Oristano 3 gennaio 2022
Cari amici,
La parola inglese “Regifting”
tradotta letteralmente significa rimettere in circolo un regalo ricevuto,
in quanto, con tutta probabilità, privo di gradimento oppure doppiato. Noi
italiani questo termine inglese Regifting lo usiamo, più prosaicamente, quando
vogliamo “dare una seconda vita” ad un regalo che abbiamo ricevuto durante le
Festività e che non vogliamo tenere, in quanto non soddisfa i nostri gusti oppure
proprio non ci serve.
Per tanto tempo questo
“riciclo” dei regali è stato effettuato in silenzio, in modo alquanto
riservato, perché “guai a parlarne”,
saremo stati considerati degli emeriti maleducati! Parlarne con gli altri era ritenuto
quasi un tabù, mentre oggi, grazie anche al modo di pensare delle nuove
generazioni, si inizia a parlarne senza timore, in quanto il Regifting inizia
ad essere considerato una pratica utile e “virtuosa”, proprio da incoraggiare,
un sistema in cui guadagnano tutti: dal portafoglio all'ambiente.
Amici, diciamolo con
grande sincerità: a chi non è mai capitato di ricevere un regalo rimasto
inutilizzato, identico a un oggetto che già si possiede, o al contrario è una
versione più nuova e aggiornata di qualcosa che abbiamo già in casa, tale da rendere
la versione precedente inutile e datata? Certamente si, per cui dare una
seconda vita ad un regalo deve diventare la norma, non qualcosa di nascosto,
come per anni si è fatto tacendo, in quanto, allora, era considerata una
pratica purtroppo gravata da un certo stigma.
Finalmente, dunque, il
Regifting è una realtà praticata alla luce del sole, sdoganata in quanto parte integrante
del ‘riciclo’, termine diventato ormai costruttivo e degno di essere praticato
per la salvezza dell’ambiente. Indubbiamente non è stato socialmente facile
accettare di dare una nuova vita a un oggetto ricevuto, seppure non necessario,
vendendolo o regalando a propria volta, in quanto sintomo di scarsa attenzione
verso l’autore del regalo. Oggi invece, riciclare senza accantonare o buttare
via, è considerata una grande perché denota sensibilità e accortezza, rimettendo
un prodotto nel circolo economico, evitando gli sprechi e facendo bene
all’ambiente.
Con l'avvento poi del
commercio on line, con l’avvio di realtà come e-Bay e Amazon, il Regifting è
diventato ancora più semplice, veloce, efficace e conveniente. Se nella propria
cerchia di conoscenze non c'è nessuno a cui serve il regalo a cui dare nuova
vita, basta pubblicare un annuncio per trovare qualcuno interessato in Italia o
nel mondo. Con il ricavato della vendita poi si può pensare di regalarsi
qualcosa che ci manca o che si desidera veramente, facendo in modo da far
‘guadagnare’ tutti l’economia e l’ambiente.
Ormai, innescato dal
mondo dei giovani, il verbo imperante è “Riciclare”, una pratica in linea con
il concetto virtuoso di economia circolare, che consente di non trasformare gli
oggetti in rifiuti, ma mantenerli in circolo, dandogli una seconda vita. Il
motto degli ambientalisti è: riciclo, riuso e riduzione. Con il Regifting riutilizziamo
un oggetto destinato ad essere gettato e riduciamo la produzione ex novo,
puntando al mercato di seconda mano. Se quindi sotto l'albero quest’anno ci
capita di trovare qualche regalo non gradito, niente paura! Il periodo delle
Feste è un'occasione unica per rivendere eventuali regali doppi o inutilizzati,
dando loro una nuova casa e potendo contare sul ricavato per farsi a propria
volta un regalo.
Cari amici, viviamo tempi
in cui lo spreco dovrebbe essere bandito da ogni casa, perché è col concorso di
tutti che possiamo evitare di continuare a fare disastri nel nostro pianeta,
già abbondantemente maltrattato per nostra causa. Riciclare significa non
continuare a fare danni, significa abbandonare la triste politica imperante
dell’usa e getta, per tornare, come ai vecchi tempi, all’antica usanza del
“nulla si getta via, ma tutto si trasforma e si riutilizza”.
A domani, amici.
Mario
Nessun commento:
Posta un commento