domenica, agosto 25, 2019

IL DISASTRO DI CHERNOBYL NON HA INSEGNATO NULLA! L’INCIDENTE RUSSO DI SEVERODVINSK RIPORTA IL MONDO AI TIMORI DI UN RIARMO NUCLEARE.


Oristano 25 agosto 2019
Cari amici,
Non bastavano le preoccupazioni per il riscaldamento eccessivo della terra, causato senza ombra di dubbio dagli immensi danni che l’uomo continua fare nel pianeta, perché proprio in questo caldissimo agosto, lo spettro di una nuova CHERNOBYL si è parato davanti ad un mondo che sembrava aver sotterrato da tempo l’ascia di guerra del nucleare. In sintesi la risultante è che le manie di grandezza, per la supremazia tra le due maggiori potenze del mondo, non erano finite, ma erano state, solo apparentemente, messe ufficialmente da parte.
L’incidente nucleare verificatosi lo scorso 8 agosto in Russia, a Severodvinsk, ha illuminato come un fulmine improvviso non solo il cielo della Siberia ma virtualmente anche quelli del resto del mondo. Le disastrose conseguenze a sentire gli esperti, potrebbero avere ripercussioni persino più gravi rispetto a quelle dell’ormai noto incidente di Chernobyl.
La CTBTO, l’Organizzazione a sostegno del Trattato di bando complessivo dei test nucleari, ha effettuato una simulazione che ha dimostrato la mostruosa ampiezza della nube radioattiva creatasi, che, nonostante il silenzio delle autorità moscovite, ha avvolto gran parte della Russia e toccato anche diversi altri stati confinanti, tra cui la Norvegia. I livelli di radioattività nella regione settentrionale di Arkhangelsk, dove è avvenuto l’incidente, sono aumentati - a detta del servizio meteo russo - dalle 4 alle 16 volte il limite medio. Un vero e proprio disastro, che ora rischia di mettere in pericolo anche i rapporti tra i vari Stati.
L’incidente risulta sia stato causato da un test finito male del famigerato Burevestnik, un missile da crociera a propulsione nucleare di cui aveva parlato lo scorso anno il Presidente Vladimir Putin. Sembra che il disastro sia avvenuto su una piattaforma off-shore usata per la messa a punto del nuovo propulsore nucleare studiato per il nuovo missile da crociera atomico SSC-X-9 (Burevestnick), un’arma potente e innovativa per il Cremlino.
L’esplosione ha inizialmente causato la morte di 5 persone, anche se c’è da aspettarsi ben altro col passare del tempo e considerati i numerosi feriti! Le reali conseguenze, infatti, sono inimmaginabili e non quantificabili immediatamente. Il vice ministro degli Esteri russo Serghiei Ryabkov ha sostenuto, comunque, che l'incidente avvenuto nel poligono militare di Nyonoksa non ha rappresentato una minaccia per l'ambiente, né tanto meno per la popolazione, anche se le simulazioni dicono tutt’altro.
Il disastro nucleare (l'esplosione è avvenuta a 470 chilometri dalla Finlandia), anche secondo quanto riportato da Greenpeace ha portato ad un vorticoso aumento delle Radiazioni, cresciute di ben 20 volte. Gli iniziali 5 morti tra scienziati e tecnici sono già aumentati a sette. Il Cremlino si è limitato a dichiarare che ''Gli incidenti succedono', e, 'rispondendo a Washington ha detto: "Sarebbe strano se un Paese - una superpotenza mondiale che investe più risorse nella difesa rispetto a tutte le altre nazioni - non fosse impegnata in progetti simili".
Cari amici, il confronto nucleare tra Russia e Stati Uniti in realtà non è mai cessato. Nonostante le firme sui trattati, la guerra sotterranea per la supremazia è continuata. Vladimir Putin non si è certo vergognato di dichiarare che "Gli sforzi per sviluppare questo tipo di tecnologia continuano e i risultati restano considerevolmente più avanti rispetto al livello di altri Paesi", forse cercando in questo modo di intimorire il Presidente americano Trump che aveva dichiarato che "Gli Stati Uniti dispongono di tecnologie simili, ma un po' più avanzate”.
Cari amici, il terrore del nucleare continuerà ad avvolgere l’umanità chissà per quanto tempo ancora (se prima, magari per decisioni avventate, non sarà la terra a rompersi) perché i duellanti, a quanto pare, non hanno nessuna intenzione di smettere. Il New York Times nel riferire il terribile fatto dell’esplosione si è spinto a paragonarla ai livelli del disastro di Chernobyl del 1986, seppure ipotizzati in scala minore.
Sarà capace il mondo di rinsavire?
A domani.
Mario

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