Oristano 29 agosto 2019
Cari amici,
Che la telefonia mobile
stia continuando a fare passi da gigante non vi è ombra di dubbio, considerato anche il crescente interesse che essa riveste in
tutti gli strati della popolazione, dalla più alta alla più bassa; il cellulare
è diventato ormai un oggetto ritenuto assolutamente indispensabile di cui proprio non si può fare a meno.
L’innovazione tecnologica però, come ben sappiamo, non porta solo vantaggi ma anche problematiche, in quanto ogni mezzo a
tecnologia avanzata utilizza materiali e strumenti di moderna concezione, capaci di anche di ricadute preoccupanti. Dico questo riferendomi in particolare ai cellulari di nuova
generazione, gli smartphone, che per il funzionamento si avvalgono di
collegamenti che utilizzano per la trasmissione/ricezione campi magnetici di grande pericolosità.
La verità è che le “radiazioni”
emesse da queste apparecchiature, hanno creato e continuano a creare grande
preoccupazione, stando ai molteplici studi condotti nel mondo, la cui
risultante è alquanto controversa, anche se ufficialmente si continua a
sostenere che non rappresenterebbero pericolo alcuno per la salute umana.
Cellulari, smartphone e
tablet, insomma, inutile negarlo, sono fonte di rischio e pericolo, per i campi
elettromagnetici a bassa frequenza che essi creano; chiunque usi questi marchingegni dovrebbe essere perfettamente conscio del rischio che corre, e non limitarsi a nascondere la testa
sotto la sabbia! Allora, come è sempre avvenuto per gli strumenti pericolosi, è
necessario utilizzarli con saggezza ed intelligenza, imparando ad astenersi da
quegli usi che, seppure pratici e confortevoli, che ci fanno correre i rischi
maggiori. Il consiglio è quello di utilizzare delle precauzioni, mettendo in atto di regole che, quelli più esperti di
noi, consigliano di adottare.
La prima regola da
rispettare è certamente quella della distanza di sicurezza. Lo smartphone
acceso, per quanto non in collegamento con altro utente e quindi in
trasmissione, emette comunque le sue belle radiazioni. Allora, tenere il
proprio cellulare in tasca o comunque a contatto con il corpo è un
comportamento, se possibile, da evitare. La stessa cosa andrebbe fatta la
notte: lo smartphone andrebbe spento, o messo in modalità aerea, e messo a
debita distanza dal corpo (almeno 1 metro).
Altra cosa importante di
cui è necessario prendere atto (contrariamente a quanto viene con faciloneria
sostenuto) è il fatto che i campi magnetici generati dall’antenna diventano più
intensi alla diminuzione del segnale: quando c'è poco campo, infatti, le “radiazioni” aumentano,
perché il cellulare deve aumentare la sua potenza per garantire ugualmente il servizio.
Gli smartphone, inoltre, emettono un forte campo magnetico durante il tentativo
di connessione: meglio pertanto tenerlo lontano dalla testa fino alla risposta.
Sulle radiazioni emesse
dal cellulare che molti di noi portano per lungo tempo all’orecchio, c’è da
sapere che, seppure ufficialmente non sia stato dimostrato, pare esista un
nesso causale tra insorgenza di tumori e uso intenso degli smartphone; un
effetto ben conosciuto è il riscaldamento dei tessuti a contatto o nelle
immediate vicinanze del cellulare. Anche l'uso delle cuffie può essere d'aiuto.
La Dottoressa Emma
Bagnato, medico del lavoro e medico autorizzato Gruppo Asa, che ha collaborato con il gruppo Arpa del Friuli Venezia Giulia, ha avuto modo di dichiarare, relativamente
al frequente contatto tra cellulare e tessuti del nostro corpo: "Cosa
significa? Nulla se il tessuto vicino è un osso, molto se il tessuto è posto in
zone dove sono presenti ghiandole molto superficiali come gonadi maschili e
tiroide, quindi molto esposte eventualmente a un campo elettromagnetico
generato da un cellulare".
Cari amici, seppure tutte
le apparecchiature circolanti rispettano la normativa europea (nessuno
smartphone immesso sul mercato europeo deve superare il valore soglia di 2 W/kg),
è senz’altro necessario usare la massima cautela nel loro uso, in particolare
se si protrae per molte ore al giorno. Ora, poi, con l’arrivo della tecnologia
5G il pericolo non può che aumentare, nonostante la Federal Communications
Commission (FCC), l’agenzia governativa statunitense che si occupa di
telecomunicazioni abbia affermato che non esiste pericolo.
Sulla presunta
pericolosità del 5G si dibatte da tempo, da quando i principali operatori
telefonici del mondo hanno cominciato a installare le nuove reti che consentono
di scambiare dati con maggiore velocità e minore latenza di quanto sia possibile
ora; sono sempre più numerosi i gruppi e le associazioni che ne sostengono la
pericolosità, seppure contestino su basi non dimostrate scientificamente. I Governi di
Belgio, Paesi Bassi e Svizzera, intanto, stanno indagando su questi timori, e vi
sono state proteste contro il dispiegamento del 5G in varie parti del mondo,
tanto che anche alcune autorità municipali negli Stati Uniti hanno bloccato le
celle radio 5G.
Credo, amici, che il problema
sia serio e che ogni possibile cautela messa in atto nell'uso di questi nuovi strumenti porterà sicuramente maggiore sicurezza!
A domani.
Mario
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