venerdì, novembre 19, 2021

UNA MERAVIGLIA DELLA NATURA: LA “ROSA DI GERICO”. ORIGINARIA DELLA " TERRA SANTA ", FU PORTATA IN EUROPA DAI CROCIATI E DAI PELLEGRINI.


Oristano 19 novembre 2021

Cari amici,

La Rosa di Gerico (Anastatica hierochuntica), è una pianta nativa del Medio Oriente appartenente alla famiglia delle Brassicaceae, unica specie del genere Anastatica. La Rosa di Gerico, certamente presente in Terra nel periodo della vita terrena di Gesù, porta dentro di sé qualcosa di mistico e affascinante, proprio per le sue particolari forme di vita e per la leggenda che la accompagna. È luogo comune, infatti, che questa pianta racchiuda addirittura poteri soprannaturali e che addirittura in essa sia custodito il segreto dell’immortalità.

Queste doti hanno fatto sì che essa venga considerata ‘pianta della resurrezione’. La radice del suo nome anastasis-revivescienza richiama proprio le caratteristiche della pianta. Il suo ciclo vitale, infatti,  prevede la sua “morte” nel periodo della stagione secca e la sua “rinascita” con l’arrivo delle prime piogge. Con queste caratteristiche essa si è diffusa nelle aree desertiche del Nord-Africa e del Medio-Oriente, in Paesi aridi come Siria, Egitto e Arabia. Tra le tante le superstizioni anticamente in capo a questa pianta, la più attendibile è quella che le attribuisce la capacità di produrre un’acqua miracolosa, che dissetava i viaggiatori lungo le loro traversate nel deserto.

La pianta ha dimensioni molto piccole, con una radice unica lunga fino a 20 cm. Dalla radice partono molti rami, tutti rasenti il terreno. Pochissime le foglie, tutte di piccole dimensioni e di colore grigiastro. I minuscoli fiori, dai quali poi nasceranno i semi, sono custoditi all’interno della pianta. Il suo ciclo vitale è annuale e si conclude all'inizio della stagione secca, quando la pianta disidratandosi ripiega verso l’interno i suoi rami creando una massa sferoidale compatta. È il sistema adottato per proteggere i semi e prevenirne la dispersione prematura.

Vivendo la pianta in un luogo desertico, i semi restano dormienti per anni, mantenendo, però, tutta la loro vitalità. Non appena la terra dove essa sembra dormire, viene bagnata dalla pioggia, i rami della pianta, prima ripiegati a riccio su sé stessi, si allargano e i semi vengono dispersi dalla pioggia battente. La loro germinazione è velocissima: nel giro di poche ore si aprono e in poco tempo danno vita alla nuova generazione. Il processo di ripiegamento e distensione dei rami è completamente reversibile e può avvenire molte volte. Dato il ciclo annuale della pianta, questa muore all'inizio della stagione secca. La rosa di Gerico fu introdotta in Europa dai crociati.

Come anticipato prima, su questa pianta sono fiorite numerose leggende, che la accreditano come portatrice di poteri soprannaturali, legandola alla resurrezione del Cristo Salvatore. Nominata perfino nella Bibbia, la Rosa di Gerico fu messa in relazione alla vita e morte del Redentore, culminata con la crocifissione e successiva resurrezione. Secondo la leggenda, infatti, pare che la Rosa di Gerico fiorisse regolarmente quando il Messia era ancora in vita; poi, nell’attimo stesso della sua morte, la pianta si seccò improvvisamente. Dopo la Resurrezione, misteriosamente, la Rosa ritornò a nuova vita, e da quel momento divenne il simbolo per eccellenza della rinascita dell’umanità. Per questo motivo, essa viene chiamata anche “pianta della resurrezione”.

Una pianta diventata così un mito, in possesso di proprietà terapeutiche straordinarie. Già nelle terre d’origine, infatti, a questa pianta venivano attribuite numerose proprietà di cura, inerenti in particolare la sfera sessuale femminile. La docente di Antropologia storica Alessandra Gasparroni, nel suo libro La Rosa di Gerico–Tratti di un’indagine fito-magico-religiosa dalla tradizione ai nuovi contesti”, così scrive: “La rosa di Gerico ha assunto in Europa diverse valenze magiche, in quanto inserite in un contesto di tradizione cristiana che associava sant’Anna, madre di Maria, alle donne partorienti”. In alcune zone, in effetti, è uso popolare portare le rose di Gerico secche nelle case delle partorienti credendo che la loro “miracolosa” apertura possa, per magia, facilitare il parto. L’acqua della Rosa di Gerico, infine, era utilizzata nell’antichità come rimedio naturale per i dolori mestruali e favorire la fertilità nelle donne.

Cari amici, oggi la Rosa di Gerico è diffusa in molti nostri giardini anche per la curiosità della sua vita vegetale. Questo particolare modo di rimanere chiusa a riccio quando non ha acqua a disposizione e tornare a schiudersi non appena la si irriga, desta non poca curiosità; perfino il suo colore passa dai toni del marrone a quelli del verde intenso, che poi è anche il suo colore originario. Insomma, una pianta particolare, dotata di un’aurea di positività che si è mantenuta intatta fino ai giorni nostri. Oggi coltivare una Rosa di Gerico in casa significa propiziare la felicità tra le mura domestiche, in quanto la presenza di questa pianta pare creare serenità, pace e resurrezione. Insomma una pianta simbolo di lunga vita! Visto l’alto valore simbolico rappresentato, la pianta viene donata in occasioni speciali come lauree, battesimi, matrimoni e comunioni.

Grazie della Vostra attenzione, amici, A domani.

Mario

 

Nessun commento: