venerdì, gennaio 21, 2022

LE PIANTE AROMATICHE, ARMI NUOVE PER COMBATTERE IL CANCRO. DALL’USO IN CUCINA A QUELLO FARMACEUTICO.


Oristano 21 gennaio 2022

Cari amici,

Credo di poter affermare che in ogni cucina che si rispetti le piante aromatiche non solo non mancano, ma spesso sono presenti in gran numero. Si, siamo abituati ad utilizzarle per insaporire i cibi, le aggiungiamo nel sugo della pasta, negli altri diversi condimenti, per profumare brasati, così come negli arrosti, in quanto capaci di dare profumo e sapore a piatti di ogni tipo; sono inoltre utilizzate anche per preparare delle salutari tisane e caldi decotti fumanti. E non è certo tutto: recenti studi hanno messo in luce che diverse piante aromatiche che usiamo ogni giorno in cucina, risulterebbero  utili anche nelle terapie contro i tumori.

Le piante aromatiche, amici, sono da tempo al centro della ricerca medica nientemeno che come materia prima delle nuove terapie messe in atto per combattere i diversi tipi di tumore. Fra le principali erbe aromatiche oggetto di studio troviamo il timo e l'origano, due delle essenze mediterranee più amate e utilizzate nelle nostre cucine. Partiamo, allora, proprio da questa coppia vegetale così piena di virtù, per poi allargare il campo alle altre erbe aromatiche.

Nel timo e nell'origano si trovano sostanze come timolo, Carvacrolo e Timo-idrochinone, presenti anche in altre piante della famiglia delle Lamiaceae. Sono sostanze che hanno importanti proprietà antitumorali, antinfiammatorie, antibatteriche e antiossidanti.  Da tempo i team di ricerca della Purdue University, della Martin Luther University Halle-Wittenberg e della Michigan State University negli Stati Uniti, si muovono in questa direzione.

In particolare risulta più avanzata la mappatura biosintetica del Timo-idrochinone, che sembra avere le maggiori proprietà di blocco nello sviluppo del tumore. C'è indubbiamente da risolvere la questione dell'enorme quantità di piante necessarie per il lavoro di perfezionamento delle terapie antitumorali (con conseguente coltura intensiva delle aromatiche), e, a questo proposito, i ricercatori pensano alla modifica genetica delle essenze in modo "dedicato", così da far crescere variazioni particolarmente cariche delle proprietà prima accennate, in modo da usarle più facilmente in farmacologia, oppure mescolando le essenze vegetali con microrganismi contenuti nei lieviti.

Le essenze in studio risulterebbero ben efficaci  per proteggere dagli effetti della radioterapia, in quanto l'uso di radiazioni ionizzanti per il trattamento di varie tipologie di tumori è una delle terapie più utilizzate ed efficaci, ma presenta, purtroppo, pesanti effetti collaterali fra cui quelli di irritazioni o addirittura sviluppo di tumori della pelle. Per contrastare questi effetti,  un team di medici guidato da Faruck Lukmanul Hakkim dell’Università di Nizwa, Oman e Nagasaki, ha pubblicato un interessante studio.

Questo studio risulta focalizzato sull'uso delle essenze naturali che contengono quegli acidi organici in grado di ridurre fino al 40% il danno cellulare derivante dalla radioterapia, variabile a seconda della quantità e tossicità dei raggi utilizzati. Faruck Lukmanul Hakkim ha lavorato in particolare sull'acido caffeico, presente ovviamente nel caffè ma anche in propoli, melissa, angelica, bardana, cicoria, carciofo e fragola; sostanza presente anche nell'acido rosmarinico (che si trova non solo nel rosmarino come pure nella salvia, nell’origano, nel timo e nella menta piperita), e anche sull'acido cinnamico (estratto da cannella, storace e karité).

Cari amici, la notizia che le piante aromatiche possano risultare utili nelle terapie antitumorali, potrebbe cambiare radicalmente il modo in cui vengono oggi prodotti i farmaci antitumorali. La scoperta effettuata dagli studi in corso appare un’ottima via tutta da percorrere, ed è certamente un passo essenziale per poter combattere in modo più mirato un male che, sempre più diffuso, angustia già tante persone in tutto il mondo. La natura, amici, è da sempre nostra alleata, e, con lo studio e la conoscenza, ci riserverà ancora grandi sorprese!

A domani.

Mario

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