Oristano 15 aprile 2020
Cari amici,
Quando ci hanno imposto
di stare obbligatoriamente a casa, ci siamo sentiti privati di un bene tanto
prezioso: la libertà! Eppure la motivazione era più che giusta e, volenti o
nolenti abbiamo accettato, quasi ci avessero condannato alla pena degli arresti
domiciliari. Ma, a parte il risvolto psicologico della privazione della libertà,
questa forzata “chiusura in casa” ci ha esposto a tutta una serie di conseguenze
negative che fatichiamo ad assorbire, tra cui, fra le più importanti, l'impossibilità
di fare moto, ovvero la sedentarietà, seppure forzata.
Sedentarietà che, come
ben sappiamo, ha due conseguenze poco gradevoli: l’aumento del peso corporeo e
i rischi che la mancanza di movimento crea per la nostra salute. Già lo stress
della convivenza forzata, spesso in spazi piuttosto ristretti, crea
conflittualità di non poco conto, se poi ci aggiungiamo che la noia ci
costringe ad aprire il frigorifero, cercandovi sollievo alle nostre pene, fa il
resto. Per salvarsi, oltre a convincersi che il provvedimento ha una ragione
logica indiscutibile, è necessario reimpostare la nostra giornata, partendo
proprio dal cambio di composizione della dieta alimentare, rapportandola al
nostro nuovo status di “reclusi”, per non subirne ulteriori conseguenze.
Nei momenti di
depressione, lo sappiamo, per colmare il nostro bisogno di affetto è il cibo che
riesce a darci una mano consolandoci, riempiendo la pancia in sostituzione del nostro
“vuoto psicologico” interiore. Ed è questo il primo grave errore. Non è
riempiendo la pancia che ci facciamo del bene, ma riempiendo il tempo trascorso
in casa occupandoci delle molte cose che prima, a causa degli impegni di lavoro,
ci erano proibite o per mancanza di tempo o per troppa stanchezza. Insomma, è
necessario costruirci una nuova routine di vita, organizzandoci una giornata
valida sia dal punto di vista fisico che psicologico.
Amici, l’impossibilità di
uscire, di fare la solita passeggiata o gli esercizi in palestra, provoca oltre
ad un mancato consumo energetico il rallentamento del nostro metabolismo e anche
una perdita di massa muscolare. Tutto questo ci deve costringere ad usare un
comportamento equilibrato e sano, a partire dall’alimentazione. Per questo è
saggio fare una buona colazione al mattino, a cui far seguire un pranzo nutriente
ma non abbondante ed equilibrato, chiudendo poi la sera con un pasto leggero,
facilmente digeribile e distanziato dall’ora del riposo.
Da tener presente che
sono da privilegiare i cibi freschi, possibilmente prodotti localmente, dando
la precedenza al consumo di prodotti vegetali, come frutta e verdura. Verdure a
foglia verde come le bietole, che contengono un adeguato apporto di sodio,
potassio, magnesio oltre che vitamina A e β e α-carotene, luteina (zeaxantina) e
C e vitamina K, poi carciofi, carote, cavolfiore, fiori di zucca, indivia,
scarola, lattuga, radicchio, zucca e zucchine, sedano, agretti o barba di
frate. Quanto alla frutta fresca, suggerisce l'esperto, va scelta quella del
periodo: ora fragole, kiwi, pomelo e arance, mele, pere. Tutti frutti utilissimi per
il contenuto in vitamine A, C e micronutrienti come zinco, selenio, rame e
ferro.
Certo, non devono mancare
la pasta il pane e il riso, il latte i formaggi (da consumare con attenzione e
senza esagerare) e ovviamente la carne (possibilmente magra), limitando il
consumo in eccesso, meglio integrandolo con un adeguato consumo di pesce, per
controbilanciare il minor apporto calorico (circa il 20 per cento di lipidi
inferiore alla carne). E, ovviamente privilegiando i condimenti poco grassi
(consigliato l’olio extra vergine di oliva), limitando i fritti e l’uso di
alcolici ed evitando i super alcoolici.
Ma anche un’alimentazione
regolare non basta per tenere il fisico in ordine e in forma. Il nostro corpo
ha bisogno di fare quotidianamente una certa quantità di movimento fisico (che si può fare anche stando in casa), seppure non siamo all’aperto, al sole e all’aria. Fare
del movimento in casa, anche se non siamo abituati, è sempre possibile: se
abbiamo una cyclette, oppure un tapis roulant possiamo utilizzarli traendone
sicuro beneficio; ma anche senza attrezzi possiamo fare molti esercizi.
Dal
sollevare le gambe quando siamo seduti sul divano, oppure fare esercizi di
sollevamento del corpo stando sdraiati sul tappeto, flessioni e rotazioni del
corpo. Se poi la nostra casa ha delle scale possiamo salire e scendere diverse volte ed a diverse velocità, così come possiamo marciare stando fermi per molti minuti,
oppure simulando una corsetta intorno al tavolo di cucina o del salotto, ottenendo praticamente lo stesso effetto che farlo fuori di casa.
Cari amici, un vecchio e
saggio detto ci suggerisce che “le difficoltà aguzzano l’ingegno”, per cui
non è proprio vero che, stando a casa, siamo “costretti all’inattività”! Sta a
noi trasformare quel tempo libero, in tempo ben impiegato, ne trarremo sicuro beneficio: per il nostro corpo e per la nostra mente!
Io sto a casa, e anche Voi “STATE A CASA”, utilizzando
il tempo al meglio!
A domani.
Mario
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