Oristano 13 marzo 2022
Cari amici,
L'acqua è un bene
prezioso, indispensabile alla vita sulla terra, per cui è auspicabile che tutti
possano disporre della giusta quantità di acqua, anche se purtroppo così non è.
Molte popolazioni, infatti, sono costrette a combattere contro la siccità e la
sete ogni giorno, e questo comporta malattie, scarso sviluppo e maggiore
povertà. L'uomo da sempre ha cercato di trovare rimedio alla carenza di questo prezioso liquido, inventandosi sistemi
per produrre acqua anche dall’aria, ma finora con poco successo. La tecnologia,
però, continua senza soste a fare passi da gigante, come possiamo constatare
ogni giorno che passa.
Le scoperte continuano ogni giorno! Quando tempo fa abbiamo gioito per
l’invenzione del primo pannello solare che consentiva di produrre corrente
elettrica direttamente dal tetto di casa nostra, quasi non è ci sembrò vero, mentre oggi i pannelli solari sono una realtà assodata. Ebbene, oggi voglio proprio parlarvi di pannelli solari, ma abbastanza "particolari", che la moderna tecnologia ha di recente messo a punto. La bella notizia è che sono stati concepiti dei particolari
pannelli solari, capaci di sfruttare il vapore acqueo dell’atmosfera trasformandolo in acqua potabile, oltre ovviamente anche di produrre
energia elettrica!
Questa rivoluzionaria
scoperta, seppure ancora in fase di studio e sperimentazione, potrebbe incidere in modo significativo sulla vita di moltissime
persone, consentendo di
dare sollievo alle zone del nostro pianeta che scarseggiano di risorse idriche.
I test iniziali effettuati sui primi prototipi di questi pannelli solari capaci
di produrre acqua potabile stanno dimostrando già tutta la loro efficacia. Sviluppati
da una startup dell’Arizona, la Zero Mass Water, basano il loro funzionamento
sulla combinazione dell’energia solare prodotta dai pannelli con l’aria esterna
che, come sappiamo è carica di umidità. Ma vediamo come avviene la produzione
dell’acqua.
Questi particolari
pannelli di ultima generazione, che per quanto innovativi, all’apparenza sono
simili a quelli normali fotovoltaici che conosciamo, riescono a catturare il
vapore acqueo presente nell’atmosfera trasformandolo in liquido, ovvero in
acqua potabile. Ciò significa che ciascuno di essi genera non solo corrente
elettrica, ma anche acqua, con un potenziale di assorbimento pari a circa 10
litri al giorno. In dettaglio, questo nuovo dispositivo è composto da un
pannello solare di tipo tradizionale affiancato da due idropannelli: uno genera
energia e calore, l’altro è capace di assorbire l'umidità dell’aria, ricavandone acqua potabile.
Il funzionamento avviene
in questo modo: l’energia prodotta dal pannello standard viene utilizzata per
far precipitare l'acqua presente nell'aria, che, successivamente, viene fatta evaporare per eliminare le sostanze inquinanti, riportandola poi allo stato
liquido; l’acqua così ottenuta viene quindi filtrata attraverso diversi strati
di minerali, tra cui calcio e magnesio per renderla potabile e infine viene
condensata in un serbatoio di bordo. Questi serbatoi possono contenere fino a
30 litri d’acqua e sono collegati a un rubinetto che porta l'acqua raccolta
all'interno delle case e delle strutture.
Ovviamente ogni
installazione è personalizzabile: se per una famiglia bastano due pannelli, per
una scuola di circa 50 ragazzi ne servono invece all'incirca 10. In molti hanno
richiesto questi speciali pannelli alla Zero Mass Water: dalle associazioni
umanitarie presenti in zone disagiate del mondo fino ad eleganti grattacieli
americani. Inoltre, la manutenzione di questi dispositivi risulta essere
veramente a basso costo, tanto che l’azienda produttrice consiglia di cambiare
ogni anno i filtri dell'aria, mentre i minerali all’incirca ogni cinque anni;
il tutto al costo globale di pochi dollari.
Cari amici, la startup Zero
Mass Water si è posta l'obiettivo di rendere disponibile l'acqua in ogni
parte del mondo, anche in quelle zone più disagiate e povere. Ma in che modo
pensano di poterci riuscire? Nel 2015 l'azienda ha creato il suo primo prodotto
chiamato Source, che consiste in una matrice di pannelli solari che raccoglie e
filtra l'acqua dal vapore presente nell'aria. Ad oggi questo tipo di pannelli
sono stati installati in 11 Paesi tra cui Cile, Giordania, Stati Uniti e Perù e
il prossimo obiettivo è l'Australia dove l'Agenzia Australiana per le Energie
Rinnovabili (ARENA) ha commissionato 150 pannelli in diverse città, tra cui
Sydney e Adelaide. Considerato che nel mondo esistono oltre 2 miliardi di
persone che non hanno acqua potabile, credo che questa invenzione potrà dare,
davvero, un grande aiuto.
A domani.
Mario
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