Oristano 2 dicembre 2021
Cari amici,
Ridurre l'utilizzo di
imballaggi usa e getta e limitare lo spreco di cibo nei servizi di
ristorazione, questo l'imperativo oggi dominante. Ebbene, questo è il Leitmotiv che ha animato una fresca start App, che è
partita dalla brutale realtà che il 50%
dei rifiuti giornalieri prodotti da un cittadino riguarda proprio gli
imballaggi! Detto fatto, ed ecco che i
due creatori della start App, Giulia Zanatta, Daniele Cagnazzo e Alberto
Garuccio, quassi un anno fa, hanno dato vita a “AROUND”, coraggiosa iniziativa
nata nel periodo del Lockdown, per raggiungere due importanti obiettivi:
ridurre la quantità di imballaggi, purtroppo sempre in aumento, e ridurre lo
spreco alimentare.
Come ha riportato Il
Giornale, la neonata creatura da loro partorita ha finalmente “aperto gli occhi”, ricevendo il primo avallo da alcuni ristoratori di Milano. Definita dagli stessi
ideatori "il primo aggregatore di servizi Zero Waste (in italiano zero
spreco) del settore food", Around ha subito incarnato un nuovo modus
operandi sulla attuale necessità dell'utilizzo del packaging. Una concezione, per
inciso, che sposa il modello circolare del riuso e che è rivolta tanto ai
ristoratori quanto ai consumatori.
Nata come detto nel
periodo del terribile Lockdown, che ha visto un netto incremento delle consegne
a domicilio, Around ha colto la palla al balzo, trovando il giusto strumento
per ridurre ed eliminare i volumi dei contenitori ed imballaggi monouso legati
a quegli ordini, oltre a tener presente i numeri più recenti legati allo
smaltimento dei rifiuti sempre in crescendo. La soluzione adottata appare pratica
e originale, capace di abbattere l'utilizzo sconsiderato del packaging monouso.
Al suo posto, Around propone un modello circolare basato su incentivi al
riutilizzo e sulla riduzione degli sprechi alimentari.
Ma come funziona il
modello proposto dalla startup? È semplicissimo. Tutto ruota attorno a due
pilastri: l'introduzione di un packaging riutilizzabile (contenitori) nei
servizi di asporto e food delivery e la vendita del cibo rimasto invenduto al
termine di ciascuna giornata lavorativa ad un prezzo scontato deciso dai
ristoranti convenzionati. I contenitori proposti da Around (al momento esistono
tre modelli) sono riutilizzabili più volte e muniti di un Qr code che fa riferimento
all'applicazione Aroundrs (scaricabile su Apple store e Google play).
I ristoranti che man mano
si convenzionano hanno da un lato la possibilità di sottoscrivere un
abbonamento con servizi e vantaggi calibrati sulle proprie esigenze (in modo
tale da diminuire il loro impatto ambientale e ridurre la quantità di rifiuti
da imballaggio legata al delivery grazie ai suddetti contenitori) e dall'altro,
i clienti possono scaricare la App e visualizzare i ristoranti che hanno
aderito al progetto, e noleggiare gratuitamente il packaging per l'asporto e
restituirlo nel giro di una settimana (in caso contrario, è previsto un
addebito di 10 euro). Il lavaggio dei contenitori verrà effettuato dagli stessi
ristoranti, a meno che questi non abbiano accesso al servizio extra di lavaggio
centralizzato di Around.
Ma, come accennato, alla
lotta per la riduzione degli imballaggi si aggiunge quella che tende a ridurre lo spreco
di cibo. Su questo versante il programma Zero food waste permette ai
ristoranti di pubblicare sulla App il cibo rimasto invenduto ad un prezzo
scontato. I consumatori possono consultare le offerte e acquistare il cibo
direttamente dall'applicazione, presentandosi di persona al ristorante (nella
fascia oraria indicata dal ristoratore) per il ritiro. In un’ottica futura, più
il network degli esercizi affiliati al programma crescerà, e più i clienti
potranno noleggiare e consegnare i contenitori presso ogni altro ristorante
aderente al sistema.
L’iniziativa è apparsa subito interessante. Lo scorso giugno è partita la prima fase di lancio. Cinque
ristoranti di Milano hanno messo a disposizione dei rispettivi clienti appositi
contenitori riutilizzabili Around. Si attendono nuove adesioni già in questo
autunno, in concomitanza con il lancio del modello del riuso nelle scuole. Da
Bologna a Torino, passando per Firenze, l'intenzione dei fondatori è coprire
gradualmente le principali città italiane.
Cari amici, personalmente
condivido in pieno l’iniziativa, che si muove nella positiva ottica del riciclo e del “meno
spreco”, certamente non limitato al solo settore della ristorazione. Il
servizio, infatti, come chiarito dai titolari della Around, è tecnicamente
estendibile anche ad altre attività alimentari diverse dai ristoranti, come
gastronomie e supermercati; servizio che, per il consumatore finale è gratuito, mentre è invece tarato su pacchetti ad hoc (basic, standard, extra, premium, custom) per gli
operatori della ristorazione, con offerte differenziate in base a necessità e
volume di affari.
Amici, se son rose…fioriranno!
A domani.
Mario
I tre inventori di "AROUND" |
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