Oristano 5 agosto 2019
Cari amici,
La straordinaria 14enne azzurra
Benedetta Pilato ha vinto l'argento nei 50 rana ai mondiali di nuoto di Gwangju
in Sud Corea. Una vittoria inattesa e bellissima, dato che in questa specialità l'oro è andato alla statunitense Lilly King che,
con il tempo di 29,84, ha preceduto Benedetta Pilato di soli 16 centesimi (il tempo della Pilato è stato di 30 secondi netti). A lei è andata dunque la medaglia d’argento, mentre con il tempo di 30,15 secondi ha conquistato la medaglia di bronzo la
russa Yulya Efimova. Quinta l'altra nostra azzurra,
Martina Carraro, che ha nuotato in 30,49.
Nel firmamento del nuoto
è nata dunque in Italia una nuova stella: Benedetta Pilato. Una bambina
già donna, come hanno commentato gli addetti ai lavori, considerato che a soli
14 anni Benedetta ha conquistato una straordinaria medaglia d’argento nel nuoto mondiale! Una prestazione davvero inaspettata,
considerato che mai un’italiana così giovane aveva nuotato in un Mondiale: nemmeno
la straordinaria Federica Pellegrini, da considerarsi ormai un mito nazionale
del nuoto agonistico e che, con la recentissima vittoria nei 200 metri stile
libero, è diventata una vera leggenda.
Si, amici, possiamo dire
che la nostra Benedetta è la novella “Pellegrini”, considerato anche che proprio con Lei
aveva volato da Fiumicino fino alla Corea del Sud e da Lei aveva avuto, nel
saluto di commiato, il forte stimolo augurale: “Goditela”! Adesso che Federica Pellegrini ha
nuotato per l’ultima volta in un Mondiale, l’Italia spera, con Benedetta Pilato,
di iniziare una nuova straordinaria avventura, visto che la nuova giovanissima atleta
è ricca di talento e determinazione, che potrebbe dare al nostro Paese nuove grandi
e straordinarie soddisfazioni. Ma vediamo insieme “Chi è” Benedetta Pilato.
Benedetta è nata a
Taranto il 18 gennaio 2005, e, fin da quando aveva 2 anni, ha iniziato a prendere
confidenza col nuoto; ha iniziato ad andare in vasca allenandosi con la Fimco
Sport di Pulsano, paese a pochi chilometri dal capoluogo jonico. Una
passione immediata e coinvolgente, quella di Benedetta per il nuoto, sport che
di anno in anno la coinvolgeva sempre di più. Basti pensare che appena promossa
in seconda liceo a pieni voti (media dell’8), anziché gioire e festeggiare per il
risultato, si è concentrata subito sulla preparazione ai Mondiali juniores. I
genitori, attenti osservatori della sua bravura, ne hanno dovuto prendere atto,
cercando di sostenerla nel modo migliore.
Lei ogni giorno, con
grande caparbietà, va avanti e indietro, da casa alla piscina, poi in vasca, e
di nuovo verso casa. Questo non vuol dire che trascura gli studi: l’acqua e i
libri, vanno con Lei di pari passo, come desidera e richiede la sua famiglia. Si allena
sempre nella stessa vasca, quella della piscina Solaris di Pulsano, 15
chilometri da Taranto, dove Benedetta è nata e vive. Ora, dopo la conquista
della medaglia d’argento, a casa l’aspettano tutti per festeggiarla. Non solo i
componenti della famiglia, ma anche il suo allenatore Vito D’Onghia,
l’uomo che l’ha fatta crescere in modo eccellente, trasformando una brava
bambina in campionessa a soli 14 anni.
Vito, comprendendo le sue
potenzialità, l’ha guidata giorno dopo giorno nel suo percorso formativo quotidiano,
lungo i 5 chilometri in vasca, avanti e indietro, coordinando bracciate e
gambate; non l’ha accompagnata, però in Corea: era rimasto a casa, anche se
sperava in un piazzamento importante per la sua Benedetta. Era certo che avrebbe
dato cuore e anima nella gara, considerate le prestazioni messe in fila negli
ultimi mesi. A giugno, al Trofeo Sette Colli aveva stabilito il record italiano
assoluto nei 50 rana, poi migliorato nelle batterie dei Mondiali in Corea. Agli
Europei giovanili di nuoto a Kazan, poche settimane prima, aveva conquistato
l’oro sempre nella vasca singola a rana e l’argento nella staffetta 4×100 mista
femminile.
Benedetta, ragazzina con
la faccia pulita e l’innocenza dei suoi 14 anni, ai mondiali di nuoto di
Gwangju non pensava di arrivare così in alto; all’arrivo ha pianto di gioia,
incredula per quanto aveva appena realizzato, essendo arrivata alle spalle
della vincitrice Lilly King, distanziata di soli pochi centesimi di secondo!
Lacrime durate solo per un attimo, perché poi con caparbietà, sicurezza e
orgoglio, ancora commossa, ai microfoni Rai ha detto: “Adesso devo
pensare ai Mondiali juniores”.
La notizia della sua
vittoria ha incantato tutta la città di Taranto: un argento storico, così precoce,
inaspettato, conquistato da una ragazzina quattordicenne, sarà festeggiato a
dovere. Il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, dopo la splendida performance
che le ha fruttato l’argento, ha esclamato con gioia: “Benedetta ha
deciso di viziarci; dopo averci tenuti incollati alla tv, non ci ha certo
deluso; ora la aspettiamo per ringraziarla e festeggiarla. Ora è Lei l’orgoglio
di tutti i tarantini”.
Cari amici, dopo la
felice sbornia della conquista della medaglia d’argento, ora Benedetta tornerà
ai rituali allenamenti e all’impegno scolastico. È abituata così: ogni giorno le
lezioni al liceo Scientifico (il primo anno superato con la media dell’8), poi i
chilometri in vasca e il viaggio di altri 15 chilometri per andare e tornare a
casa. Nel tempo libero è una ragazzina qualunque: la si trova su Instagram (c’è
una sua curiosa foto con dei calzini blu decorati con dei ghiacciolini colorati. “È
proprio vero che portano fortuna”, ha scritto Benedetta. Come per tanti ragazzi e ragazze, anche per lei i social fanno parte della giocosa vita di relazione, seppure ora abbia raggiunto la maturità di…campionessa!
In bocca al lupo e…ad
maiora, Benedetta!
A domani.
Mario
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