Oristano 20 giugno 2023
Cari amici,
Che Internet abbia cambiato
in modo irreversibile il mondo giovanile è un sicuro dato di fatto. Quello
avvenuto, più che un cambiamento è un vero e proprio stravolgimento, di quella
che una volta era la normale crescita giovanile. A partire dai nati a cavallo
tra gli anni ’80 e ’90 del secolo scorso, è scoppiata una prima rivoluzione che
ha considerato i giovani dei veri e propri dipendenti digitali. Essi non
concepiscono un mondo in cui la tecnologia non fosse onnipresente. Definiti “Millennial”,
sono diventati Web dipendenti, ai quali hanno poi fatto seguito, in modo ben più robusto, i nati tra la
fine del 1990 e il 2010, definiti “Generazione Z”, ovvero nativi digitali.
Quanto è sottile la linea
di demarcazione che separa la Generazione Z dai Millennial? La
differenza maggiore è la seguente: la Gen Z è nata quando Internet e i canali
Social erano già una realtà di tutti i giorni, e questo dato è fondamentale. E
il fatto che nascano di continuo piattaforme sempre più orientate ai giovanissimi, spiega
l’importanza da loro assunta nel contesto di mercato odierno. Dai dati della
ricerca Z Factor, è emerso che tra i canali preferiti, in particolare dai
ragazzi di quest’ultima generazione, c’è in special modo YouTube.
Per la Generazione Z YOUTUBE
non è solo un contenitore di video divertenti, ma viene usato per soddisfare parecchi
bisogni: è un mezzo per ascoltare musica e guardare i video degli artisti,
informarsi, rivedere i contenuti persi relativi ai propri interessi, imparare
qualcosa di nuovo – dal make-up alle tattiche dei videogiochi – attraverso i
tutorial ed è fonte di ispirazione sulle nuove tendenze, stili e novità
musicali. Per un pubblico che nella maggior parte dei casi dichiara di andare
al cinema circa 7-8 volte all’anno (il 67,8%, mentre il 15% ci va almeno una
volta al mese) YouTube è il canale della scoperta: il 48% infatti scopre qui le
novità cinematografiche.
Ebbene, qual è il sogno di
un’immensità di appartenenti alla Generazione Z? Diventare “YOUTUBER”, ovvero
protagonisti e creatori di video su YouTube! Gli Youtuber, come gli
influencer in generale, diventano punti di riferimento per la loro generazione,
rappresentando non solo una fonte di divertimento ma un modello
comportamentale, invidiato un po’ da tutti, anche per le implicanze economiche
che essere Youtuber seguiti rappresenta, tanto che anche i più giovani
che creano video su TikTok, sognano un giorno di diventare Youtuber di successo
come Mr. Beast, il giovane youtuber americano che nel 2021 ha guadagnato ben 54
milioni di dollari!
Amici, oggi ho voluto
fare questa premessa per fare con Voi una riflessione sul recente tragico incidente
di Roma Casal Palocco, dove è morto un bambino di soli 5 anni. È morto in
un incidente causato da un Suv dove un gruppo di ragazzi giovanissimi, con l’auto
lanciata a forte velocità, girava un video da pubblicare poi (e da monetizzare)
su un seguitissimo canale YouTube. Indubbiamente i ragazzi portavano avanti un’azione
ad alto rischio per girare un filmato che avrebbe certamente attirato tanti
follower e che, con le numerose visualizzazioni, avrebbe fatto guadagnare loro dei
bei soldini!
Il gruppo di Youtuber che
ha causato il tragico incidente era ben organizzato, risultando attivo dal 2020; si era
addirittura costituito in Società a responsabilità limitata denominata “The
BORDERLINE”. Obiettivo della The Borderline S.r.l., era quello di creare
contenuti simili a quelli di Mr. Beast, ovvero James Stephen Donaldson, prima
menzionato. Il loro successo è arrivato presto, visto che The Borderline S.r.l. nel 2022 ha registrato un
fatturato totale di 188.333 euro, oltre alle collaborazioni con diversi brand che,
secondo un’analisi fatta da Repubblica, avrebbero consentito guadagni ulteriori
per circa 46.000 euro, sempre nel 2022.
Mente e fondatore della “The
BORDERLINE”, è il giovane Matteo Di Pietro, che ne è attualmente il Presidente del
consiglio di amministrazione. Durante il tragico incidente di Casal Palocco,
era alla guida di una Lamborghini Urus, sulla quale gli youtuber stavano
registrando il video “50 ore a bordo di una Lamborghini Urus”. Di Pietro
risulta ora indagato per omicidio stradale e il suo coinvolgimento potrebbe
essere aggravato dal fatto di essere stato trovato positivo alla cannabis.
Amici, in questo tragico
fatto c’è una cosa che mi angustia non poco: il fatto che dopo l'incidente di
Casal Palocco, in cui ha perso la vita il piccolo Manuel, si sia innescata una
spirale di curiosità morbosa attorno al gruppo dei "The Borderline".
Il collettivo di youtuber, capace di guadagnare fino a 200mila euro in un anno
con i video delle sfide improbabili (non impossibili), è salito alla ribalta
universale, e, se prima era noto soprattutto tra gli utenti della generazione
Z, ora sembra essere diventato ancora più famoso, tanto che le visualizzazioni
sono aumentate. Poca o nessuna pietà per chi muore, ma grande curiosità morbosa per gli autori del misfatto! Non voglio entrare ulteriormente nei dettagli di questo
terribile incidente mortale, sarà la giustizia a fare il suo corso.
Cari amici, personalmente
credo che qualcosa debba essere messa in atto, per evitare che questa nuova generazione si perda e distrugga sé stessa. Mi associo al commento fatto da Claudio Santamaria,
riportato dal Corriere della sera: “Uno dei mali peggiori del Millennio è il volersi mettere in mostra col nulla. Organizzano queste challenge idiote,
chiusi per 24 ore in una scatola di cartone o in auto mettendo a rischio la
loro vita e quella degli altri. Ormai contano soltanto il traguardo facile, la
visibilità, stordirsi di una fama fittizia ma abbiamo toccato il colmo della
follia! Sotto la performance devono esserci lo studio, il talento... al
contrario si veicolano modelli idioti: dalle sfide spericolate alla
sessualizzazione delle ragazze fin dalla giovanissima età". Credo ci sia poco da aggiungere...
A domani amici lettori,
pregandovi di riflettere…
Mario
Nessun commento:
Posta un commento