Oristano 8 gennaio 2022
Cari amici,
L’organizzazione World
business council for sustainable development, struttura dove siedono i CEO di oltre 200 aziende internazionali impegnate sull'agenda della sostenibilità, ha così
definito la mobilità sostenibile: “Mobilità significa dare alle persone
la possibilità di spostarsi in libertà, comunicare e stabilire relazioni senza
mai perdere di vista l’aspetto umano e quello ambientale, oggi come in futuro.”.
Quale è, dunque, il
futuro della mobilità sostenibile? Per saperlo risulta utile partire dalla realtà dell’attuale
sistema trasporti; il settore trasporti consuma un quinto dell’energia primaria
prodotta nel mondo, il 40% di questa alimenta il traffico urbano, con una
ripercussione importante sui rischi per la salute. Questo perché, secondo le
stime dell’OMS, il 92% della popolazione mondiale vive in centri urbani dove la
qualità dell’aria è oltre i limiti di sicurezza, per la concentrazione di
polveri sottili, del biossido di azoto e dell’ozono
dei bassi strati dell’atmosfera.
Si, amici, rivoluzionare
il sistema dei traporti appare sempre più urgente e necessario. Smeraldo
Fiorentini, Direttore generale divisione Trasporti e Logistica di Almaviva,
una realtà made in Italy con una forte presenza internazionale, leader a
livello globale nell’ICT (Information and Communication Technologies),
recentemente si è così espresso: «Il settore dei trasporti sta vivendo una
fase di profonda trasformazione e rilancio grazie al digitale. Le risorse del PNRR
permetteranno di disegnare la mobilità del futuro. Questa è un’opportunità
unica per lo sviluppo del nostro Paese in ambiti strategici quali mobilità
sostenibile e trasporto collettivo, sicurezza stradale e logistica intermodale».
Con il giusto impiego dei
fondi del PNRR, infatti, sarà possibile raggiungere un modello di mobilità a minore
impatto ambientale, con il forte coinvolgimento dei due soggetti principali: i Governi,
la cui azione può indirizzare e normalizzare investimenti su tecnologie ibride
o elettriche a scapito di fonti energetiche tradizionali e il settore
privato, comprendente aziende e privati cittadini, veri motori del
cambiamento. Quanto al settore privato, è la costante innovazione il vero
motore che fa viaggiare persone e merci nel modo
più funzionale, economico e sicuro.
«Il digitale accelera le
soluzioni per la smart mobility, porta grandi vantaggi, immediatamente
percepibili e fruibili da tutti i viaggiatori – afferma
Fiorentini – Abbiamo diversi esempi di innovazione digitale targata Almaviva,
che contribuisce a garantire sicurezza, sostenibilità ambientale e rilancio del
settore e che migliora l’esperienza di viaggio delle persone».
All’impegno delle aziende
deve far seguito quello dei privati, con la messa in atto di pratiche virtuose di
mobilità slow, ovvero di quelle reali alternative alla mobilità consona,
come l’utilizzo di biciclette, servirsi dei mezzi pubblici, utilizzare i
servizi di car sharing. Il ricorso a pratiche di mobilità slow non è solo
legato al discorso ecologico ma comprende anche gli indubbi vantaggi da un
punto di vista della salute; basti pensare all’aumento dell’attività fisica
giornaliera, ottenuta adoperando, per esempio, la bicicletta o il monopattino
elettrico negli appositi spazi predisposti dalle autorità cittadine.
Secondo
lo Smart city index 2020 di Ey, uno studio che analizza lo
sviluppo di infrastrutture delle Province italiane e la loro capacità di
innovare offrendo servizi di qualità ai propri cittadini, il grado di
equilibrio tra mobilità, energia e ambiente è stato già raggiunto da molte
delle città italiane più importanti. È auspicabile che molte altre seguano la stessa strada.
Cari amici, il futuro
della mobilità sostenibile è strettamente legato all’adozione di pratiche,
tecnologie e infrastrutture volte in particolare al miglioramento delle reti
energetiche e ambientali (comprensive di riscaldamento, illuminazione, verde
urbano, acqua e rifiuti), distribuite ai cittadini tramite sistemi rinnovabili.
Solo procedendo “insieme” (autorità, aziende e cittadini), si potrà arrivare ad
avere una mobilità eco-sostenibile e una vita più sana e sicura, a partire
dalle città.
A domani.
Mario
1 commento:
Godiamoci queste elucubrazioni durante l'incessante aumento delle provocazioni tra USA e Russia che forse sfoceranno in una guerra in un piccolo mondo finito nell'immensità dello spazio. Peccato che quei grandi geni che siedono al comando non si interessino a quello che succede là fuori. Abbiamo un piatto bello ricco: il sole in una fase di minimo; il prevedibile inizio di una piccola era glaciale; l'aumento dei possibili CME, anche in versione super, con il conseguente collasso delle reti elettriche; l'indebolimento sempre più accentuato del campo magnetico terrestre; il filone cometario delle Tauridi che si sta preparando a farci qualche regalino. Modalità sostenibile? Peccato che sia solo un bel sogno!
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