Oristano 10 dicembre 2021
Cari amici,
Di bullismo e mancata
sintonia tra famiglia e scuola ho parlato diverse volte su questo blog. Educare le
nuove generazioni non può mai prescindere da un forte connubio tra famiglia, scuola e società. In assenza di tale sintonia, i ragazzi, più che ineducati “educati
male”, fanno in fretta a diventare aggressivi, violenti e a trasformarsi in pericolosi
bulli. L’episodio che sto per raccontarvi e che ho appreso dal Web, mi è apparso significativo, perché un
po’ diverso dal solito; la reazione della mamma del bambino, infatti, non si è
concretizzata ‘a caldo’, ovvero subito dopo il rimprovero effettuato dall’insegnante,
ma ‘a freddo’, cosa che appare ancora più ingiustificabile, in quanto messa in atto a distanza di un anno dall’episodio.
Il fatto, avvenuto in una
scuola elementare siciliana, a Borgo Ognina di Catania, ha avuto come
protagonista una mamma, che alla notizia, riferitale dal figlio, che la maestra
aveva "osato" rimproverarlo in aula, si è subito dopo recata a scuola
per contestare il fatto. Nel vivace colloquio aveva così minacciato in
dialetto l'insegnante: "Ora sugnu incinta, ma appena partorisciu
i primi coppa su pi tia" ("Adesso sono incinta, ma appena
partorisco le prime legnate sono per te", ndr). La minaccia, in realtà,
non era solo uno sfogo momentaneo, ma ha covato nel cuore della donna per circa
un anno.
Poco tempo fa, ha deciso, infatti, di concretizzare la minaccia lanciata alla maestra un anno prima. Ha raggiunto
la scuola, ha atteso davanti all'edificio la fine delle lezioni, e quando l'ex
maestra del figlio è uscita per raggiungere l’auto e tornare a casa, l’ha
raggiunta e, dopo averla ingiuriata e messo le mani addosso, l’ha picchiata selvaggiamente
davanti agli alunni ed ai loro genitori, che, vista la scena, hanno subito
chiamato il 112.
Dopo che l’ex insegnante era
caduta a terra, ha chiamato il figlio per farle vedere, in modo compiaciuto, il
risultato della sua azione violenta. I poliziotti del commissariato di Borgo
Ognina di Catania, hanno identificato e poi denunciato la giovane donna 26enne,
seppure in stato di libertà. La maestra è stata portata in ambulanza nel pronto
soccorso di un vicino ospedale, dove è stata sottoposta alle cure del caso. Non
ci sono parole per commentare comportamenti così negativi, che certamente
incideranno in modo pessimo sulla futura formazione del ragazzo.
Cari amici, quando le due
più importanti Istituzioni preposte alla formazione dei giovani non dialogano,
non si trovano in sintonia e non si accettano, riusciamo a creare solo una
gioventù bruciata in partenza. La scuola ha necessità di un dialogo costante con
le famiglie degli alunni, il suo compito non è solo quello di migliorare la
conoscenza delle materie di studio, ma di creare in loro quella formazione
culturale necessaria nella vita futura, arrivando anche a migliorare quella delle loro famiglie.
Il vero compito della
scuola è quello di rendere migliore la Società, rendendo le nuove generazioni
possibilmente migliori di quelle precedenti, che in pratica significa formare i figli
migliori dei loro genitori. E questo, purtroppo, non tutti i genitori lo
accettano! Se la Società non creerà le condizioni per migliorare i rapporti
Scuola e Famiglia, i nostri figli e i nostri nipoti non vivranno certo un
futuro di pace, ma composto di perenne egoismo, prevaricazione, e violenza. Lo
Stato non può continuare a ignorare questa situazione di pericoloso disagio
senza intervenire in modo adeguato.
A domani.
Mario
Un litigioso Consiglio di classe |
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