Oristano 12 novembre 2021
Cari amici,
Se pensavamo che con l’arrivo dei primi freddi
le tormentose zanzare ci avrebbero lasciati finalmente in pace, ci siamo
sbagliati. Con l’arrivo, sempre più frequente, degli insetti alieni, si stanno
creando problematiche prima inesistenti, con un anomalo disequilibrio dell’ecosistema.
Così come è avvenuto con l’arrivo della “zanzara coreana” (nome
scientifico Aedes koreicus), che ne è un chiaro esempio, dato che sta destando
non poca preoccupazione anche in Italia. Ho già affrontato altre volte su
questo blog il serio problema della ‘migrazione di specie aliene’, che, insediatesi
in altri lidi, riescono a sconvolgere l’esistente equilibrio naturale, fatto di predatori
e predati che si compensano proprio in base alle leggi naturali. In Sardegna,
poi, terra che con le zanzare ha avuto a che fare per secoli, avendo conosciuto
la malaria, l’arrivo in Italia di questa nuova specie crea, davvero, non poca
paura. Ma vediamo meglio le caratteristiche di questa zanzara.
La zanzara coreana, è una
specie molto resistente alle basse temperature; arrivata ora anche in Italia,
si sta diffondendo a macchia d’olio in Lombardia, soprattutto tra le province
di Bergamo e Brescia. Il suo nome scientifico è Aedes koreicus, ma è più
comunemente conosciuta come “zanzara coreana”. Si tratta di un insetto
appartenente alla famiglia dei Culicidae ed è sorella della ben più famosa, e
finora maggiormente temuta, zanzara tigre. Proprio come la zanzara tigre,
quella coreana è in grado di sopravvivere a temperature non propriamente estive
e al trasporto su lunghe distanze.
È una zanzara abbastanza
pericolosa, perché attraverso la sua puntura, l’Aedes koreicus può trasmettere gli
agenti patogeni dell’encefalite giapponese, ovvero la tipologia più comune di
encefalite virale epidemica, e della filariasi, un gruppo di parassitosi che
può interessare sia l’uomo che gli animali. Il suo habitat, come la zanzara a noi
ben nota, è costituito dalle acque
stagnanti, quelle presenti nei sottovasi, nei recipienti dei giardini, e in
tanti altri piccoli bacini d’acqua, dove essa deposita per la riproduzione le
sue larve. Ha una forte capacità di resistenza, che le consente la sopravvivenza
anche in ambienti poco caldi.
Originaria del Giappone,
Corea del Sud, Nord-est della Cina e di alcune zone della Russia, la zanzara
coreana è stata avvistata in Italia per la prima volta nel 2011. A scoprire la
sua presenza in Italia è stato l’entomologo Simone Martini, durante lo
svolgimento di alcune normali attività di sorveglianza per la zanzara tigre
nella zona montuosa della provincia di Belluno. La specie coreana, una volta
arrivata in Italia si è subito diffusa, tanto che in tempi brevi ha colonizzato
un’area di circa 3mila chilometri quadrati: che va dalla Liguria al Trentino e
al Veneto. E la sua diffusione continua.
Durante l’estate 2020,
nel corso di un programma di sorveglianza dei siti a rischio di introduzione di
nuove specie invasive e aliene di zanzare, i ricercatori hanno prelevato oltre
6mila larve e diverse centinaia di uova di Aedes koreicus. Si ipotizza che
siano state introdotte in Italia tramite i voli dell’aeroporto internazionale
di Orio al Serio. Diversi esemplari della zanzara coreana, inoltre, sono stati
rilevati anche in Belgio e non si esclude che presto potrebbe colonizzare anche
altri Paesi europei.
Quali, dunque, i rischi
per l’uomo e per gli altri animali dalla presenza di questa pericolosa zanzara?
Indubbiamente, attraverso la sua puntura, in quanto la zanzara coreana, può
fungere da vettore di alcune malattie più o meno pericolose per l’uomo e per
gli altri animali. In primis la già citata encefalite giapponese, un virus che
ha un periodo di incubazione che va dai 2 ai 26 giorni e che può portare a
sintomi quali febbre, mal di testa e malessere generalizzato che possono durare
fino a 6 giorni. Segni ancor più specifici di tale virus sono rigidità del
collo, cachessia, emiparesi e convulsioni.
L’unica nota, se possiamo
dire lieta, è che solo una persona su 250 sviluppa encefalite e la stragrande
maggioranza resta asintomatica, e di conseguenza la mortalità è tendenzialmente
bassa. Altre malattie che si possono contrarre attraverso la puntura di zanzara
coreana sono le filariasi. Nello specifico, parliamo di filariasi linfatica per
l’uomo e di dirofilariosi nel cane, che ricordiamo essere una malattia molto
pericolosa per il nostro amico a 4 zampe.
Cari amici, chiudo questo post rimarcando
ancora una volta la pericolosità della diffusione nel mondo degli “organismi
alieni”, sia animali che vegetali, in quanto introdotti in un altro contesto,
quindi privi dei loro nemici naturali, possono creare situazioni di grande
pericolo, scatenando anche terribili pandemie. Credo che dovremmo trovare
soluzioni adeguate.
A domani.
Mario
Mappa della diffusione |
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