venerdì, luglio 28, 2023

PRESTO DAREMO L'ADDIO AI BANCOMAT. LE BANCHE E IL GOVERNO PREMONO, CHI PER RISPARMIARE E CHI PER COMBATTERE L'USO DEL CONTANTI.


Oristano 28 luglio 2023

Cari amici,

Le banche, con l’avallo del Governo, stanno portando avanti un’operazione che tende ad eliminare la gran parte dei BANCOMAT funzionanti sul territorio. In realtà c’è un interesse comune per entrambi. Le banche non li vogliono in quanto intendono risparmiare sui costi, e infatti da tempo stanno portando avanti una dura politica di chiusure delle filiali con operatore, ma anche una forte politica di chiusura dei bancomat. Il motivo è molto semplice e chiaro: tagliare i costi.

Mantenere attivo un bancomat, revisionarlo e rifornirlo sempre di danaro ha costi importanti e le banche vogliono eliminarli. Il risultato è che la chiusura dei bancomat procede spedita e sono già tanti quelli chiusi. Gli utenti più svantaggiati sono i clienti che vivono nei piccoli comuni italiani, dove non solo non vi è uno sportello bancario ma neanche uno sportello bancomat, penalizzando gli utenti che non possono prelevare, per le loro necessità i denari depositati.

Anche il Governo è felice di avallare questa “chiusura” degli sportelli Bancomat, perché così può portare avanti al meglio la sua lotta al contante. Infatti soltanto eliminando il bancomat, pensa il Governo, si potrà mettere fuori gioco il denaro contante, che è lo strumento preferito degli evasori fiscali e riciclatori di denaro sporco. Il Governo, dunque, facendo la guerra al contante, di conseguenza, fa la guerra anche al Bancomat! Già tanti sono stati eliminati. Non ha senso mettere soglie e tetti all’utilizzo del contante se non si rende anche scomodo procurarselo e quindi i bancomat devono sparire.

Si, il Governo che le banche premono perché, in questo modo, l’utenza sarà costretta a passare ai sistemi di pagamento digitali e tracciabili. Per il Governo significa che ogni singola transazione sarà monitorata e tassata. Diventerà impossibile così che il medico, per esempio (così come l’idraulico o il meccanico), propongano al cliente/ paziente un pagamento in nero. Per le banche il vantaggio sarà forte: saranno completamente azzerati tutti i costi di filiali e Bancomat. Ma il problema non è così semplice come potrebbe apparire.

Restare senza contanti diventa un problema soprattutto nei piccoli comuni. Dopo i quasi 600 sportelli chiusi da inizio anno sulla spinta della tecnologia e del taglio dei costi, i comuni privi di presenza bancaria ammontano a oltre 3200, il 41% del totale e continuano a salire toccando non solo le aree interne, montane o i piccoli centri. Oltre 4,2 milioni di persone e 249mila imprese non hanno accesso ai servizi bancari nel comune di residenza, senza dimenticare che si dirada anche la rete delle filiali nelle grandi città.

Il tema, sollevato anche dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, all'assemblea Federcasse è dettagliato dalla Fondazione Fiba del sindacato First Cisl. «Trovare uno sportello bancario sta diventando sempre più difficile - si legge nell'analisi del sindacato - Non solo nei piccoli centri o nelle aree montane, ma anche nelle grandi città. Il disimpegno delle banche dai territori non è però un fenomeno uniforme e riserva infatti alcune sorprese: a Barletta o a Grosseto è più facile imbattersi in una filiale che a Milano o a Roma».

Cari amici, il problema in Sardegna appare di grande rilevanza. L’Istituto di credito sardo continua con le chiusure delle “piccole filiali” e con la chiusura dei Bancomat darà un colpo mortale ai piccoli centri, in particolare quelli dell’interno, agevolando ulteriormente lo spopolamento. Inoltre, la chiusura di troppi Bancomat sta dando il via all’arrivo degli ATM, le nuove macchine raccogli ed eroga contanti di proprietà di grandi Gruppi internazionali, che caricano forti commissioni per i prelievi. Siamo sicuri che sia questa la strada giusta da seguire? Il credo proprio di no!

A domani.

Mario

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