subire gli effetti delle onde. Sempre a questi secoli, "non proprio bui", dobbiamo un’invenzione ancora oggi utilissima e diffusissima: gli occhiali.  Si, amici, nell’arco di circa 1.000 anni le evoluzioni sociali, culturali e scientifiche non furono poche, e nemmeno trascurabili, seppure sminuite da credenze, miti e leggende, che fecero considerare il Medioevo, come l’“età di mezzo”, infarcita da tutta una serie di negatività, alcune delle quali ampiamente “gonfiate” nei secoli successivi. Ecco una serie di queste negatività che connotarono questo periodo.

Nel Medioevo l’idea che la Terra fosse piatta era alquanto diffusa, nonostante il concetto che il nostro pianeta fosse sferico era già noto da secoli e comunemente accettato dai dotti dell’epoca. Anche il così detto “Ius primae noctis”, tanto propagandato nei periodi successivi, era più che altro una bufala. Verso il XVI secolo iniziò a circolare l’idea che i nobili europei medievali avessero diritto a trascorrere la prima notte di nozze dei loro sudditi in compagnia delle spose. Ciò, definito come ius primae noctis, o droit du seigneur in francese, in realtà è un mito: non esiste alcuna documentazione storica che attesti l’esistenza di questa usanza.

Che la caccia alle streghe fosse una realtà, e che per far confessare i presunti colpevoli venissero usati “Strumenti di tortura” è sicuramente avvenuto. I torturatori medievali disponevano certamente di strumenti adatti ad esprimere tutto il loro sadismo, ma molti oggetti che vennero attribuiti a quel periodo di fatto non esistevano, in quanto inventati nei secoli successivi. La maggior parte dei mitici strumenti dichiarati usati nelle torture medievali sono stati inventati tra il 1700 e il 1800, quindi millantati solo per rappresentare il Medioevo come un’epoca buia e violenta, rispetto all’età moderna. La stessa cosa per le famose “Cinture di castità”, che non esistevano nel Medioevo. Le ricerche sull’origine delle cinture di castità escludono l’esistenza di questo strumento prima del XVI secolo, periodo dopo il quale furono usate molto raramente fino al XIX secolo.

Anche la diceria comune che nel Medioevo la vita era breve (che si moriva intorno ai 30 anni) è falsa. C’è differenza tra aspettativa di vita e longevità: era difficile raggiungere l’età adulta a causa di malattie, guerre e alimentazione, ma una volta raggiunta si poteva sopravvivere fino a 60-70 anni senza troppe difficoltà. La mortalità infantile era elevata rispetto agli standard moderni, ma una volta superati gli anni più duri dell’infanzia non era affatto raro raggiungere e superare i 50 anni.

Una bufala anche l’affermazione che nel Medioevo si viaggiasse poco e niente. I nostri antenati medievali avevano a disposizione meno mezzi di trasporto rispetto a noi, ma c’è molta documentazione storica che parla di viaggi commerciali o di piacere, anche su distanze medio-lunghe. Ci si recava in pellegrinaggio, si visitavano chiese e monasteri, anche oltremare; si visitavano mercati e fiere anche lontane, superando anche i 30 e più chilometri.  L’inglese William Wey, uno dei primi membri dell’Eton College, scrisse diversi resoconti dei suoi viaggi, compresi due pellegrinaggi in Terra Santa, fornendo preziosi consigli di viaggio.

Cari amici, la realtà è che il Medioevo non fu solo un “periodo buio”, ma un lungo periodo di transizione, tra positività e negatività, che portò poi alla luminosità del Rinascimento.

A domani, amici lettori.

Mario

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