venerdì, luglio 07, 2023

IL CONSIGLIO DEI MINISTRI HA APPROVATO LE NUOVE REGOLE CHE ANDRANNO A MODIFICARE L'ATTUALE CODICE DELLA STRADA. ECCO LE PRINCIPALI VARIAZIONI.


Oristano 7 luglio 2023

Cari amici,

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il “NUOVO CODICE DELLA STRADA 2023”. Il Disegno di legge, che sarà presto in Parlamento per l’approvazione, contiene importanti novità sulla sicurezza stradale, e andrà a modificare in modo più rigoroso l’attuale codice della strada. Fortemente voluto dal ministro Salvini, prevede una serie di novità: dai limiti per i neopatentati alla revoca della patente per chi guida in stato di ebbrezza. Il testo approvato dal CDM ora dovrà essere discusso e approvato dal Parlamento. Vediamo le principali modifiche.

Regole e sanzioni più severe sui comportamenti anomali degli automobilisti: dall’uso del cellulare mentre si è al volante alla guida sotto l'effetto droghe, con sanzioni che prevedono il ritiro immediato della patente. Nuove norme comportamentali anche per chi guida i monopattini, nuove norme anche per le Zone a traffico limitato (ZTL), su autovelox e segnaletica. Soddisfatto il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti (MIT) Matteo Salvini che, al termine del CDM ha detto: “Da ministro e da genitore mi piace sottolineare l'assoluto giro di vite, con tolleranza zero, per chi guida in stato di ubriachezza o sotto effetto di droghe. Chiunque utilizzi droghe e viene trovato positivo, ha la revoca della patente fino a tre anni. Quindi il messaggio molto chiaro è: se ti stronchi di canne o ti impasticchi, o sniffi a tempo perso e ti metti al volante io ti ritiro la patente e fino a 3 anni non la rivedi più''.

Il disegno di legge, come commentano nel ministero, "prevede un rafforzamento delle misure di contrasto alla guida sotto l'effetto di alcol e droghe, con l'introduzione del divieto assoluto di assumere alcolici per i conducenti già condannati per reati specifici e l'obbligo, per gli stessi, di installare il cosiddetto 'alcolock', che impedisce l'avvio del motore se il tasso alcolemico del guidatore è superiore allo zero. Sarà punibile, a prescindere dallo stato di alterazione psico-fisica, guidare avendo assunto droghe, e la positività al test rapido farà scattare immediatamente il ritiro della patente e, successivamente, anche il divieto di conseguire il titolo di guida per tre anni. Per i recidivi che continuano a guidare sotto l'effetto di droghe o alcol, invece, è previsto l'ergastolo della patente, ovvero la revoca a vita. Inoltre, i neopatentati non potranno mettersi alla guida di veicoli di grossa cilindrata prima dei tre anni dal momento del conseguimento della patente". 

Quanto al problema circolazione dei monopattini, sono previste delle nuove norme, che prevedono l'obbligo di casco, targa e assicurazione. Quelli in sharing non potranno funzionare al di fuori delle aree consentite. Severe sanzioni per la sosta selvaggia, per la guida in contromano e su strade extraurbane particolarmente trafficate e pericolose. Maggiori garanzie anche per i ciclisti, con la disciplina del sorpasso in sicurezza sia su strade urbane che extraurbane, prevedendo - ove possibile – almeno 1,5 metri di distanza nell'effettuare la manovra. Safety car in caso di incidente potranno rallentare il traffico e fruire da deterrente per ulteriori incidenti. Più controlli e segnaletiche ai passaggi a livello. 

E infine, rileva il MIT, vengono introdotte nuove norme sulla disciplina delle zone a traffico limitato, che dovranno essere usate con il criterio del massimo buon senso, e maggiore chiarezza sugli autovelox: con successivo regolamento saranno uniformate le modalità di approvazione degli strumenti di rilevazione della velocità. ''Il CDM ha dato mandato al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti di emanare un regolamento per mettere ordine nella giungla degli autovelox'', ha dichiarato il ministro Salvini. Utilizzare i misuratori di velocità ''per fare cassa come comune, non sarà più possibile''. Nel corso del Consiglio dei ministri è stato inoltre esaminato e approvato il disegno di legge-delega per una riforma della disciplina sulla circolazione stradale, che riordina e razionalizza la materia anche nell'ottica dell'ammodernamento del testo normativo in vigore, che risale al 1992.

Cari amici, il governo ha licenziato la legge delega sulla modifica dell'attuale Codice della strada, che ora dovrà passare alla Camera e al Senato. Poi tornerà al governo che scriverà i decreti delegati. Perciò, da qui all'approvazione definitiva, potrebbero passare alcuni mesi; l’auspicio è che l’approvazione definitiva da parte del Parlamento possa avvenire entro l’anno.

A domani, cari lettori.

Mario

 

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