mercoledì, luglio 05, 2023

LA CAOTICA VITA DI OGGI CI HA FATTO PERDERE L'IMPORTANZA DELLA CORRETTA RELAZIONE VEGLIA-SONNO, REGOLATA DALL’IMPORTANTE “CICLO CIRCADIANO”. ECCO UN LIBRO DA LEGGERE: L'ARTE DI DORMIRE BENE" DI RUSSELL FOSTER.


Oristano 5 luglio 2023

Cari amici,

La nostra vita, quella di tutti i giorni, è regolata dal così detto “CICLO CIRCADIANO”, che altro non è che il nostro orologio biologico. Il curioso termine deriva dal latino ‘CIRCA DIEM’ che significa ‘intorno al giorno’, perché il ritmo circadiano è attivo sempre: 24 ore su 24 ore. In realtà questo orologio è un sistema complesso, responsabile dei diversi cicli dell’organismo, fra cui il ritmo cardiaco, la temperatura del corpo, la pressione arteriosa e il ritmo sonno-veglia. Insomma, è un meccanismo necessario, da rispettare, in quanto ne va del nostro benessere e della nostra salute.

Uno degli aspetti più importanti del Ciclo Circadiano è il rapporto fra sonno e veglia, che, secondo gli studi e le ricerche effettuate, non è uguale per tutti. Il Prof. Luigi Ferini Strambi, Ordinario di Neurologia presso la Facoltà di Psicologia, Primario del Centro di Medicina del Sonno del San Raffaele e Presidente della World Association of Sleep Medicine, afferma che esistono diverse categorie di cronotipo: Il 70% delle persone è ‘normale’ perché dorme dalle 23-24 di notte fino alle 7 del mattino; Ci sono poi i ‘gufi’, ovvero persone che andrebbero a coricarsi attorno alle 3-4 del mattino per dormire anche fino alle 12-13 e sono il 20% delle persone, e, infine, ci sono le ‘allodole’ una quota molto ridotta di persone che è già assonnata attorno alle 19-20 di sera e si sveglierebbe presto al mattino, attorno alle 4-5.

Il problema, amici, sorge quando, per le ragioni più svariate, le persone escono dalla routine quotidiana, ovvero si rompe l’equilibrio veglia-sonno esistente in ciascuno di noi. Le cause più frequenti sono i viaggi con cambio di fuso orario, i turni di lavoro che differiscono dal solito, oppure si arriva ad un’insonnia derivante da problemi fisici o psicologici. Insomma, amici, i ritmi della caotica vita moderna, gli stressanti e variabili ritmi alienanti di lavoro, con anche frequenti viaggi all’estero, riescono a mettere a dura prova il nostro organismo, facendoci in primo luogo “perdere il sonno”.

Il neuroscienziato inglese Russell Foster nel libro "L'arte di dormire bene" svela ai lettori i segreti del ciclo veglia/riposo, suggerendo gli accorgimenti da prendere per riparare ai danni che possono colpirci. Foster, che da 40 anni studia il nostro orologio biologico, in questo suo curioso libro racconta, in modo ironico, che chi soffre di insonnia, ad esempio, ha più probabilità di divorziare o di ammalarsi; così pure di ingrassare. Questo, è molto altro, è contenuto in un libro davvero affascinante! Foster spiega perché "riposare meglio vuol dire sentirsi meglio".
Leggere il libro “L’arte di dormire bene” ci aiuta a capire se siamo "allodole" (coloro che si svegliano presto) o "gufi" (quelli che tirano tardi pur di non andare a letto) e come migliorare il nostro rapporto con l'orologio biologico. Per farlo Foster parte da un assunto molto semplice: l'avvento della luce elettrica ha cambiato le nostre esistenze. Il buio della notte, che favorisce il sonno, è stato cancellato nel XIX secolo dall'avvento dell'illuminazione a gas. Non è un caso che il termine "vita notturna" venne coniato proprio allora, con i lampioni che iniziavano a rischiarare le strade delle città. Una rivoluzione che ci ha consentito di sconfinare in quella parte della giornata riservata al riposo.

Oggi, per via di schermi, monitor, ma soprattutto della miriade di impegni incessanti, viviamo quasi 24 ore su 24 in attività, svegli e iper eccitati. Non ci fermiamo mai in questa rincorsa all'ultimo secondo. Foster ci consiglia di rimetterci "a nanna", ci restituisce una regolazione interna fondamentale, anche per quanto riguarda le nostre abitudini alimentari totalmente sconvolte. Lo scienziato cita Maimonide che diceva: “Mangia come un re al mattino, come un principe a mezzogiorno e come un contadino a cena”. E aveva ragione. Gli studi hanno dimostrato che, in sostanza, il nostro metabolismo è orientato ad assorbire e bruciare calorie durante la prima parte della giornata e a depositarle sotto forma di grasso durante la fase successiva. Mangiare poco dopo il tramonto è una buona regola, così come fare una bella passeggiata all'alba può aiutarci a dormire meglio.

Foster ci insegna anche “da cosa dipendono l’umore e la capacità decisionale e come variano dal mattino alla sera"; ci chiarisce cos'è la fase REM, se è vero o falso che l'alcol o una canna di hashish favoriscono l'addormentamento e perché il caffè ci tiene svegli. Sfata anche molti miti relativi alla melatonina e spiega come il sonno, il tipo di sonno che abbiamo, possa predire perfino le malattie. Ci parla anche delle cosiddette "parasonnie" (sonnambulismo, incubi terrificanti, sonniloquio), disturbi da non sottovalutare, e anche che le apnee notturne hanno un ruolo pure nell'Alzheimer; questo perché le proteine dannose per la demenza, Beta Amiloide e Tau, si accumulano nel sistema nervoso centrale soprattutto durante le ore di veglia e vengono poi eliminate con il riposo.

Cari amici, in tanti, per la sete di raggiungere in fretta alti obiettivi di lavoro, abbiamo trascurato il sonno, quel dovuto riposo che è la necessaria cura quotidiana di ricarica delle batterie del nostro organismo; il sonno è una cura, oltre ad un meraviglioso mistero che avvolge tutta la nostra esistenza: da bambini dormiamo molto, da anziani pochissimo. Ma breve o lungo che sia, il sonno è da salvaguardare, un riposo necessario che dovremmo imparare a tutelare, per vivere meglio e più a lungo!

A domani.

Mario

 

 

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