Oristano 6 gennaio 2022
Cari amici,
L’Italia si spopola e invecchia: in 50 anni siamo 12 milioni in
meno! Si, l'Italia continua a invecchiare: metà della popolazione ha più di 45
anni, e, calcolando dagli anni Cinquanta a oggi, è invecchiata di più e più
rapidamente rispetto agli altri Stati europei. Ma la Sardegna invecchia più dell'Italia: i dati ISTAT
hanno messo in evidenza che l'isola in 8 anni ha perso ben 27 mila abitanti! Ma vediamo
meglio le ultime statistiche come si evolve la situazione demografica nel nostro
Paese.
L'ISTAT, l'istituto Italiano
di Statistica, nel suo report "Sessant'anni di Europa", rileva che "se
nel 1957 la metà della popolazione italiana aveva meno di 31 anni, ora ne ha
più di 45". Un invecchiamento comune agli altri Paesi del Vecchio
Continente, dove però l'intensità media è di 11 anni. L'incremento dell'età
media in Italia ha conseguenze anche sulle gravidanze: "l'età delle donne
al parto è in Italia strutturalmente superiore a quella rilevata negli
aggregati europei, con un divario compreso tra i sei mesi e i due anni",
si legge nel documento.
Lo studio, nelle
proiezioni relative al periodo 2015-2020 ha rilevato che in Italia l'età media
del parto si attesta sui 32 anni, contro i 30,9 dell'Unione Europea nel su
complesso. Lo studio riporta inoltre alcuni dati sul lavoro: "nel 2016 il
tasso di occupazione in Italia è pari al 57,2% della popolazione in età attiva,
un livello inferiore a quello osservato nel complesso dell'UE e ancor più basso
se si considerano i soli paesi fondatori", si legge ancora nella ricerca
dell'ISTAT. Il rapporto tra giovani e anziani sarà di 1 a 3 nel 2050
mentre la popolazione in età lavorativa scenderà in 30 anni dal 63,8% al 53,3%
del totale.
Ma i dati peggiori in assoluto
li troviamo in Sardegna, dato che, come detto prima, l'isola in 8 anni ha perso
27mila abitanti. In Sardegna al 31 dicembre 2019 abitavano 1.611.621 persone, con
una riduzione di 10.636 abitanti (-6,6 per mille) rispetto all'anno precedente
e di 27.741 abitanti (-2,1 per mille in media ogni anno) rispetto al Censimento
2011. Lo ha rilevato sempre l'ISTAT, attraverso i dati emersi con le prime due
rilevazioni del Censimento permanente della popolazione. Rispetto al 2011 i
residenti diminuiscono in tre province, con leggeri aumenti per Cagliari e
Sassari.
Il calo maggiore, pensate, è proprio in provincia di Oristano
e nel Sud Sardegna (-6,3 per mille in media annua). Il 26% dei residenti è
nella provincia di Cagliari dove la densità abitativa dal 1951 sale da 164 a
339 abitanti per km2. Il comune più popoloso si conferma essere il capoluogo,
Cagliari, con 151 mila abitanti, quello più piccolo è Baradili, in provincia di
Oristano, con 77 abitanti. Oristano batte tutti anche sull’'indice di vecchiaia:
è il più alto di tutti: solo il 9,8% della popolazione ha 14 anni o meno. La popolazione residente in
Sardegna si caratterizza per una maggiore presenza di donne: sono 819.925, il
50,9% del totale e l'età media è 46,8 anni contro i 45,2 dell'Italia. «Il
confronto con i dati del Censimento 2011 evidenzia un progressivo
invecchiamento della popolazione, con ritmi superiori alla media nazionale -
spiega l'Istituto di statistica - Tutte le classi di età sotto i 45 anni vedono
diminuire il proprio peso relativo rispetto al 2011».
Il comune con la presenza
«più giovane» è Girasole, in provincia
di Nuoro, con una età media di 41,4 anni; quello «più vecchio» è Semestene, in
provincia di Sassari, dove l'età media è pari a 58,5 anni. Nel periodo
2011-2019 la popolazione di cittadinanza straniera è aumentata del 6,9% in
media ogni anno. I cittadini stranieri risultano in crescita in tutte le
province, con punte più elevate a Cagliari (+8,2% in media annua) e Sassari
(+6,8%). Ad abbassare la media ci pensano però gli stranieri presenti
nell'Isola che mostrano un'età media più bassa di 9,7 anni rispetto a quella
degli italiani (37,4 anni contro 47,1 anni nel 2019). (Ansa).
Cari amici, un quadro, dunque
a tinte fosche per l’Italia, ma in particolare per la nostra Sardegna. Nella nostra isola
questo invecchiamento con carenza di nascite si scaricherà inesorabilmente sul
territorio: entro 10 anni l’81% dei Comuni avrà subito un calo di popolazione,
l’87% nel caso di quelli dell’interno. L'immediato effetto sarà sulle famiglie,
che avranno un numero medio di figli sempre più basso. Meno coppie con figli,
quindi, e più coppie senza: entro il 2040 solo una famiglia su quattro sarà composta
da una coppia con figli, mentre più di una su cinque non ne avrà.
Credo che ogni ulteriore commento
sia inutile.
A domani.
Mario
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