Oristano 12 giugno 2022
Cari amici,
Una delle professioni più note, dove non è mai esistito un “Contratto di lavoro” è quello delle “Mamme casalinghe”. Un'attività a tempo pieno che, pur non avendo retribuzione, ha orari di lavoro pesantissimi, niente giorni di riposo e niente ferie.
Da che mondo e mondo, la donna, eufemisticamente considerata la “Regina della casa”, svolge in silenzio e senza iscrizione al sindacato, una professione
terribilmente impegnativa, stressante, che non ha limiti di tempo: giorno e notte,
senza sostituzioni, senza paga e senza ferie.
Si, amici, fare la
mamma-casalinga in realtà non è mai stata considerata una professione, nonostante sia
chiaro ed evidente che essa presenta enormi difficoltà, con tanti problemi che ogni giorno essa deve
affrontare e risolvere. Se poi questa donna riesce, tra mille difficoltà, a trovare un impiego fuori casa, il lavoro per lei praticamente raddoppia, in quanto al rientro tutta l’organizzazione
della casa torna nelle sue mani per le ore rimanenti. Una vita, dunque, da
sempre in salita quella delle donne di casa, che solo saltuariamente viene aiutata dal coniuge, se appartenente alla nuova generazione di certi uomini più disponibili a condividere i
compiti genitoriali.
Indubbiamente fare la casalinga è un compito estremamente logorante, che ha portato molte di esse a rinunciare sia al lavoro fuori casa che alla
maternità, spesso limitando il numero dei figli ad uno solo, contribuendo così a consolidare quella situazione di
scarsità di nascite che ben conosciamo. Dati allarmanti, secondo le stime di
Save the Children, che ha accertato che il 77% dei lavoratori (anche alcuni padri,
oltre alle madri) che hanno dato dimissioni consensuali in presenza di figli
sotto i 3 anni; la risultante è che il 42,6% delle mamme tra i 25 e i 54
anni non è occupata e il 39,2% con 2 o più figli minori è in contratto
part-time. Solo poco più di 1 contratto a tempo indeterminato su 10 risulta attivato
a favore delle donne nel primo semestre 2021.
Lo psicologo e
psicoterapeuta Marco Scopel, parte attiva di ProntoPro, ha aiutato a rendere
più chiaro il quadro prima descritto confermando che nel periodo della pandemia i bambini,
soprattutto nella fascia della scuola primaria, hanno molto sofferto le
chiusure degli ultimi 24 mesi. E ancora una volta sono state le mamme a farsi
carico della situazione e a gestire le mancanze sostituendosi spesso alle
insegnanti. Molte le mamme che hanno chiesto il supporto di uno psicoterapeuta,
secondo la testimonianza del dottor Scopel, che tra l'altro sono state costrette a chiedere
un orario diverso sul lavoro, con il conseguente timore di un demansionamento.
Ebbene, per meglio
radiografare questa straordinario impegno al femminile, Marketplace, struttura che
mette in contatto domanda e offerta di servizi professionali, ha tentato una
stima del valore della professione di "casalinga", valutandolo secondo i servizi
che offre ogni giorno gratuitamente in famiglia; sono state prese in
considerazione tutte le attività svolte dalle casalinghe-mamme e le relative paghe orarie
riconosciute a chi esercita gli stessi mestieri con una qualifica
professionale. Scopo della ricerca, quello di dare un valore monetario allo sforzo delle
donne che operano in casa, per far comprendere quanto “costerebbe” il loro lavoro se fosse
retribuito come lo sono i professionisti.
Alle stime annuali per i
servizi offerti dalle casalinghe mamme, si aggiunge quest’anno la figura del
nutrizionista, dato che nella società di oggi il concetto di “mangiare bene per far stare bene” (analogo allo storico “Mens sana in corpore sano”), è ormai
sdoganato e i neogenitori sono ancora più attenti a quali prodotti finiscono
sulla tavola dei loro figli. La didattica a distanza poi, sommata al lavoro da
remoto, ha reso le famiglie ancora più presenti nell’istruzione dei loro figli,
che potevano confrontarsi con i propri compagni e professori solo fino a un
certo punto; da lì in poi, infatti, sono subentrati i genitori, e più spesso le mamme:
per le ripetizioni, i compiti a casa, gli esami e le interrogazioni da
preparare… Insomma, mamma-maestra, con i figli davanti allo schermo nel salotto di casa!
Amici, conferma inequivocabile, di un impegno a 360 gradi,
dunque, Quale potrebbe essere, quindi, lo stipendio di una mamma, che ha una giornata pesantissima, carica di
mille professioni, tutte alquanto impegnative? Da autista a chef a domicilio, da insegnante di ripetizione ad animatrice, da psicologa a nutrizionista e colf. Tutte occupazioni con tariffe
orarie che variano dai 15 euro ai 70 euro l’ora. Rispetto all’anno scorso sono
aumentate notevolmente le ore calcolate per l’autista privato (+2), non potendo
usufruire sempre dei mezzi pubblici per la pandemia; quelle di insegnante (+6), dati i
lockdown continui del 2021 che vedevano le scuole aprire e chiudere, per non
parlare delle quarantene di classe dovute ai contagi; le ore da psicologa (+2),
per i non pochi disagi che la situazione ha creato anche nei giovani che, persa
la loro routine e le loro valvole di sfogo (dallo sport alle uscite con gli
amici), sono diventati più insofferenti, oltre alla nuova carriera da nutrizionista
(+2), ultimo impegno su cui sta puntando molto anche la ristorazione in
generale.
Dai calcoli fatti, la donna di casa, caricata di tutte queste professioni, avrebbe diritto ad un super stipendio mensile, che porterebbe ad un guadagno annuale superiore ai 100 mila euro lordi: quasi alla pari di un ingegnere
aerospaziale, che costruisce e progetta aerei, elicotteri e strumenti per lo
spazio, i cui emolumenti sfiorano i 120mila euro lordi l’anno!
Cari amici, che dire? La mamma-casalinga
è indubbiamente più che una professione una vera e propria missione, perché fare
la mamma è un impegno così straordinario, insito nel DNA delle donne, che mai le porterebbe a rinunciare al loro ruolo!
A domani.
Mario
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