Oristano 23 Giugno 2023
Cari amici,
Con il velocissimo
avanzare della tecnologia, tutto diventa presto obsoleto: non c’è prodotto
destinato a durare molti anni, spesso addirittura pochissimi, perché viviamo da
tempo in una società che ha adottato il costante cambiamento, ovvero la
politica dell’usa e getta, rottamando il vecchio per il nuovo. Col
progredire della tecnologia è arrivato anche il tempo di dire addio alla PEC, la
Posta elettronica certificata, strumento con il quale divenne possibile parificare
un messaggio di posta elettronica a quello di una raccomandata con ricevuta di
ritorno, dando alla PEC il medesimo valore legale, con prova di invio e consegna.
L’addio alla PEC deriva
dall’emergere di nuove possibilità capaci da dare maggiore sicurezza, per cui
anche la e-mail certificata, ormai divenuta di uso comune, dovrà presto andare
in pensione per essere sostituita dalla REM. Ma come è strutturata
questa REM, che sostituirà la nota PEC? Con l'acronimo REM si intende Registered
Electronic Mail, ossia Registro elettronico mail. È questo il
nuovo strumento europeo, volto a migliorare il vecchio modello della PEC. Si
potranno allo stesso modo inviare e ricevere messaggi di posta elettronica
certificata, ma non solo in Italia, bensì in tutta Europa.
Si, amici, proprio come
avveniva con la PEC, la REM potrà certificare ora e data di invio, oltre alla
ricezione del messaggio e all'integrità del contenuto. Non solo. Avrà anche
facoltà di certificare l'identità del possessore dell'indirizzo REM. Vediamo meglio
come funziona. Inviando documenti con la REM, si ha la certezza che l’e-mail
arriverà solo e soltanto al destinatario indicato, nessuno potrà interferire.
Nessun altro, inoltre, potrà inviarla, anche se collegato al nostro stesso
computer. L'identità del proprietario dell'indirizzo e-mail sarà verificata
tramite strumenti come SPID, firma digitale o CIE. Servirà infatti
l'autenticazione a due fattori per poter effettuare l'accesso.
Infine, i rigidi
protocolli della Rem chiedono la registrazione dell'utente presso un Rem
Service Provider, che garantisce e certifica l'identità del possessore
dell'indirizzo, così come quella del destinatario dell’e-mail. Viene inoltre
assicurata una maggiore difesa da attacchi hacker. Ma rispetto alla attuale
PEC, quali le maggiori differenze della REM? Una delle più importanti è che la
Rem dovrebbe garantire una maggiore sicurezza nei confronti delle violazioni
informatiche; la PEC, invece, non è in grado di verificare l'identità del
mittente e del destinatario, dato che per accedere al servizio non c'è alcun
obbligo di confermare la propria identità.
Amici, la decisione di
sostituire la PEC con la REM è derivata dal fatto che in realtà l’evoluzione
costante della tecnologia rende presto obsoleti gli strumenti precedenti. È
stato dunque deciso di sostituire la PEC perché ormai non era più al passo con
i requisiti stabiliti a livello europeo. Non potendo garantire l'identità del
possessore dell'indirizzo e-mail, la PEC non poteva più essere considerata uno
strumento sicuro. L'obbligo di munirsi della REM al posto della PEC scatterà
entrò il 2024. Questo, almeno, è quanto risulta stabilito sino ad ora
dall'Unione Europea. Avremo a disposizione tutto il 2023 per effettuare il
passaggio.
Cari amici, stiamo dunque
vivendo la fase finale della PEC che verrà sostituita dalla REM (Registered
Electronic Mail), che rappresenta il sistema ora più consono per garantire
certezze, evitando le possibili intrusioni, nell’ambito della circolazione dei
messaggi elettronici. Nella grande, pericolosa foresta del WEB, l’evoluzione è
crescente e, di conseguenza, anche tutte le protezioni possibili debbono essere
costantemente messe in atto.
A domani.
Mario
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