giovedì, giugno 30, 2022

IL PERICOLOSO AUMENTO DELL'ANSIA E DELLA DEPRESSIONE, TRA COVID, GUERRA E VARIAZIONI CLIMATICHE CHE MINACCIANO LA SOPRAVVIVENZA DELL’UOMO.


Oristano 30 giugno 2022

Cari amici,

Chiudo i post di giugno parlando con Voi di un problema (meglio definirlo disturbo) che ai nostri giorni sta diventando sempre più drammatico: “L'ANSIA”. È questo un particolare stato mentale caratterizzato da diverse forme di paura che da sempre colpiscono l’uomo, fin dai primi tempi della sua comparsa sulla terra. Paure a volte normali (nate per la protezione e la difesa della vita), altre volte patologiche, irrazionali, che minano la vita stessa dell’individuo. L’ansia, in realtà, è una sensazione di costante inquietudine, nervosismo, preoccupazione, paura o panico per ciò che sta accadendo, o che potrebbe successivamente accadere, una sensazione che ci impedisce di vivere in modo normale la nostra vita e portare avanti i nostri impegni quotidiani.

L’ansia in realtà è uno stato emozionale, come la gioia o la tristezza; solitamente assume una funzione positiva, quando cerca di avvisarci di un pericolo incombente, aiutandoci a reagire per tempo e quindi riuscire a proteggerci. Una dose naturale di ansia, infatti, ci permette di essere sufficientemente motivati e attivi, pronti ad affrontare le sfide senza provare troppo disagio. Il problema sorge, invece, quando l’ansia anziché svolgere la sua vera funzione, quella di venirci in aiuto, ci assale in situazioni che non rappresentano realmente un pericolo, ma questo è solo millantato dalla nostra mente. In questi casi, se l’ansia ci permea per un lungo periodo, corriamo il rischio di esaurire le nostre risorse mentali e fisiche, con conseguenti problematiche anche molto serie.

In presenza di questa forma d’ansia, questa non solo non risulta d’aiuto, ma anzi è dannosa. Tuttavia, essa risulta molto frequente al giorno d’oggi a causa di diversi motivi: in primis per il ritmo di vita che conduciamo, a cui di recente si sono aggiunte delle eccezionali circostanze: prima la pandemia e poi la guerra in Ucraina. L’aggiunta di preoccupazioni importanti come il Covid e la guerra, non hanno fatto altro che stressare ulteriormente molti soggetti, sviluppando in loro nuove paure aggiuntive che stanno creando atteggiamenti carichi di pessimismo.

In particolare, secondo gli esperti del sito Guidapsicologi.it, il portale italiano interamente dedicato alla psicologia e al benessere, il recente scoppio del conflitto bellico, aggiunto allo stress presente in precedenza, ha fatto nascere ulteriori ansie negli italiani, quantificabili in 5 grandi branche, fortunatamente tutte affrontabili e gestibili con alcune strategie mirate. Ecco le paure più diffuse oggi e i rimedi per tenerle a bada. Stando agli esperti di Guidapsicologi.it, ecco le cinque paure più frequenti.

1-Paura della crisi economica. Si tratta del timore più diffuso, quello dell'aumento dei prezzi, che si sta registrando in questo periodo e che non aiuta certo a placare l'ansia, soprattutto considerato che stiamo ancora affrontando la crisi economica causata dalla pandemia di coronavirus. Questa paura è comune a tutti, sebbene sia più intensa in chi ha problemi lavorativi ed economici, e può scatenare livelli elevati di stress, ansia, panico e addirittura sintomi depressivi.

2-Paura di una possibile terza guerra mondiale. A ipotizzare il verificarsi di questo terribile scenario, in realtà, non sono tanto le persone comuni, quanto i diversi esperti. A temere concretamente lo scoppio di una terza guerra mondiale, però, sono soprattutto i soggetti pessimisti, sempre carichi di negativi pensieri anticipatori. In alcuni casi, questo timore può trasformarsi in una vera e propria ossessione, scatenando episodi di ansia e panico, che possono impattare sulla qualità della vita.

3-Paura di un futuro desolato e del mondo che lasceremo ai nostri figli. La delusione e l'apprensione per ciò che sta accadendo in campo sanitario e bellico e la paura per le pericolose variazioni climatiche, stanno scatenando in tanti un grande timore circa il futuro delle nuove generazioni. Il pensare di non avere le risorse e gli strumenti necessari per affrontare certi eventi futuri, dà origine a un profondo senso di disagio, impotenza e inadeguatezza.

4-Paura di perdere quello che abbiamo. La guerra sta portando molte persone a riflettere su tutto quello che hanno sempre dato per scontato, come il privilegio di vivere in uno stato di pace, di essere libere e di abitare in un Paese democratico. La possibilità di perdere improvvisamente tutto quello a cui siamo abituati è terrificante. Infine, 5-La Paura di perdere i propri cari. Nei momenti di grande difficoltà e di impotenza personale, possono amplificarsi anche le preoccupazioni per la vita e la salute delle persone a noi care, alle quali siamo particolarmente legati.

Cari amici, quali, dunque, i consigli che gli esperti ci danno per dominare le paure e le ansie prima riportate? Quando la paura supera i livelli di guardia e l’ansia cresce fuori misura, è necessario intervenire con capacità, pazienza e saggezza. Per prima cosa convincere la persona in preda all'ansia a parlare, a relazionarsi, insomma a sfogarsi; consigliarle di evitare il sovraccarico di informazioni, facendo riferimento solo a siti affidabili e ufficiali, pensando molto più al presente e non all’ipotetico futuro; poi convincerla che, pur essendo importante sapere ciò che sta succedendo, non bisogna mai drammatizzarlo, evitando di andare nel panico; infine, il consiglio migliore è quello di suggerire di guardare sempre positivamente il bicchiere riempito a metà: vedendolo mezzo pieno e non mezzo vuoto! Ovvero ipotizzare che, alla fine, la situazione migliorerà! In sintesi, "rimanere con i piedi per terra", è sempre la cosa più giusta da fare!

A domani.

Mario

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