giovedì, dicembre 30, 2021

CITTÀ, CIRCOLAZIONE CAOTICA, INQUINAMENTO E RISCALDAMENTO GLOBALE: DAL 2050 A MILANO LE AUTO PRIVATE POTREBBERO ESSERE BANDITE DALLA CITTÀ.

La Milano del futuro sarà senza auto?

Oristano 30 dicembre 2021

Cari amici,

Che nelle città, in particolare nelle megalopoli, la circolazione sia diventata praticamente impossibile, specie nei centri storici, è cosa ben nota. Finora tutte le soluzioni tentate (dalle corsie preferenziali alle piste ciclabili) non hanno portato grandi effetti positivi per cui iniziano a circolare voci di soluzioni a dir poco avventate, difficili da digerire. Una delle proposte, da alcuni cittadini definite sconvolgenti, è quella lanciata da  Elena Grandi, Assessora all’Ambiente del Comune di Milano.

In un’intervista rilasciata senza peli sulla lingua al Corriere della Sera la Grandi si è così espressa: “L’amministrazione di Milano non vuole veder circolare nemmeno le auto elettriche, per il semplice fatto che non vuole più vedere le auto circolare in città. Di nessun tipo. È obiettivo di massima dell’Amministrazione avere, entro il 2050, una città totalmente senza auto private; ripeto: nemmeno elettriche, noi vogliamo una città senza macchine”.

Indubbiamente un grande shock per molti, a cui si aggiunge il varo di provvedimenti immediati, come la creazione di zone da percorrere a 30 km/h, l’aumento delle piste ciclabili ovunque e così via, normative che stanno rendendo già oggi impossibile la vita ai milanesi. I patemi d’animo crescono di giorno in giorno, pensando, con timore, ai provvedimenti che certamente arriveranno nei prossimi anni. Il convincimento sempre più forte è che quella in carica sia una giunta che dà mano libera all’estremismo ambientalista contro l’automobile.

Se è pur vero che il problema del traffico a Milano è serio e complesso, non si possono nemmeno ignorare le conseguenze di un possibile blocco delle auto private in città. L’auto per tante famiglie  è uno strumento necessario alla vita quotidiana, in particolare per chi, per esempio, alle 7 del mattino ha tre figli da portare in asili o scuole diverse e sparse in punti disparati della città; che dire, poi, degli anziani che hanno visto sparire i negozi di prossimità dal proprio quartiere e non hanno altro strumento per raggiungere i lontani ipermercati della cintura metropolitana? E quelli che vivono nelle zone semiperiferiche e periferiche della città e non possono  permettersi i tempi e le attese dei mezzi pubblici per raggiungere il posto di lavoro, che dovrebbero fare?

L’Amministrazione comunale non può certo, in ossequio al nuovo “Credo Green” applicare ‘TOUT COURT’ nuove norme condannando i più deboli! Sono quelli che non posso permettersi i 10 mila e più euro al metro quadro (costo delle abitazioni nel centro storico), e che affrontano i mille e altri problemi e le lotte, che la vita quotidiana loro impone. Per loro l’automobile non è un lusso, ma una necessità. Di ogni maledetto giorno. Ecco, credo che l’Amministrazione della città, prima di prendere decisioni così drastiche farebbe bene a riflettere meglio.

Indubbiamente bisognerà, davvero, trovare soluzioni adeguate, che non potranno limitarsi solo ed esclusivamente alla circolazione delle auto private in città, ma dovranno certamente cercare di affrontare e risolvere i problemi conseguenti all’evoluzione che, da oggi al 2050, avrà il “surriscaldamento globale”, che prevede aumenti particolarmente intensi nella fascia europea.

Un recente studio svizzero ha analizzato in che modo potrà cambiare il clima nelle città europee nei prossimi decenni. Focalizzando l’attenzione, per esempio, proprio su Milano e Roma, Milano, si troverà ad affrontare un clima come quello attuale di Dallas, negli Stati Uniti; che sta a significare che le temperature saranno in crescita di oltre 7 gradi centigradi, rispetto ad oggi, nei periodi più caldi”, e  di “2,5 gradi centigradi in media”. A Roma, allo stesso modo, il clima sarà simile a quello che oggi c’è in Turchia, con temperature di 5,3 gradi più alte nei mesi estivi e di 2,6 gradi in media. E a Torino, invece, le temperature saliranno di 7,7 gradi in più, durante i mesi più caldi, e 2,1 in media.

Cari amici, Di qui al 2050, infatti, circa l’80 per cento delle grandi città di tutto il mondo vivrà degli stravolgimenti epocali dal punto di vista del clima. E ad essere più colpito sarà proprio l’emisfero settentrionale della Terra. In Europa, a Parigi, per esempio, si avvertiranno le sensazioni che oggi si provano a Canberra, in Australia, con temperature di 6,1 gradi più alte in estate e di 1,4 gradi in media. Lo studio svizzero ha il merito di essere tato molto chiaro in termini di impatto mediatico. Se infatti numerose analisi hanno offerto risultati interessanti ma numerici e a volte complessi da interpretare, il nuovo rapporto è chiarissimo in termini di conseguenze dei cambiamenti climatici.

Saremo davvero capaci di mettere in atto tutti quei sistemi per contenere questa, sotto certi aspetti, catastrofica situazione?

A domani.

Mario

 

 

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