Oristano 4 giugno 2023
Cari amici,
Sul declino di tanti
piccoli centri della Sardegna, in particolare quelli dell’interno, ho avuto occasione
di parlare e di scrivere anche su questo blog; in data 8 settembre 2020 ho
affrontato l’argomento parlando della possibilità di farli rivivere attraverso
l’utilizzo delle nuove tecnologie, come LO SMART WORKING, essendo i
nostri borghi luoghi alquanto ameni, capaci di dare serenità e di stimolare la creatività.
Insomma, la tecnologia potrebbe dare a queste piccole comunità sull’orlo dell’estinzione,
un’occasione unica di rinascita. Chi vuole può andare a leggere, o
eventualmente rileggere, quanto scrissi, cliccando sul seguente link: http://amicomario.blogspot.com/2020/09/il-declino-dei-piccoli-borghi-con-lo.html.
Ollolai |
Ebbene, uno dei paesi
sardi la cui amministrazione aveva messo in piedi l’operazione “CASE A 1 EURO”,
è stato OLLOLAI, paese della nostra Barbagia, che fu tra i primi a lanciare l’0fferta
sul mercato estero, per cercare di abbattere lo spopolamento. Ora il progetto: "Work
from Ollolai/Traballa dae Ollolai", promosso dal Comune in
collaborazione con l'associazione “SA MATA” (in sardo l'albero delle idee) ha preso corpo ed è pronto a sviluppare una rete di residenze internazionali destinate a
professionisti, che potranno vivere e lavorare nel paese barbaricino. Il
progetto è partito con gli Stati Uniti, con cui Ollolai ha già attivato una fitta rete
di contatti.
Perché il paese di Ollolai sia
partito dagli Stati Uniti ha una motivazione particolare. Come ha avuto modo di
chiarire l’antropologa Veronica Matta, Presidente dell’associazione “SA
MATA”, “Ollolai è una finestra sul mondo, e, in questa prima fase, il Comune ha
scelto gli Stati Uniti, in quanto la comunità di Ollolai è molto legata agli
USA, grazie ad una persona speciale: l’indimenticato Franco Columbu, ex mister
universo e mister Olimpia, famosissimo negli Stati Uniti dove è diventato
leggenda. Franco ebbe modo di far conoscere la sua Ollolai negli States, facendo
venire tanti americani in vacanza".
Visto che la prima fase dell’operazione
è andata a buon fine, reclutando subito dieci professionisti che potranno
arrivare a Ollolai da soli o con la famiglia e lavorare e vivere nella
cittadina quanto vorranno, usufruendo dell'alloggio a 1 euro al mese messo a
disposizione dal Comune, si passerà poi alla seconda fase, attraverso la
realizzazione di un portale dedicato, in cui i candidati potranno inviare la
propria adesione compilando un semplice format. In cambio ognuno di loro
lascerà un contributo professionale che donerà alla comunità di Ollolai.
Il sindaco di Ollolai Francesco Columbu, si è così espresso sull'iniziativa: "Rivitalizzare
il paese, migliorare la vita degli abitanti e frenare lo spopolamento, sono gli
obiettivi che ci siamo dati; crediamo che il nostro sia un bel posto in cui
vivere e lavorare da remoto, secondo uno stile di vita fatto di natura,
tranquillità, cibo sano e tradizioni. Non dimentichiamo che siamo una delle
cinque Blue Zone del mondo per via dei tanti centenari presenti. Puntiamo a
ulteriori possibilità di crescita e scambio, come compravendite immobiliari,
eventi, visite turistiche con benefici economici, culturali e sociali per gli
abitanti".
In tutta Italia sempre
più Comuni hanno deciso di mettere a disposizione immobili di loro proprietà con l’obiettivo
di ripopolare i loro paesi “fantasma”; In questo contesto la Sardegna paga un prezzo
alquanto alto, quanto a spopolamento. Sono diversi gli Amministratori comunali che provano a far
rivivere i piccoli borghi da loro amministrati cedendo le case disabitate al
prezzo simbolico di 1 euro; Ollolai, che ha già toccato con mano la bontà dell'iniziativa, è ora di esempio agli altri con il favorevole risultato ottenuto. Si, amici, personalmente plaudo all'iniziativa, perché,
a ben vedere, cresce ogni giorno il desiderio di molti di abbandonare la vita
frenetica della città, per trasferirsi in un piccolo centro, in campagna o in
montagna. La crescente diffusione dello smart working, inizialmente agevolata
anche dal Covid-19, ha reso ora questa ipotesi più vera e realistica: vivere in un piccolo centro consentirebbe
di poter cambiare radicalmente vita, senza dover lasciare il proprio lavoro!
Cari amici, chissà che
non sia la volta buona che tanti nostri piccoli centri ritroveranno vita e
speranza!
A domani.
Mario
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