martedì, agosto 13, 2019

PIENO SUCCESSO DELLA 25^ EDIZIONE DELLA SAGRA DEL MIRTO DI TELTI, IN CALENDARIO DAL 9 ALL’11 DI AGOSTO.


Oristano 13 agosto 2019

Cari amici,

Su questo blog ho avuto occasione di affermare (e ribadire) che la Sardegna è una miniera di saperi e sapori, di capacità artigianali uniche, che potrebbero consentirci, con certezza, di riportare un gradimento eccellente da parte di visitatori di ogni parte del mondo; gradimento capace di generare un ritorno economico di prim’ordine, che porterebbe la nostra striminzita economia a livelli di eccellenza. In realtà negli ultimi tempi degli importanti passi in questa direzione sono stati fatti, e tra sagre, mostre, esposizioni e piacevoli incontri culturali e gastronomici, in particolare organizzati dai paesi dell’interno (quelli, tra l’altro, sono a rischio desertificazione).
Ebbene, come spesso avviene, c’è chi parte per primo, chi ha l’illuminazione prima di altri, come è avvenuto a Telti per esempio, modesto paese in Provincia di Sassari, che un quarto di secolo fa, istituì la “1^ sagra del mirto” della sua storia, che quest’anno è arrivata alla 25^ edizione. La sagra del Mirto, infatti, prese il via nel 1994, grazie all’intuito e alla lungimiranza di un gruppo di volontari, che intendeva scommettere sulle bellezze della zona facendole conoscere ai turisti, che in questo modo avrebbero potuto scoprire anche un mare straordinariamente limpido e le favolose spiagge della sua costa.
Alle bellezze naturali, inoltre si poteva certamente aggiungere quel complesso di ricche tradizioni locali, risalenti alla notte dei tempi, e soprattutto ai più sconosciute. Inizialmente si puntò su un prodotto di cui le sue fertili campagne erano ricche: il mirto, che nei secoli aveva costituito il prodotto base per tutta una serie di utilizzi che andavano dalla cucina alla liquoreria. Il rito della raccolta del mirto, infatti, a Telti ha radici antiche. Il suo utilizzo come prezioso liquore digestivo, ricavato dal succo delle piccole bacche viola, iniziò molti secoli fa, ed è diventata ora un’attività di respiro nazionale.
Cresciuta negli anni, la sagra, che come detto festeggia quest’anno il quarto di secolo di vita, è stata preparata con particolare cura, mettendo sul tappeto una 3 giorni ricca non solo di mirto, ma anche di tutta una serie di prodotti connessi, condita di spettacolo, artigianato, curiosità, folklore e tradizione. Organizzata dalla Pro Loco di Telti, la Sagra del Mirto ha ottenuto il Patrocinio sia del Comune di Telti che della Regione Sardegna, Assessorato al Turismo, oltre al sostegno di Petramanna, la Neula e Galù, e la preziosa collaborazione dell'Associazione Ascunas.
Una sagra, va detto, realizzata a caratura familiare, che ha pensato sia agli adulti che ai bambini, per i quali è stato ideato un vero percorso giocoso fra gli artigiani, dislocati nelle vie principali del centro storico. Per i piccoli non solo giochi ma anche racconti e curiosità da ascoltare dalla viva voce degli artigiani, che hanno spiegato ai piccoli ospiti le tappe della vita di ieri: la trebbiatura, la tosatura e quest’anno anche la filiera della lana. Un modo originale per coinvolgere i più piccoli lasciando loro il ricordo indelebile di cose ormai scomparse e da loro mai viste prima.
La Sagra, nel suo 25° compleanno, è stata aperta con il classico taglio del nastro, effettuato dal Sindaco Gianfranco Pinducciu con a fianco la Presidente della Pro loco Marilena Suelzu, alla presenza delle Istituzioni del territorio: in rappresentanza della Regione l’Assessore all'Urbanistica Quirico Sanna e l'Assessore al Turismo Gianni Chessa.
L'assessore Chessa nel visitare la sagra, si è piacevolmente intrattenuto con gli espositori, visitando con attenzione il centro storico e dimostrando concreto apprezzamento per la perfetta organizzazione che, ha affermato, ha contribuito certamente in modo eccellente a mettere in risalto il territorio. Nella frequentatissima 3 giorni (si calcola vi sia stata una presenza di quasi 20mila persone) i visitatori hanno potuto anche godere di una serie di spettacoli che hanno arricchito non poco la sagra.
Molto apprezzato il maestro Luigi Lai alle launeddas: per lui applausi a non finire, da parte del numeroso pubblico, ammaliato dalla sua arte. Complimenti e motti di approvazione per Maria Antonietta Pirrigheddu, autrice e interprete del racconto la "Pricunta", sia in gallurese che in Italiano, accompagnata dalle immagini toccanti di Lollo Angius che sul grande schermo ha animato la sabbia dandole forma e volto. Coinvolgente, poi, la Musica di Mauro Mibelli e del progetto S'Ard, molto gradita dal pubblico, che ha gratificato i musicisti con applausi a scena aperta sottolineando le qualità canore di Chiara Pillosu e di tutto il gruppo formato da Paolo Brandano alla fisarmonica e Beppe Albanese alle percussioni.
Nella serata di sabato 10 Agosto protagonista assoluto è stato Marino De Rosas che, con il suo recente lavoro discografico "Intrinada", vero oggetto di culto per gli appassionati, che ha strappato applausi e gradimento. Il concerto ha visto, con Marino De Rosas, Paolo Zuddas alle percussioni, Fabrizio Leoni al Contrabbasso e Barbara Magnoni voce. Alle ore 22,30, in Piazza Rinascita, serata di liscio con la fisarmonica di Mirko Putzu.
Nella terza giornata, domenica 11 agosto, la sagra ha ospitato i Mamuthones e i mini Mamuthones che, oltre la consueta esibizione, cadenzata dal ritmo dei campanacci, hanno eseguito anche il “rito della vestizione”. Rito antichissimo, quest’ultimo, ancestrale, che si è sempre svolto nel silenzio di una casa, ma che oggi è diventato di vera attrazione per i tanti turisti che si beano di queste antiche tradizioni sarde. Ha posto termine alla sagra lo spettacolo delle 22,30 in piazza Rinascita, con l'esibizione del Gruppo Folk Nugiresa di Nuoro, del Santa Lucia di Buddusò, del Gruppo Folk Città di Tempio e del Coro Boci d'agliola di Telti.
Amici, una splendida sagra, dove, ovviamente, i prodotti a base di Mirto, le pietanze tipiche del territorio, i cocktail originali e l’artigianato sardo, hanno spopolato, catturando tanti turisti che certamente torneranno, portando con loro altri visitatori!
A domani, amici.
Mario


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