mercoledì, gennaio 12, 2022

IL POMELO E LE SUE NUMEROSE VIRTÙ. È UN FRUTTO RICCO DI VITAMINE E ANTIOSSIDANTI, CON DIVERSI BENEFICI PER LA NOSTRA SALUTE.


Oristano 12 gennaio 2022

Cari amici,

Il “Pomelo”, nonostante il nome possa far pensare a qualche parente della mela, è invece di un grosso agrume; sì il Pomelo, è un gigante tra gli agrumi, ed è, probabilmente, una delle tre/quattro specie da cui derivano tutti i frutti del genere Citrus, oltre ad ipotizzare che sia uno degli antenati del pompelmo, insieme all’arancio. Il suo nome scientifico è Citrus maxima ed è originario del sud-est asiatico: dalla Malaysia, dove è coltivato da migliaia di anni; è stato, poi, importato in Cina, Paese che attualmente ne è uno tra i maggiori produttori mondiali, insieme agli USA e al Sudafrica.

A metà del Settecento il Pomelo arrivò in Giamaica, dove fu portato da tal Capitano Shaddock: e infatti Shaddock è uno dei nomi con cui il pomelo è chiamato nel mondo, e Sciaddocco è il termine con cui viene indicato a Genova. Altri fantasiosi nomi con cui è noto sono: cedrangolo, jaffa, pampaleone e pummelo.

Il frutto, come detto, è molto grande (può arrivare ad un diametro di una trentina di centimetri con un peso massimo di una decina di kg), ha la forma allungata tipica della pera, la buccia liscia, che può essere verde, gialla o rosata. Sotto la buccia c’è uno spesso strato di sostanza bianca e spugnosa, l’albedo, che non è commestibile. In fondo, però, c’è la polpa,  il cui gusto ripaga ampiamente dello sforzo: un aroma intenso e profumato e un sapore che ricorda quello del pompelmo o dell’arancia amara, ma senza alcuna asprezza, nota amara o acidula. Gli spicchi sono separati da una robusta membrana che può essere facilmente eliminata, e sono composti da un gran numero di perle allungate e succose, con i semi disposti lungo il vertice interno.

Il Pomelo è molto buono consumato al naturale (un frutto medio corrisponde in genere ad almeno quattro porzioni), ma spesso viene utilizzato come ingrediente in insalate oppure per accompagnare i legumi. In Cina si consuma anche la buccia, che può essere cucinata, stufata o brasata, oppure candita. Si può consumare piacevolmente a colazione, al posto del pompelmo, di cui condivide le proprietà senza però il retrogusto amaro o acidulo. Ma veniamo alle proprietà nutritive del Pomelo.

Uno o due spicchi di pomelo, all’incirca un centinaio di grammi a seconda delle dimensioni, contengono circa 8 g di zuccheri, meno di un grammo di proteine e un contenuto trascurabile di grassi per un totale di circa 38 kcal. Notevole invece il contenuto di vitamina C, attorno ai 60mg, con un buon contenuto di vitamina A e una presenza non trascurabile di vitamine B1, B2, B3 e B6 mentre tra i minerali abbonda il potassio. Il pomelo  è ovviamente un’ottima fonte di fibra alimentare e ha un buon potere saziante. È un frutto consigliato durante una dieta ipocalorica: i nutrienti presenti non sono molti, ma sono presenti in quantità rilevanti. C’è chi lo consiglia come rimedio per l’ipertensione ma non esistono studi al riguardo.

Amici, i benefici del Pomelo sono davvero molteplici: Crea benefici al sistema cardiovascolare, Migliora lucidità e concentrazione, Aiuta a dimagrire, Regola la pressione, Contrasta asma e tosse, È un alleato contro l’epilessia, Tiene sotto controllo il colesterolo, Contribuisce a proteggere apparato urinario e muscoli, Sostiene il tono umorale, Combatte le infiammazioni, Favorisce digestione ed evacuazione e Rallenta l’invecchiamento. È anche indicato per le donne in gravidanza, perché ha anche proprietà febbrifughe ed è ottimo anche contro l’anemia. Recenti studi hanno anche dimostrato che tende a ridurre i livelli di zucchero nel sangue e quindi combatte la glicemia alta e previene il diabete.

Con tutte le sue qualità nutrizionali il pomelo si integra, dunque, perfettamente in una dieta equilibrata. Tonico, rinfrescante e leggero, questo agrume apporta una buona quantità di vitamina C, una fonte ideale di energia per affrontare, ad esempio, l’inverno; insomma, da assumere senza problemi, essendo  a basso contenuto calorico. Con qualche attenzione, però.

Come sempre, amici, ricordo che, se  si assumono farmaci, è necessario usare particolare prudenza; fare attenzione al consumo di pomelo che, contenendo furanocumarine, può interferire con farmaci metabolizzati dal citocromo P450 3A4 (CYP3A4): il pomelo, come il pompelmo, può ridurre, in misura importante l’attività dell’enzima, alterando significativamente l’attività di quei farmaci (come alcune statine, ormoni, immunosoppressori, ansiolitici e financo Viagra e Cialis). Se si assumono farmaci di questo tipo è sempre bene fare grande attenzione al consumo concomitante di succhi o del frutto, verificando se nelle prescrizioni del farmaco siano descritte interazioni. Magari consultando il medico di famiglia.

Cari amici, in un’epoca in cui domina il concetto “grande è bello” il Pomelo dovrebbe essere il frutto più popolare e consumato, mentre invece è quasi totalmente sconosciuto dalle nostre parti e soltanto negli ultimi anni ha fatto le sue primi timide apparizioni sui banchi dei mercati più forniti. Considerate le sue proprietà, cosa aspettiamo, allora, a cercarlo e introdurre a tavola il suo consumo?

A domani.

Mario

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