Idropannelli |
Oristano 14 Giugno 2023
Cari amici,
Le civiltà, come ben
sappiamo, si sono sempre sviluppate in luoghi dove erano presenti fonti di
acqua potabile, in quanto l’acqua è un bene assolutamente necessario per la
vita umana. Con lo sviluppo e l’aumento della popolazione mondiale, la
necessità di avere acqua pulita da bere è sempre cresciuta e anche oggi
nel Terzo Millennio sono tante le zone del mondo dove l’acqua è carente e
reperirla costa non poco sacrificio. Per anni, pensare di trovare delle soluzioni
alla carenza di acqua potabile è sempre stato il pallino di tanti studiosi, e
diverse sono state le possibili soluzioni proposte.
Una delle ultime trovate
è quella di cui voglio parlare con Voi oggi: quella della creazione di “Idropannelli
solari”, capaci di fornire acqua pulita direttamente dal tetto di casa! Una
soluzione, amici, che risulta economica e vantaggiosa, in particolare in tutte quelle
aree in cui l'accesso alle risorse idriche risulta impossibile o difficoltoso; il
grande vantaggio è che la produzione di acqua con questo idropannello si basa
esclusivamente sull’utilizzo di risorse naturali: sole e aria. Ma vediamo mei
dettagli il funzionamento di questa rivoluzionaria idea.
Trovare una soluzione
economica per estrarre l’acqua dall’aria è sicuramente un obiettivo di grande
interesse, ancor più adesso che il mondo sta affrontando l’inizio di quella che
viene definita “una crisi idrica globale”, destinata a cambiare gli equilibri
stessi del pianeta. Ebbene, la società statunitense “Source Global”, specializzata
nello sviluppo e nella produzione di pannelli fotovoltaici, ha di recente annunciato
di aver realizzato dei rivoluzionari idropannelli solari in grado di
produrre non solo energia ma acqua potabile, estraendola dall’umidità presente nell’atmosfera. Un’invenzione
davvero rivoluzionaria!
I primi pannelli, fanno
sapere dalla casa madre, sono già stati installati in diverse parti del mondo,
dall’Australia all’Oman, così da poterne valutare e migliorare la resa. La “Source
Global”, società, con sede in Arizona, opera in 54 Paesi. Al momento gli
impianti in fase di sperimentazione sono di grandi dimensioni, ma la società
sta prendendo in seria considerazione la possibilità di realizzare anche dei
dispositivi compatti per un uso prettamente residenziale.
Come ha avuto modo di
spiegare Cody A. Friesen, fondatore e CEO della società, “Oggi noi
produciamo idropannelli a un ritmo di decine di migliaia all’anno. La nostra
intenzione nei prossimi cinque anni è di produrne milioni ogni singolo anno”. A
disposizione della società ingenti fondi, concessi da imprenditori e altre
società operanti nel settore, che non vogliono perdere l’opportunità di essere
sul mercato con il nuovo prodotto. Il programma conta, pensate, su un budget pari
a 270 milioni di dollari!
Ma come funzionano questi
idropannelli solari? Schematizzando al massimo il funzionamento degli
idropannelli, realizzati anche grazie a diversi brevetti tecnologici, ogni unità
cattura e trasforma la luce solare in energia elettrica che serve ad
alimentare uno speciale ventilatore integrato nel modulo. Questo ha il compito
di veicolare l’aria su un materiale igroscopico, capace di estrarne l’umidità.
L’acqua, dopo esser stata depurata, viene mineralizzata con magnesio e calcio,
e resa dunque potabile. Come hanno avuto modo di evidenzia
i ricercatori della Source Global, l’idropannello “Funziona interamente
fuori rete, non richiede fonti esterne di elettricità o infrastrutture idriche
e produce acqua potabile di alta qualità in loco e in una varietà di climi e
condizioni”. Le performance, per il momento, non sono elevatissime, ma
dalla società statunitense sono certi di poter migliorare la resa. Oggi, un
impianto costituito da 2 idropannelli, il cui costo orientativo è di circa 6
mila dollari, produce in media dai 3 ai 5 litri al giorno. Troppo pochi? Forse,
ma è pur sempre un buon inizio!
Cari amici, l’idropannello
della “Source Global” appare davvero un interessante mezzo per avere acqua
potabile a basso costo, se pensiamo anche che secondo l’UNICEF entro il 2025
quasi la metà della popolazione mondiale potrebbe andare incontro
all’impossibilità di accedere ad acque potabili. Ed ecco che gli idropannelli possono
assolvere contemporaneamente il problema della produzione di energia elettrica
e quello, altrettanto importante, della produzione di acqua potabile, in tutti quei luoghi che, a
causa dei cambiamenti climatici, stanno andando verso l’inaridimento.
A domani.
Mario
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