mercoledì, aprile 15, 2020

“IO STO A CASA”. I RISCHI (ED I CONSIGLI) PER UNA GIUSTA ALIMENTAZIONE (EVITANDO DI ANDARE SOVRAPESO) E PER MANTENERSI IN BUONA FORMA FISICA.


Oristano 15 aprile 2020

Cari amici,

Quando ci hanno imposto di stare obbligatoriamente a casa, ci siamo sentiti privati di un bene tanto prezioso: la libertà! Eppure la motivazione era più che giusta e, volenti o nolenti abbiamo accettato, quasi ci avessero condannato alla pena degli arresti domiciliari. Ma, a parte il risvolto psicologico della privazione della libertà, questa forzata “chiusura in casa” ci ha esposto a tutta una serie di conseguenze negative che fatichiamo ad assorbire, tra cui, fra le più importanti, l'impossibilità di fare moto, ovvero la sedentarietà, seppure forzata.
Sedentarietà che, come ben sappiamo, ha due conseguenze poco gradevoli: l’aumento del peso corporeo e i rischi che la mancanza di movimento crea per la nostra salute. Già lo stress della convivenza forzata, spesso in spazi piuttosto ristretti, crea conflittualità di non poco conto, se poi ci aggiungiamo che la noia ci costringe ad aprire il frigorifero, cercandovi sollievo alle nostre pene, fa il resto. Per salvarsi, oltre a convincersi che il provvedimento ha una ragione logica indiscutibile, è necessario reimpostare la nostra giornata, partendo proprio dal cambio di composizione della dieta alimentare, rapportandola al nostro nuovo status di “reclusi”, per non subirne ulteriori conseguenze.
Nei momenti di depressione, lo sappiamo, per colmare il nostro bisogno di affetto è il cibo che riesce a darci una mano consolandoci, riempiendo la pancia in sostituzione del nostro “vuoto psicologico” interiore. Ed è questo il primo grave errore. Non è riempiendo la pancia che ci facciamo del bene, ma riempiendo il tempo trascorso in casa occupandoci delle molte cose che prima, a causa degli impegni di lavoro, ci erano proibite o per mancanza di tempo o per troppa stanchezza. Insomma, è necessario costruirci una nuova routine di vita, organizzandoci una giornata valida sia dal punto di vista fisico che psicologico. 
Amici, l’impossibilità di uscire, di fare la solita passeggiata o gli esercizi in palestra, provoca oltre ad un mancato consumo energetico il rallentamento del nostro metabolismo e anche una perdita di massa muscolare. Tutto questo ci deve costringere ad usare un comportamento equilibrato e sano, a partire dall’alimentazione. Per questo è saggio fare una buona colazione al mattino, a cui far seguire un pranzo nutriente ma non abbondante ed equilibrato, chiudendo poi la sera con un pasto leggero, facilmente digeribile e distanziato dall’ora del riposo. 
Da tener presente che sono da privilegiare i cibi freschi, possibilmente prodotti localmente, dando la precedenza al consumo di prodotti vegetali, come frutta e verdura. Verdure a foglia verde come le bietole, che contengono un adeguato apporto di sodio, potassio, magnesio oltre che vitamina A e β e α-carotene, luteina (zeaxantina) e C e vitamina K, poi carciofi, carote, cavolfiore, fiori di zucca, indivia, scarola, lattuga, radicchio, zucca e zucchine, sedano, agretti o barba di frate. Quanto alla frutta fresca, suggerisce l'esperto, va scelta quella del periodo: ora fragole, kiwi, pomelo e arance, mele, pere. Tutti frutti utilissimi per il contenuto in vitamine A, C e micronutrienti come zinco, selenio, rame e ferro. 
Certo, non devono mancare la pasta il pane e il riso, il latte i formaggi (da consumare con attenzione e senza esagerare) e ovviamente la carne (possibilmente magra), limitando il consumo in eccesso, meglio integrandolo con un adeguato consumo di pesce, per controbilanciare il minor apporto calorico (circa il 20 per cento di lipidi inferiore alla carne). E, ovviamente privilegiando i condimenti poco grassi (consigliato l’olio extra vergine di oliva), limitando i fritti e l’uso di alcolici ed evitando i super alcoolici. 
Ma anche un’alimentazione regolare non basta per tenere il fisico in ordine e in forma. Il nostro corpo ha bisogno di fare quotidianamente una certa quantità di movimento fisico (che si può fare anche stando in casa), seppure non siamo all’aperto, al sole e all’aria. Fare del movimento in casa, anche se non siamo abituati, è sempre possibile: se abbiamo una cyclette, oppure un tapis roulant possiamo utilizzarli traendone sicuro beneficio; ma anche senza attrezzi possiamo fare molti esercizi. 
Dal sollevare le gambe quando siamo seduti sul divano, oppure fare esercizi di sollevamento del corpo stando sdraiati sul tappeto, flessioni e rotazioni del corpo. Se poi la nostra casa ha delle scale possiamo salire e scendere diverse volte ed a diverse velocità, così come possiamo marciare stando fermi per molti minuti, oppure simulando una corsetta intorno al tavolo di cucina o del salotto, ottenendo praticamente lo stesso effetto che farlo fuori di casa. 
Cari amici, un vecchio e saggio detto ci suggerisce che “le difficoltà aguzzano l’ingegno”, per cui non è proprio vero che, stando a casa, siamo “costretti all’inattività”! Sta a noi trasformare quel tempo libero, in tempo ben impiegato, ne trarremo sicuro beneficio: per il nostro corpo e per la nostra mente!
Io sto a casa, e anche Voi “STATE A CASA”, utilizzando il tempo al meglio!
A domani.
Mario



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