Oristano 2 agosto 2019
Cari amici,
Il 27 luglio si è aperta ufficialmente
a Mogoro la 58ª edizione della Fiera dell’Artigianato Artistico della Sardegna.
È stata inaugurata la sera prima, con un “taglio del nastro” davvero inusuale
per una manifestazione di così grande successo: non con il classico paio di
forbici in mano al rappresentante istituzionale più importante, ma con tante forbici affidate a oltre 20 artigiani, in
rappresentanza dei 96 espositori presenti quest’anno alla 58ª edizione della
rinomata fiera, considerata il più antico e noto appuntamento di settore di
tutta la nostra Regione. Venti mani unite da un particolare “Fil Rouge”, per
inaugurare a Mogoro la Fiera dell’artigianato della Sardegna!
A portare i saluti
ufficiali dell’Amministrazione comunale ai numerosi partecipanti, assiepati
nella piazza antistante i locali espositivi (la manifestazione era ospitata nei
2.500 mq. del Centro Fiera del Tappeto), il Sindaco Sandro Broccia, che ha voluto
ringraziare in primis i numerosi artisti selezionati per partecipare
all’edizione 2019; ha poi ringraziato la Regione Sarda, l’Unione dei Comuni del Parte Montis,
e Luisa Broccia, assessore alla cultura e all’Artigianato del Comune di Mogoro.
"Quest'anno -
ha
detto il Sindaco - la Fiera non ha voluto, come in precedenza, avere un
tema specifico. Si è voluto, invece, mettere l'accento sullo slogan che
accompagna questo evento ormai da un decennio, ossia Il ‘Filo della tradizione’.
È questo un filo che richiama idealmente l'abile tessitura dei nostri artigiani
e il raccordo tra le diverse realtà produttive dell'Isola".
A illustrare il percorso
espositivo dell’esposizione fieristica, invece, è stato il direttore artistico
della Fiera, Marcello Murru, che, illustrando in modo emozionale i temi della
mostra ideati per il 58° appuntamento, ha evidenziato la volontà di un “ritorno
alla tradizione”, alle esperienze del passato fatte dalle nostre Comunità; un
forte collegamento al passato, dunque, evidenziato anche nel titolo dato
all’edizione 2019: “Il filo della tradizione”, rappresentato con
l’immagine di tante mani che svolgono e avvolgono un filo rosso, capace di legare
passato e presente.
Un Fil Rouge importante,
che lega l’ieri all’oggi, dando ai protagonisti della Sardegna la giusta
continuità storica, nel solco della tradizione. In quest’ottica i visitatori
hanno potuto ritrovare il grande valore della nostra Isola in tanti manufatti
artigianali: nei colori sgargianti delle opere in Ceramica, nelle preziose Tessiture,
nei Tessuti, nell’Oreficeria, nella Coltelleria, nelle lavorazioni del Legno e
dei Metalli, nella Pelletteria, Cestineria, Vetro, Ricamo e perfino nei profumi
e nei prodotti Agroalimentari.
Dopo la serata di
inaugurazione, nella mattina del 27 luglio gli spazi fieristici si sono aperti al
grande pubblico, proveniente non solo dalla Sardegna ma dal Continente e anche
dall’estero. La Fiera quest’anno resterà aperta fino al 1° di Settembre, e si
potrà visitare tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 21.00.
Significativo il
gradimento immediatamente manifestato dal pubblico per l’edizione 2019; nel
solo primo fine settimana (27 e 28 luglio) appena trascorso, i visitatori sono
stati oltre mille. Nella sola prima giornata, sono stati staccati oltre 700
tagliandi (il biglietto costava 3 euro); aggiungendo le circa 500 persone
dell’anteprima inaugurativa, si arriva ad una soglia vicina alle 1.500 persone,
con un fatturato iniziale superiore ai 15 mila euro, relativo ai manufatti
artistici presenti e acquistati.
Grande la soddisfazione
manifestata dal Sindaco di Mogoro Sandro Broccia, per il successo immediato che
la Fiera ha evidenziato, facendo ben sperare. Due giornate davvero da record,
che hanno confermato il crescente gradimento per la ricca esposizione, a cui hanno dato vita i 96 artigiani presenti, tutti nominativi di prim'ordine, abilmente scelti dagli organizzatori. Tra loro, 29 ceramisti,
14 orafi, 13 artigiani del settore legno, 10 della moda e sartoria, 9
tessitori, 5 artigiani che lavorano i metalli, 4 rappresentanti del settore
coltelleria, 3 della lavorazione vetro, 2 della cestineria, 2 del ricamo, 3
della lavorazione pellami e 2 dell’agroalimentare.
Cari amici,
manifestazioni di questo tipo, reclamizzanti le eccellenti varietà e abilità presenti nell'Isola, dovrebbero essere portate avanti anche in diverse
altre parti della Sardegna, perché è solo mettendo in evidenza le nostre
qualità, il nostro sapere, la nostra abilità artigianale che affonda le sue
radici nel tempo, che possiamo competere ad armi pari con altre Regioni e
Nazioni. Restare nell’ombra non paga, perché non essere visibili, non mostrarsi
nella maniera giusta, è come non esistere, come suggeriscono i nuovi manuali di
comunicazione.
Il lusinghiero risultato della fiera di Mogoro, fa ben sperare, non solo per il futuro ripetersi della bella manifestazione,
ma anche perché potrebbe stimolare anche altri ad operare sulla stessa strada. La
Fiera di Mogoro, pensate, nelle ultime edizioni ha richiamato oltre 10mila
visitatori all'anno. Pensate ai benefici che potrebbero arrivare, se manifestazioni
di questo tipo dovessero moltiplicarsi….
A domani.
Mario
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