sabato, gennaio 15, 2022

LA PLASTICA MONOUSO: DAL 14 GENNAIO È FUORILEGGE. LO STOP IMPOSTO DALL’UNIONE EUROPEA IN FAVORE DELL’AMBIENTE.


Oristano 15 gennaio 2022

Cari amici,

Da ieri 14 gennaio 2022 è entrata in vigore la Direttiva SUP (Single use plastic), che ha vietato nell’UE l’utilizzo della plastica monouso e non biodegradabile. Questa decisione, presa dall’Unione Europea, ovviamente coinvolge anche l’Italia, che da ieri ne ha vietato l’uso. L’obbiettivo è quello di contrastare e vincere la lotta contro l’inquinamento causato da questo prodotto ancora molto diffuso, e che, secondo alcuni studi, costituisce la metà di tutti i rifiuti dispersi sulle spiagge europee. È importante anche sottolineare che l’introduzione della norma di legge prevede pesanti sanzioni amministrative, che vanno da 2.500 a 25.000 euro per chi continua a produrre e/o vendere prodotti in plastica usa e getta che non rispettano i nuovi requisiti stabiliti per legge.

D’ora in poi, dunque, non vedremo più in circolazione gli innumerevoli contenitori di plastica monouso come piatti, posate, bicchieri in plastica e ancora Cannucce e Cotton fioc, riempire gli scaffali dei supermercati. Non solo: saranno vietati più in generale anche tutti gli articoli realizzati in polistirene espanso come i contenitori destinati al consumo alimentare d’asporto e piccoli attrezzi destinati alla pesca. Continueranno, invece, ad essere permessi tutti quei prodotti biodegradabili e compostabili con percentuali di materia prima rinnovabile uguali o superiori al 40%; percentuale che aumenterà al 60% dal primo gennaio 2024.

La saggia decisione di eliminare la plastica monouso era attesa da tempo, proprio per cercare di calmierare gli enormi danni ambientali causati dalla plastica. Una decisione pro ambiente, dunque, come è stato chiarito nel Decreto, in quanto queste misure serviranno a prevenire e ridurre il deleterio impatto della plastica che ormai da troppo tempo influisce non solo sull’ambiente (i mari in particolare) ma anche sulla salute umana, inevitabilmente legata anche alle condizioni del pianeta su cui abitiamo.

Il varo di queste misure restrittive servirà ad indirizzare e stimolare le aziende produttrici e le collegate allo smaltimento verso l’ecosostenibilità, promuovendo dei comportamenti responsabili, sia alla produzione che nella corretta gestione degli scarti e dei rifiuti in plastica. Con l’entrata in vigore di questa nuova legge, quindi, si spera di poter vedere i primi risultati già nel 2026. Il problema appare, però, ben più complesso, e ci vorrà molto più tempo per arrivare ad accettabili soluzioni globali.

Resta, per esempio, il problema delle micro e della nano-plastiche, che appare di difficilissima soluzione. Mitigato il problema dell’inquinamento causato dalla plastica monouso, che potrebbe avvicinarsi presto alla soluzione, non si può dire lo stesso per altri tipi di plastica, meno visibili ma non per questo meno pericolose. Sono le micro e nano-plastiche, presenti in larga misura nel mare (generate dal disfacimento delle innumerevoli materie plastiche presenti), oltre a quelle che si trovano nelle composizioni di prodotti per la pulizia e l'igiene personale e nei loro contenitori, particolarmente ingombranti e non sempre riciclabili.

Come fare, allora, per sostituire almeno le micro e le nano-plastiche presenti nei prodotti di uso quotidiano? La risposta la possiamo trovare addirittura in casa, in quanto ciascuno di noi potrebbe usare per la pulizia dei prodotti che possiamo trovare direttamente nelle nostre dispense! Il bicarbonato di sodio, per esempio, è un perfetto antibatterico che agisce anche come sgrassatore e neutralizzatore di odori. Anche il succo di limone è un’ottima alternativa: agisce infatti da sbiancante e sgrassante, ma ha anche proprietà antibatteriche e anti macchia; l’aceto di vino bianco, invece, è l’ideale come ammorbidente ed ha anche un’azione brillantante. Quindi, amici, basta evitare di comprare certi prodotti.

Cari amici, da ieri, dunque, non è più possibile acquistare: posate, piatti, cannucce ed altri prodotti in plastica monouso. Il divieto non si limita alla sola produzione e all'utilizzo nella gastronomia e nella ristorazione da asporto, ma anche alla vendita da parte di supermercati e negozi. Le scorte dei prodotti potranno essere smaltite dai venditori purché possano comprovarne l’effettiva immissione sul mercato in data antecedente al 14 gennaio 2022. Chissà che lotta alla plastica non stia iniziando sul serio ad essere combattuta e vinta…

A domani.

Mario

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