Oristano 10 novembre 2021
Cari amici,
C’è un detto che dice che
in Sicilia “non manca proprio niente”, e, sotto certi aspetti, spesso
appare proprio vero. L’isola che oggi coltiva tante piante da frutto tropicali,
anche in passato ha ospitato alberi provenienti da luoghi lontani, tra cui un albero particolare, di cui voglio parlarvi oggi.
Questo curioso vegetale, noto come “Albero del drago” (Dracaena draco L.),
è una pianta subtropicale monocotiledone che appartenente alla famiglia delle
Agavaceae. Endemica delle Isole Canarie, dove oggi, però, la popolazione complessiva si è ormai ridotta a poche centinaia di esemplari, è il simbolo vegetale di
Tenerife. Ebbene, questa particolare pianta, che ha dato luogo nei secoli a miti e leggende, è da tempi antichi presente anche In
Sicilia.
Si, amici, nella
Trinacria da tempo immemorabile riposa il cosiddetto Albero del Drago, una pianta
robusta, che nell’isola vive da numerose primavere. Nella italianissima Sicilia,
la presenza dell'Albero del Drago è legata a miti e leggende d'altri tempi. Si dice che quest'albero sia nato dal
sangue di una ferita inferta da Ercole a un serpente, e considerato che a
differenza degli altri alberi, non ha anelli nel tronco con cui verificare la
sua età, si presume sia presente sul territorio siciliano da almeno 2 millenni.
La pianta è molto robusta e di facile coltivazione. I semi germinano in
tre/quattro settimane, in modo molto lento, e, dato che non necessita di molta
acqua, ha trovato in Sicilia un’ottima casa.
La Sicilia vanta, di
questa pianta affascinante, diversi esemplari, sicuramente molto antichi. Ben 7 sono
identificati come “alberi monumentali“ e si trovano a Catania, Messina e
Palermo. In quanto piante monumentali, questi alberi sono diventati nel tempo .degli
elementi imprescindibili del paesaggio siculo, quasi a confermare che la
Sicilia non manchi proprio nulla! L’albero del Drago è poi circondato da un’aura
di leggenda. Pianta che ha una storia legata ad antiche
divinità, mostri ed eroi. Si narra che la pianta ebbe origine dal serpente con
cento teste, Ladone, protettore dell’albero dei pomi d’oro nel giardino delle
Esperidi. Ercole, durante la sua undicesima fatica, uccise il serpente con una
freccia. Da una ferita zampillò del sangue da cui nacque un albero di Dracæna
draco (dal greco «drakaina», da drakon, dragone).
L’esemplare più antico al
mondo si trova a Tenerife e si chiama “El drago milenario”; è così
prezioso, da essere stato oggetto di culto da parte dei Guanci, che abitavano
le Canarie prima della conquista spagnola. Questo "El Drago", noto anche come Drago
de Icod de los Vinos , è l'esemplare vivente ritenuto più antico e più
grande in assoluto di Dracaena draco. Si dice che abbia mille anni, anche se
l'età risulta controversa. È uno dei simboli di Tenerife ed è stato dichiarato
monumento nazionale nel 1917.Vedendo la sua chioma, non si può pensare che a
mondi lontani e mitologici.
Sono davvero molti i
motivi che rendono speciale questo albero. Questa pianta gigantesca, che come prima detto non consente di verificare la sua età perché all’interno non ha anelli di
accrescimento, secerne una resina che al contatto con l’aria diventa subito
rossa. Per gli antichi era ritenuto il “sangue del drago” e si commercializzava
a costi molto elevati. Per i maghi, gli alchimisti e i guaritori questa resina era
considerata un vero tesoro, ritenuto portentoso. Serviva a curare emorragie,
ferite, piaghe e lebbra. Si pensava, infatti, che il sangue di un drago potesse
fortificare quello umano. La resina dell’Albero del Drago, inoltre, veniva
impiegata per tingere stoffe e oggetti e riusciva anche a combattere la ruggine;
con questa resina in passato si tingevano anche violini e liuti.
Resina di sangue di drago |
Il sangue di drago anche al giorno d'oggi è una
RESINA che viene spesso utilizzata nella medicina tradizionale cinese. I
principali componenti chimici del sangue di drago sono flavonoidi, fenoli,
steroidi e terpenoidi. Il suo uso risulterebbe utile per la salute della pelle,
in quanto dimostrato da alcune ricerche che hanno evidenziato che questo
rimedio può accelerare la guarigione delle ferite; è considerato anche un conservante
alimentare naturale e sicuro, per la sua attività antiossidante e antimicrobica;
inoltre, molte linee di bellezza (sia naturali che convenzionali) hanno già
incluso il sangue di drago nelle loro formulazioni, per i suoi effetti
anti-invecchiamento della pelle, anti-infiammatori, protettivi e ringiovanenti.
Cari amici, l’albero del
drago, in realtà, pare davvero possedere dei poteri magici, producendo una linfa
che viene considerata proprio un toccasana miracoloso. Ovviamente, amici, al
giorno d’oggi le proprietà magiche del passato, quelle mitologiche, sono solo un
ricordo, tuttalpiù un folkloristico retaggio della storia di questo albero, ma
ci restano, comunque, le sue proprietà reali, quelle scientificamente testate!
A domani.
Mario
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