Oristano 6 marzo 2022
Cari amici,
Fino a pochi anni fa il
vero sogno di ogni giovane che si affacciava al lavoro era quello di diventare
dipendente di un’azienda solida (preferibilmente pubblica) che poteva
garantirgli un lavoro sicuro, ben retribuito e, magari, con un bell’ufficio e
una preziosa scrivania. Da tempo, però, questo sogno risulta tramontato, per
tutta una serie di ragioni, non ultima una crescente “voglia di libertà”, oltre
ad un interiore rifiuto al lavoro sedentario, fatto di orari, spazi e tempi
limitati, e ferie concesse in periodi poco graditi.
Oggi l’aspirazione dei
giovani non è più quella di ottenere un lavoro sicuro ma vincolato a
orari, tempi e luoghi di svolgimento del lavoro, ma un “impegno lavorativo”
flessibile, tale da appagare il forte desiderio di libertà; in sintesi, un
lavoro che, seppure impegnativo, possa essere svolto in modo libero, nei luoghi
di volta in volta da loro scelti, negli orari più consoni e nei tempi
armonizzati con le esigenze personali, ferie comprese. Di questa necessità si
sono rese conto le aziende più innovative, quelle che più che alla forma badano
alla sostanza, ovvero aziende che tendono in modo forte al risultato, a
prescindere dalla presenza fisica dei loro dipendenti “nelle grandi sedi-alveare”.
Si, amici, le aziende con
un occhio al futuro hanno già intrapreso questa strada, pronte a mettere in
atto una “rivoluzione culturale” innovativa, capace di creare un rapporto nuovo
con i lavoratori dipendenti, fonte di un maggior benessere già sperimentato con
il digitale e lo Smart-working. Trasformare questa “libera forma di lavoro
fuori dall’azienda”, da temporanea in continuativa, quindi “a vita”,
significherebbe dare vita a quel forte bisogno di libertà sentito dai loro
dipendenti, consentendo loro di operare fuori dalla sede aziendale e miscelando
l’impegno lavorativo con quello personale, svolgendo il compito assegnato a
ciascuno in modo libero, purché sia garantito il raggiungimento dell’obiettivo.
È questa la reale
applicazione del concetto dell’”ottenimento del risultato”, a prescindere dal
numero delle ore lavorate. Un concetto aziendale nuovo, in cui è presente e
attivo un “forte senso di fiducia” tra azienda e lavoratore, dove l’azienda mostra
la sua attenzione ai bisogni del lavoratore e questi la ripaga con il
raggiungimento dei risultati richiesti. Una libertà che molte aziende per ora stentato
a concedere ai dipendenti, ipotizzando usi e abusi, come tempi troppo
flessibili, ferie libere e non concordate con l’azienda; di certo è un errore, perché
la libertà concessa potrebbe consentire ottimi risultati aziendali, a
prescindere dai tempi e dai modi usati per ottenerli.
Ebbene, amici, almeno due
aziende importanti, con una mentalità alquanto aperta, hanno deciso, invece di
“fidarsi” ed entrare nella nuova ottica di libertà per obiettivi. Una di
queste aziende è la “OneDay”, che fin dal 2018 ha iniziato a
sperimentare un percorso nuovo, abolendo il cartellino e spostando il focus
della performance individuale sugli obiettivi raggiunti e non sul numero di ore
lavorate. Un “cambio di strategia epocale”, messo in atto per l’ottenimento di
una performance sostenibile, con l'obiettivo di ottenere il miglior risultato.
La manager Betty Pagnin,
People & Culture Director di One Day, intervistata da Tiscali sull’innovativa
direzione presa dall’azienda ha dichiarato, circa le criticità riscontrate per l’attuazione
del nuovo sistema di lavoro, che “in Italia siamo estremamente legati alle
regole di un CCNL che non rappresenta l'agilità necessaria per le aziende in
forte crescita, e neppure le esigenze di una nuova generazione di lavoro, più
fluida, più responsabile e agile. Noi, comunque, stiamo dando a tutti la
possibilità di aumentare il numero di ore ferie previste dal contratto senza
essere penalizzati e anzi lavorando in un contesto di settimana flessibile.
Siamo work in progress con ogni Team, perché questo possa essere
possibile”.
Altra azienda che si
muove sulla stessa lunghezza d’onda è “Netflix”. La casa di produzione
di "House of Cards" e "Orange is the New Black" usa anch’essa
una strategia aziendale che l'ha portata a un successo strepitoso: i dipendenti
possono godere di ferie illimitate e gestire le spese senza che vengano
approvate dai direttori, a condizione che agiscano nell'interesse dell'azienda;
soprattutto non vengono giudicati per la mole di lavoro. Insomma, Netflix tratta
i dipendenti come adulti responsabili! Netflix è orgogliosa di assumere solo
"adulti totalmente qualificati", che vengono trattati come tali.
Viene conferita loro la massima libertà d'azione, in modo che possano correre
rischi e proporre idee innovative senza restare "impantanati" in uno
schema prestabilito. D’altro canto, l’azienda si aspetta che i dipendenti
lavorino ad altissimi livelli, altrimenti vengono messi alla porta (naturalmente
con una generosa liquidazione).
Cari amici, credo che le
nuove generazioni vivranno modi di lavorare molto diversi dai nostri. Questa
nuova cultura del lavoro basata su "libertà e responsabilità" sono
certo che si estenderà enormemente, e sarà alla base del successo delle migliori
aziende nel pieno Terzo Millennio!
A domani.
Mario
Nessun commento:
Posta un commento