mercoledì, agosto 21, 2019

RICERCA ED ETICA. L’UOMO, NELLA COSTANTE RICERCA DELL’IMMORTALITÀ, PUÒ SUPERARE CERTE BARRIERE DELL’ETICA?


Oristano 21 agosto 2019
Cari amici,
Ripassando la storia, possiamo certamente renderci conto che l’uomo è da tempo alla ricerca della possibile immortalità, cercando ogni possibile “via di fuga”, alla certezza della morte. Gli studi, le ricerche, gli esperimenti, continuano senza sosta, e fin dal secolo scorso (e anche un po’ prima), certe “avventure a dir poco disdicevoli (basti pensare agli esperimenti fatti nel periodo di dominazione nazista) si sono verificate e continuano a verificarsi, gettando alle ortiche certi canoni etici che, a mio avviso, sarebbero dovuti restare insuperabili.
L’uomo, una volta scoperto il meccanismo del DNA, ha iniziato a giocare a fare il Dio creatore, e, a partire dalla pecora Dolly, continua, in modo sempre più perfezionato, a percorrere la stessa strada, incrociando senza paura e senza etica materiale umano e animale. Una delle ultime creazioni fatte è l’incrocio uomo-scimmia, effettuata da un’equipe di scienziati spagnoli e americani.
Gli studiosi del Salk Institute (Stati Uniti) e dell’Università Cattolica di San Antonio di Mursia (Spagna), coordinati dal professor Juan Carlos Izpisúa Belmonte, hanno dato vita ad una particolare nuova formazione, denominata chimera, modificando un embrione di scimmia e implementandolo con delle cellule staminali umane. L’esperimento è stato realizzato in Cina, in quanto in Spagna studi del genere non sono autorizzati. L’esperimento, a sentire gli scienziati, potrebbe rivoluzionare in futuro il campo dei trapianti.
Un esperimento certamente rivoluzionario quello portato avanti, che, con la creazione del piccolo organismo detto “chimera” (nome assegnato in quanto ricorda l’omonimo animale mitologico il cui corpo era costituito da elementi di tre animali diversi) ha fatto scalpore in tutto il mondo, segnando certo un grosso passo in avanti nel campo della sperimentazione scientifica, ma aprendo anche la strada ad ulteriori e laceranti dubbi di natura etica.
Cari amici, gli esperimenti di manipolazione genetica, in particolare se portano alla creazione di organismi considerati “innaturali”, sono sempre stati oggetto di sofferti dibattiti, relativamente alla questione etica. La notizia della creazione della chimera uomo-scimmia è tornata a far parlare molti studiosi in questi termini, sebbene il fine dichiarato, quello della creazione di organi umani, possa sembrare accettabile. Gli scienziati, come spesso capita, non sono concordi tra loro, circa l’accettazione o il rifiuto di simili avveniristiche operazioni di sperimentazione.
Uno di loro, per esempio, il Prof. Robin Lovell-Badge, del Francis Crick Institute di Londra, si pone il problema della possibile creazione di nuovi mostri; “Come fai a limitare il contributo delle cellule umane solo agli organi che vuoi creare? Se permetti a questi animali di arrivare a termine e nascere, se c’è un grosso contributo di cellule umane al sistema nervoso centrale, allora sì che diventa un bel problema”, sostiene lo scienziato. Di diverso avviso un altro scienziato, Alejandro De Los Angeles, che ha spiegato come le chimere abbiano avuto uno sviluppo di poche settimane, e non si siano sviluppate completamente: ciò non dovrebbe implicare dei motivi di controversia.
Cari amici, la ricerca non si ferma certo di fronte all’etica. In altre parti del mondo altri laboratori effettuano studi ed esperimenti simili, mettendo insieme cellule staminali e quant’altro: dal Politecnico di Losanna, dove opera il gruppo di Matthias Lutolf, ai ricercatori italiani, come Andrea Manfrin, che studia le cellule staminali per ottenere tessuti e organi da utilizzare per i trapianti. Ormai il corpo umano assomiglia sempre più ad un’autovettura, che, quando un “pezzo” è logoro lo si sostituisce.
Non passerà molto tempo che l’ingegneria genetica fornirà, a moderni "grandi magazzini di pezzi di ricambio umani", organi nuovi per sostituire quelli usurati, come micro cuori, micro polmoni e fegato, in grado di far ripartire a “vita nuova” chi per cattiva sorte ha logorato anzitempo certi organi. Che dite, siamo sicuri che l’uomo non stia davvero esagerando, sostituendosi a Dio?
Dovremmo riflettere molto su certi aspetti di questa nostra vita terrena che, è inutile negarlo, non è e non sarà mai infinita, dataci da quel Dio Creatore che così ha stabilito! Accettiamola così com'è, senza giocare a sostituirci a Lui.
A domani.
Mario




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