venerdì, agosto 09, 2019

ISTITUITO IN ITALIA IL FONDO PER AGEVOLARE LA NASCITA E L’AVVIO DELLE STAR UP.


Oristano 9 agosto 2019

Cari amici,

Chissà se il fondo, recentemente istituito per agevolare le nuove, piccole imprese giovani (Start Up), potrà davvero diventare realtà! Chissà se dopo i fatti di ieri, che indicano senza ombra di dubbio la volontà di “mandare a casa” la compagine attuale al governo, i bravi e seri giovani che stanno continuando ad avviare nuove realtà produttive,  con grande coraggio e sotto la spinta e la voglia di fare supportati dalla loro preparazione, potranno davvero avere il concreto aiuto dello Stato per far nascere nuove “Start Up”. 
Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’atto Ministeriale emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico, in loro favore è stato ufficialmente creato un Fondo di Investimento Pubblico (gestito dalla Cassa Depositi e Prestiti), uno strumento che dovrebbe operare (tranne per qualche eccezione) seguendo le regole del mercato.
Ebbene, il MISE, come riportato nel suo sito (con un pdf e un video) ha spiegato come intende far funzionare il Fondo Nazionale Innovazione (FNI). Questo fondo, che parte con una dotazione finanziaria iniziale di circa 1 Miliardo di euro (importo che potrebbe essere rifinanziato), a valere sulla Legge di Bilancio 2019, verrà gestito dalla Cassa Depositi e Prestiti attraverso una cabina di regia che ha l’obiettivo di riunire e moltiplicare risorse pubbliche e private dedicate al tema strategico dell’innovazione. 
Lo strumento operativo di intervento che verrà portato avanti dal FNI è il Venture Capital. Obiettivo principe sarà quello di difendere l’interesse nazionale, contrastare la cessione e la dispersione di talenti tutelando la proprietà intellettuale e altri asset strategici che, nella migliore delle ipotesi, vengono “svendute” all’estero con una perdita secca per il nostro Sistema Paese.
Il Fondo Nazionale Innovazione è strutturato come Soggetto multifondo, e opererà (...se riuscirà ad operare), come detto, solo attraverso metodologie di Venture Capital (una forma d’investimento ad alto rischio, ma che può anche dare ritorni economici eccezionali). “Si tratta dello strumento finanziario elettivo per investimenti diretti o indiretti allo scopo di acquisire minoranze qualificate del capitale di startup, scaleup e PMI innovative, che hanno già sviluppato il loro prodotto o servizio”, hanno spiegato al Ministero dello sviluppo economico. 
“Gli investimenti sono effettuati dai singoli Fondi del FNI in modo selettivo, in conformità con le migliori pratiche del settore, in funzione della capacità di generare impatto e valore sia per l’investimento sia per l’economia nazionale. La selettività, flessibilità e rapidità degli investimenti sono gli elementi che consentono al Venture Capital (VC) la natura di strumento chiave di mercato per lo sviluppo dell’innovazione. Oltre che il modo migliore per allineare gli interessi di investitori e imprenditori verso il comune obiettivo della crescita economica”, affermano al Ministero.
Si, amici, un fondo da un Miliardo di euro che potrebbe dare una vera chance alle Start Up e alle piccole e medie imprese (PMI). Il nostro Paese ha bisogno anche del loro contributo per uscire dalla stagnazione economica che lo rende debole nel mercato. È questa una cifra importante, a disposizione di chi desidera realizzare concreti e seri progetti di sperimentazione, di ricerca applicata, di trasferimento tecnologico, basati sull’utilizzo di tecnologie Blockchain, Intelligenza Artificiale, Internet delle cose, collegate allo sviluppo delle reti di nuova generazione realizzati da Enti pubblici, Agenzie, Enti di ricerca, e Università. 
Finanziamento che, utilizzato nel modo giusto, sarà capace di aiutare le giovani aziende a fare impresa, creare posti di lavoro, e far partire nuovamente quella ripresa da tempo ferma, e tutto questo potrà ridare all’Italia il ruolo di leadership che gli compete in Europa. L’impatto economico che questo ‘tesoretto’ potrà creare, darà nuovo impulso al made in Italy, rimarcando che, nonostante tutto, l'Italia è ancora la seconda potenza manifatturiera d’Europa. 
La costituzione di questo fondo, amici, è certamente un’opportunità in più, un’interfaccia privilegiata verso gli investitori istituzionali EU, come la Banca europea per gli investimenti (BEI) e il Fondo europeo per gli investimenti (FEI), che concede prestiti alle PMI attraverso capitale di rischio e strumenti per la condivisione dei rischi.  Al contempo, FNI vuole provare a attrarre in Italia grandi e qualificati operatori ed investitori VC europei e internazionali, inclusi Fondi Sovrani, e grandi aziende internazionali, agendo in questo modo da catalizzatore e favorendo l’innovazione nazionale verso una scala globale.
Chissà se l’Italia, uscendo dai mille lacci a lacciuoli che la avviluppano, non riuscirà finalmente a riprendere con decisione la via giusta per uscire dal guado in cui si trova…
A domani.
Mario





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