sabato, dicembre 25, 2021

LAVORO, ETICA E LICENZIAMENTI. ORMAI A LICENZIARE CI PENSA IL COMPUTER… IL CASO DI VISHAL GARG, CEO DI BETTER.COM.


Oristano 25 dicembre 2021

Cari amici,

oggi è Natale. Prima di tutto voglio rinnovare a tutti Voi i miei migliori AUGURI  per un Natale di gioia, pace e serenità. In questo giorno, amici, voglio parlare con Voi di un argomento davvero scottante: il lavoro. Ormai sembra diventato una chimera per tanti giovani, e quelli che lavorano temono sempre di più il licenziamento. Ebbene, una triste notizia proprio sui "licenziamenti" è circolata in modo quasi dirompente nei giorni scorsi, facendo fare un balzo sulla sedia a tanti, in particolare per il modo in cui un fatto così grave è stata compiuto. Ma vediamo come sono andate le cose. Vishal Garg, CEO di Better.com, una società di mutui digitali per la casa, dopo aver convocato in videochiamata sulla piattaforma Zoom ben 900 dipendenti, aveva comunicato loro, senza porsi troppi scrupoli, il licenziamento in tronco. Un comportamento, il suo, a prescindere dalla reale situazione aziendale, incredibilmente irresponsabile.

Nella videocall, il rampante CEO aveva fatto fuori il 9% della forza lavoro di Better, accusando ogni membro di quelli prescelti per l’abbandono di  “rubare alla società”. “Vengo da te con non grandi notizie. Il mercato è cambiato e dobbiamo muoverci con esso per sopravvivere, in modo che, si spera, possiamo prosperare e portare a termine la nostra missione”, aveva sentenziato all’inizio della call. “Se sei in questa chiamata, fai parte dello sfortunato gruppo di lavoratori che verrà licenziato”.

La reazione conseguente è stata a dir poco drammatica: dipendenti e opinione pubblica hanno messo in crisi la Better, facendo crollare di colpo il gradimento di pubblico conquistato con tempo e fatica, registrando un serio contraccolpo, che faceva crollare la propria reputazione. Da qui la decisione del Consiglio di amministrazione di allontanare Garg dall’azienda, viste anche le reazioni degli altri dirigenti aziendali. Insomma, una decisione chiaro esempio della legge di Causa Effetto.

Chi di spada ferisce, di spada perisce”, sentenzia un antico proverbio, e così è stato anche per  Vishal Garg, CEO  ruspante di Better! La Better.com, infatti, passata agli onori della cronaca proprio a causa di tale incresciosa vicenda, lo ha ripagato con il medesimo “ben servito” da lui riservato alle persone che aveva provveduto a licenziare senza il minimo riguardo, anche  se ufficialmente risulta che Garg “si è preso una pausa con effetto immediato”, sollecitato anche dagli altri manager di Better. Il Consiglio di amministrazione della società, per tamponare, ha ritenuto di inviare una lettera ai dipendenti, assicurando che l’azienda adotterà tutte le misure necessarie e possibili per evitare al massimo il loro licenziamento.

Inoltre l’azienda, conscia dell’imperdonabile errore commesso dal suo CEO, ha subito contattato una società esterna per cercare di creare all’interno del team di direzione un clima più attento e responsabile, in modo da “fare una attenta valutazione sia culturale che di leadership”. Iniziativa importante quest’ultima, necessaria per costruire una cultura sostenibile e positiva a lungo termine presso la Better. Intanto, mentre Garg riflette sugli eventi molto spiacevoli da lui creati, il CFO Kevin Ryan (il CFO è colui che opera sotto il CEO occupandosi della gestione finanziaria e di budget), ha assunto il ruolo di CEO ad interim.

Se è pur vero che, come dicono gli americani “business is business”, ovvero “gli affari sono affari”, la sopravvivenza e il favorevole andamento delle società non può mai prescindere dal benessere dei dipendenti e dal gradimento del pubblico. Better.com, una startup di valore stimato circa 7 miliardi di dollari, ha immediatamente preso atto della mancanza di coerenza, rispetto ed etica del proprio CEO, ed ha provveduto a metterlo da parte, anche se, ufficialmente, sarebbe stato Garg a rassegnare le proprie dimissioni. L’uomo, nato in India e trasferitosi a New York con la famiglia all'età di 7 anni, si era sempre considerato un superuomo, vantandosi di possedere una sorta di superpotere, ossia la capacità innata di saper cogliere ogni opportunità, oltre ad avere una spiccata bravura in matematica.

La Better.com, che fra l'altro, come riportato da Rai News, aveva recentemente ricevuto un aumento di capitale da 750 milioni di dollari, dopo i contestati licenziamenti effettuati da Garg ha inviato una e-mail a tutti i suoi dipendenti, richiamandoli al lavoro. "Dobbiamo ancora fare parecchio lavoro e speriamo che tutti i dipendenti potranno tornare a focalizzarsi sui nostri clienti e aiutarsi tra di loro al fine di creare una grande azienda di cui possiamo andare orgogliosi", questo in sintesi il contenuto della lettera.

Cari amici, credo e spero che l’epilogo di questa brutta storia riesca ad insegnare qualcosa a tutti noi. Non ci sono super poteri, e non ci sono re e sudditi. Senza rispetto, senza, etica, senza dignità, nessuna azienda potrà mai raggiungere nel mondo traguardi importanti. Solo insieme le aziende e i lavoratori possono dare vita ad un futuro degno di essere vissuto.

A domani.

Mario 

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